"Aaah!" - lancio un urlo disperato.
Dopodiché mi butto afflitta sul letto e chiudo gli occhi,mentre vengo sommersa dai vestiti.In un lampo sento accorrere in camera Simone,apro un occhio e lo guardo osservarmi stranito.
"Cosa è successo qui,la seconda guerra mondiale?"
"Non sfottere! Io avrei anche la valigia quasi del tutto pronta,ma non trovo lo zaino del club! Mi serve per portarmelo in campo gara,ad atleti e tecnici fanno portare dentro solo quello.Ma...Edo non era con te?" - chiedo,allarmandomi subito.
"Sì,l'ho lasciato sul tappeto a giocare con la fattoria,non senti la musichetta? C'è Muffin a controllare,sa che non deve muoversi da lì.Comunque torno subito."
Sparisce dalla mia camera da letto mentre io sospiro.Pochissimi minuti dopo torna con in braccio mio figlio e nell'altra mano il mio tanto agognato zaino.Anche il cane lo ha seguito,e, appena vede la confusione che regna sovrana sul mio letto,inclina la testa pelosa e mi guarda perplesso:anche lui è sicuramente inorridito del macello che ho creato.
"È questo che cercavi?"
"Sìiii,oddio,grazie! Ma dov'era?" - e glielo strappo di mano,mentre inizio a sistemare il caos circostante.
"Dove hai lasciato la testa? L'avevi lasciato in cucina,pronto per riempirlo."
"È vero,sono proprio sbadata! Amore,non prendere da me,mi raccomando!"
Dò un bacio a mio figlio,già tutto ben vestito in attesa del padre che lo venga a prendere tra un'oretta,e scompiglio i capelli a Simone.
"Vado a fare una doccia e poi preparo la cena,continui a dare un'occhiata a lui?"
"E certo,noi e Muffin ci stavamo divertendo un sacco! Lasciamola in pace,la mamma è un po' svitata..." - lo sento dire ridendo mentre percorre il corridoio che porta al salone.
"Guarda che ti sento,cialtrone!"
Alchè sghignazza e Edoardo ride con lui,ignaro degli sberleffi verso la sua mamma.
Mi butto velocemente sotto la doccia,ne ho proprio bisogno! Sotto il getto dell'acqua penso che in questi tre giorni mio figlio mi mancherà molto,realizzando che effettivamente è la prima volta che mi separo da lui così a lungo.Ma,dovendo riacquisire i ritmi di gara,in futuro potrà capitare abbastanza di frequente,almeno per le trasferte brevi.Quindi è meglio farci l'abitudine fin da subito.È la vita che mi sono scelta e,anche se questo è il sacrificio più grande di tutti,lo devo mettere in conto.E poi il padre,pur avendomi chiamata spesso,non lo vede da due settimane,è giusto che trascorrano questi giorni insieme per ritrovarsi un po'.
Esco dalla doccia,mi avvolgo un telo bagno intorno al corpo e intanto sento del vociare di là,seguito dall'abbaiare del cane,che in casa solitamente lo fa veramente di rado.Incuriosita,senza pensarci troppo,esco dal bagno.Mi dirigo a passo spedito verso il salone,dove trovo una scenetta quantomeno singolare:Simone a petto nudo con la sua maglia poggiata su di una spalla che tiene in braccio Edoardo,Piero di fronte a lui che gli sbraita addosso e Muffin che abbaia verso il mio quasi ex marito,che lo diventerà ufficialmente quando troverò il coraggio di chiamare l'avvocato per il divorzio e chiudere una volta per tutte quel capitolo.Aggancio meglio l'asciugamano e,seppur in evidente desabillè,li raggiungo:è il caso di capirne di più e porre un freno ad un diverbio le cui ragioni mi sfuggono.
"Piero,ciao! Posso capire che succede? Ti aspettavo tra almeno mezz'ora,sei molto in anticipo."
P:"Ti ho rotto le uova nel paniere,per caso? Me lo dovresti dire tu che succede qui!"
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L'amore è un bimbo da rincorrere - Sequel Pronti a volare *Wattys2019*
FanfictionLavinia e Piero hanno un matrimonio, un figlio piccolo e due carriere ben avviate. Ma ben presto si accorgeranno che una quotidianità che agli occhi degli altri è perfetta non sempre è, invece, semplice da affrontare.