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Finn

Quando ho sentito quella notizia uscire dalla sua bocca non ci ho più visto.

L'idea che lei avrebbe potuto sposarlo se solo non ci fossimo rivisti, mi sta logorando lentamente l'anima.

<<Finn concentrati, tra poco annunciano la tua categoria.>> sussurra Jack al mio fianco, mentre io sto guardando da tutt'altra parte.

Millie è qualche fila più avanti, e non è per nulla serena.

Riesco a percepire il suo nervosismo da qui, e vorrei solo abbracciarla per tranquillizzarla, nonostante comunque sia ancora arrabbiato.

<<Come vedi sono un po' distratto.>> sospiro continuando a fissarla, mentre noto la rossa accanto a lei che prova a spronarla.

Sono stato uno scemo, dovevo essere forte e nascondere il mio stato d'animo, provando a non rovinarle la serata.

Però purtroppo credo sia ormai evidente che il mio umore dipende da qualcuno.

Quella ragazza è capace di trasformarmi in qualsiasi cosa lei voglia, e non ci posso fare assolutamente niente.

Posso diventare un Finn dolce, un Finn cattivo, o addirittura un Finn romantico.

È tutto nelle sue mani.

Anche se un lato del mio carattere prevarrà sempre su tutti gli altri, ed è la mia sensibilità.

Essere una persona sensibile non è affatto facile, poiché significa percepire un tono di voce distante durante una telefonata, oppure riconoscere l'ansia, la paura e la tristezza nella faccia degli altri.

Essere sensibile vuol dire fare caso a tutto, e con "tutto" intendo veramente qualsiasi cosa: un fiore sconfitto dal vento, un cane solo, un colore diverso del cielo, un sorriso più sentito, una parola colorata in mezzo a tante parole anonime.

Essere sensibili vuol dire vivere dieci, cento, o addirittura mille vite ogni giorno.

Il lato peggiore però arriva quando non puoi fregartene, farti gli affari tuoi e lasciar perdere.

Chi è sensibile, se sa di aver ferito qualcuno si tortura per ore ed ore pensando alla sensazione che gli ha fatto provare.

Chi è sensibile dura una fatica immensa.

Infatti, credevo sarei morto per una carezza in meno, ma fortunatamente ci ha pensato il mio migliore amico a prendersi cura di me.

L'ansia ti toglie il respiro, la solitudine ti toglie te stesso.

<<Mentre dormivamo la stringevo forte contro il mio petto, perché avevo paura di perderla da un momento all'altro.>> ammetto provando a distogliere lo sguardo, che puntualmente però, torna a tenerla d'occhio in una frazione di secondo.

Fare l'amore sulla spiaggia è stata la cosa migliore della mia vita, davvero.

Mi sono sentito qualcuno, e il mio corpo, incastrato con il suo, era finalmente in pace con il mondo.

Poi è uscito fuori quel discorso e tutto è andato a puttane.

La sensazione che Louis possa prendere il mio posto mi sta uccidendo, e ho anche paura di essere troppo poco per Millie, che invece vale così tanto.

<<Finn amico, la felicità è proprio lì, sotto il tuo naso.>> sorride Jack dandomi una leggera pacca sulla gamba. <<Però tu hai questo difetto, ti piace il dolore perché pensi di meritarlo e finché non amerai te stesso, non potrai amare nessun'altra persona.>> aggiunge spezzandomi.

Fillie || OLTRE LA FINZIONE 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora