Siamo appena arrivati in hotel ad Ancona,mi sono assicurata che Flavia sia ben alloggiata nella sua camera, vicina a quelle delle altre atlete,e finalmente mi sto dirigendo al mio piano:ho decisamente bisogno prima di una doccia e poi di una buona dormita! Domani mattina si inizierà con le prove generali e poi nel pomeriggio si terranno le qualificazioni alle finali di dopodomani,a cui spero che Flavia riesca ad accedere se non altro per testare l'esperienza della sua prima finale.In che specialità,poi,non importa.
Dopo la tanto agognata doccia calda,per la prima volta dopo tempo lunga e rilassante,mi asciugo con calma e,con ancora l'accappatoio addosso,mi butto sul letto.Per la cena manca ancora un'oretta,perciò ho il tempo di riposarmi un po'.Non appena chiudo gli occhi,però,mi squilla il cellulare...Come non detto! Mi passa per la mente l'idea di lasciarlo squillare facendo finta che non esista,ma il mio sensore da mamma mi dice che potrebbe essere Piero:magari è accaduto qualcosa ad Edoardo.Allungo il braccio e lo afferro sul comodino,notando che invece a cercarmi è Gianluca.A questo punto,però,non me la sento comunque di ignorarlo.
"Gian,ciao!"
"Ciao,Lavi,Piero mi aveva detto che andavi ad Ancona.Sei già arrivata?"
"Sì,da poco.Sono in hotel e mi sto riposando un po' prima di cena."
"Oh,ti ho disturbato,scusa.Ti richiamo più tardi?"
"No,tranquillo,non dormivo. - Magari avessi potuto! - Dimmi,è successo qualcosa?"
"No,niente di grave,non ti preoccupare.Volevo io chiederti se è successo qualcosa tra te e Piero."
"Come,scusa?"
"Ecco,vedi,è stato qui col bimbo oggi pomeriggio ed era parecchio nervoso.Non mi ha voluto dire nulla sul motivo e non ho insistito perché so che quando non vuole parlare è inutile.E poi non volevo di certo discutere davanti a Monia che non deve subire alcuno stress,anche perché ieri ha avuto dei dolorini."
"Oh,mi spiace.Adesso sta meglio?"
"Sì,pare di sì."
"Devi stare tranquillo,sono piccole contrazioni che dal settimo mese in poi sono del tutto normali.Bisogna aspettare che passino da sole."
"Ora lo so,ho voluto ad ogni costo chiamare il ginecologo nonostante lei non volesse."
"Sei un pochino apprensivo,ma ci sta.L'importante è che la fai riposare il più possibile e non le trasmetti ansia,perché quello non fa bene né a lei né alla piccola."
"Sì,ci sto provando,infatti appunto per questo non ho voluto approfondire con Piero.Però lo conosco e so che di solito le questioni che lo mettono più di cattivo umore sono quelle familiari,e siccome con i Barone non credo sia accaduto nulla,ho pensato ch-"
"Sì,ok,abbiamo discusso,ma noi non siamo più una famiglia!" - dico tutto d'un fiato,stizzita.
"Io non volevo dire quello,però,Lavi, tu...Lo fai innervosire ancora di brutto,ecco.Nessuna ci riesce come te."
"Oh,senti,non è colpa mia se lui è un deficiente!"
"Beh,però te lo sei sposato..."
"Cose che capitano...E che finiscono.Comunque ti ricordi che ho assunto quel ragazzo,Simone,per fare le faccende domestiche e tenere Edo quando non ci sono e che è venuto a vivere da me?"
"Sì.Fammi indovinare:non glielo avevi detto."
"Voi siete partiti in quegli stessi giorni,glielo avrei detto dopo.Solo che ieri quando è venuto a prendere il bambino ha dato di matto pensando che avessimo una relazione.Che poi non vedo cosa interessi a lui di chi assumo,oppure anche di chi frequentassi,qualora fosse vero."
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L'amore è un bimbo da rincorrere - Sequel Pronti a volare *Wattys2019*
FanfictionLavinia e Piero hanno un matrimonio, un figlio piccolo e due carriere ben avviate. Ma ben presto si accorgeranno che una quotidianità che agli occhi degli altri è perfetta non sempre è, invece, semplice da affrontare.