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Mentre scendo le scale costringo la mia mente a stamparmi un sorriso sulle labbra.

Non voglio essere sempre la ragazza triste della situazione. È arrivata l'ora di crescere.

<<Tutto bene?>> domanda Lilia con tono preoccupato.

<<Si si.>> mento rimettendomi al posto di prima.

Questa volta non scapperò a piangere chissà dove, ma, al contrario, resterò qui e passerò la serata in tranquillità.

<<È già finita la puntata?>> intuisco notando la tv ormai spenta.

Caleb annuisce mentre inizia a mettere la roba apposto. Figuriamoci, non mi sono nemmeno accorta di non aver mangiato quasi nulla.

Sospiro esasperata e quasi annoiata.

Giuro che voglio bene a questi ragazzi, sono la mia seconda famiglia, però è come se non mi sentissi più a mio agio.

L'unica cosa a cui riesco a pensare in questo momento è Dylan. Vorrei essere con lui a ridere e divertirmi.

Finn torna in salotto e si siede dall'altra parte del divano.

Meglio così.

<<Giochiamo al gioco della bottiglia?>> esclama Gaeten mettendosi per terra.

Io scuoto la testa e mi rifiuto categoricamente di partecipare.

Non voglio assolutamente finire per baciare Finn, perché si sa, un singolo bacio potrebbe ribaltare totalmente le cose.

In altre parole finisco puntualmente ad illudermi e a creare film che non esistono.

<<Dai sarà divertente.>> sorride Noah accomodandosi vicino a Sadie.

Noto immediatamente lo sguardo imbarazzato della rossa. Mi sono per caso persa qualcosa??

<<Dai cominciamo.>> annuncia Caleb sventolando una bottiglia vuota.






<<Finn, devi baciare Millie.>> afferma Sadie lanciandomi uno sguardo strano.

Ma che gli prende stasera?

Arrivo e la vedo fuori con Finn che si abbracciano, e ora mi fa questo.

Il ricciolo si alza lentamente e per un attimo penso si sia fumato il cervello.

Abbiamo appena chiuso e ha intenzione di baciarmi? Non ci siamo proprio.

<<Dai, è un gioco.>> insiste la rossa facendomi innervosire ancora di più.

Scatto in piedi prendendo un bel respiro.

Quando me lo ritrovo davanti il nodo alla gola che si forma è troppo da sopportare.

<<Io non posso.>> ammetto prendendo le mie cose ed uscendo di casa.

Cammino il più lontano possibile senza preoccuparmi che Lilia sia rimasta lì.

Sono furiosa, e i mille pensieri che ho non mi permettono di riflettere lucidamente.

Cerco il telefono nella borsa e compongo il numero di Dylan.

<<Eii.>> dice dopo qualche secondo.

<<Eii.>> ribatto rilassandomi automaticamente.

<<È successo qualcosa?>> sussurra preoccupato.

<<No perché?>> rispondo sedendomi su una panchina a lato della strada.

<<Mills, sono le 11 di sera.>> ride non capendo effettivamente il motivo della mia chiamata.

Aspettate, le 11? È tardissimo.

<<Volevo solo sentirti.>> mento andando nel panico.

Ho lasciato Lilia a casa di Caleb, e ora sono in giro da sola in una città che nemmeno conosco tanto bene.

<<Mi manchi anche tu.>> afferma non sospettando di nulla.

Parliamo per un po' e poi gli do la buonanotte promettendogli che sarei tornata presto a Londra.

Osservo la zona in cui mi trovo e provo a riconoscere qualche strada.

Mi sento una totale cretina.

Niente di nuovo insomma.

<<Dove pensavi di andare?>> la voce di Finn mi riporta alla realtà.

<<Sei qui.>> sorrido tirando un sospiro di sollievo.

E io che mi ero già immaginata i 300 modi in cui sarei potuta morire stanotte.

<<Sono stato un coglione prima, mi dispiace.>> sbuffa abbassando lo sguardo.

<<Vero, lo sei stato.>> rido non riuscendo ad arrabbiarmi con lui.

Forse Dylan mi rende felice più di quanto pensassi. Una sua chiamata ed è tornato tutto perfetto.

<<Serata strana no?>> domanda indicandomi il percorso giusto per il ritorno.

<<Parecchio.>> concordo mettendo una lieve distanza tra di noi.

Forse sono cambiata io, o forse è cambiato lui.

Fatto sta che non riusciamo più a trovare un punto di incontro. Parlare è diventato difficile, e mi sento costantemente in soggezione.

Vorrei tanto poter avere la capacità di capire come siamo arrivati a sembrare due sconosciuti.

La mia carriera sta decollando, quindi sinceramente il mio obbiettivo è di dedicarmi completamente ad essa e se Finn non può far parte della mia vita vorrà dire che me ne farò una ragione.

Non sono una maga e non posso far andare le cose a mio piacimento, devo perciò iniziare ad accettarle.

Il silenzio che si crea da la conferma a tutte le mie incertezze.

La fillie è definitivamente morta, probabilmente anche quella intesa come sola e semplice amicizia.




Spazio autrice

Ed ecco il colpo di rottura definitivo!!!!!

Magari ora le cose andranno in discesa....

Forse non proprio ora ora, ma succederà giuro🥰🥰🥰

Fillie || OLTRE LA FINZIONE 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora