Yoongi era seduto sul divano nel salotto di casa sua. La testa era reclinata indietro e gli occhi puntati sul soffitto. Era notte fonda, ma non si sentiva ancora stanco. La televisione, a pochi metri da lui, trasmetteva l'ennesima edizione del telegiornale.
-è il terzo incendio in questa settimana. La polizia ha confermato che si tratti dello stesso individuo che terrorizza la città da più di cinque anni- il ragazzo sorrise. Era sempre piacevole sentir parlare di se stesso alla televisione, senza che forze dell'ordine e giornalisti sapessero il proprio nome o aspetto.
Voltò lo sguardo verso Jimin, il quale se ne stava accoccolato al suo fianco, tenendo la testa appoggiata sul petto del maggiore. Sorrise nel vederlo praticamente addormentato. Era da poche ore tornato da un ennesimo colpo in una gioielleria fuori dai loro territori; mentre Yoongi ne aveva approfittato per attirare l'attenzione lontano da lui e divertirsi un pò.
Namjoon era stato molto chiaro per quanto riguardava il nuovo piano: si sarebbero vendicati a dovere. Jungkook aveva già catturato un membro degli EXO e Jimin aveva appena compiuto un grosso furto proprio sotto il loro naso.
Tuttavia non tutto era andato per il meglio. Il ragazzo era stato visto entrare nel negozio da uno dei sottoposti della banda rivale. In pochi minuti si vide arrivare addosso un gruppo di sei o sette uomini, proprio mentre si riempiva le tasche di collane preziose e orecchini con diamanti.
La prima cosa che fece fu mandare un segnale ai suoi amici, riferendoli che era stato beccato. Poi salì al piano superiore dell'edificio, nonostante potesse sentire i passi di persone, poco amichevoli, inseguirlo. Uscì da una finestra che dava direttamente sulle scale antincendio. Solo che, al posto di scendere come avrebbe fatto chiunque altro, decise di salire il più possibile; fino a raggiungere il tetto.
Raggiunta la vetta, controllò la situazione in strada; assicurandosi prima di essere ben nascosto. Memorizzò più volti possibili, specialmente quelli che, almeno all'apparenza, coordinava il gruppo. Attese ancora qualche secondo, prima di saltare sul tetto dell'edificio accanto. Tranquille, in salto non era così lungo da mettere a rischio la vita di Jimin.
Saltò ancora su altri tetti prima di scendere a terra. Poi dovette allontanarsi a piedi. Per il primo pezzo di strada decise di non correre; temeva di attirare l'attenzione di occhi indesiderati. Raggiunto quello che riconobbe come territorio dei BTS, incominciò a correre. Non andò verso nessuna meta. Corse per quasi trenta minuti in giro per il quartiere per assicurarsi di non essere seguito.
Quando raggiunse casa del suo ragazzo era quasi totalmente senza fiato e marcio di sudore. Bussò alla porta e, praticamente subito, essa venne spalancata da un Yoongi agitato. Aveva visto il messaggio in codice mandato da Jimin, nel quale diceva di essere stato scoperto. Namjoon lo contattò immediatamente, impedendogli di raggiungere l'adolescente. Se, nella peggiore delle ipotesi, Jimin fosse stato catturato dagli EXO, i BTS avevano un ostaggio per poter fare uno scambio. Se, insieme a Jimin, fosse stato catturato anche Yoongi le cose sarebbero state molto più complicate.
Il ragazzo si mise d'accordo con il leader di incontrarsi il giorno seguente in un capannone isolato. Tutto il gruppo si sarebbe riunito per poter elaborare un piano. Avrebbero distrutto gli EXO.
E, in questo caso, il fine giustifica i mezzi.
Ei❤🔥
Vi sono mancata?
