20.Baby parking

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Siamo al parco io,Simone,Edoardo e Muffin.Per fortuna la brutta avventura della caduta non ha lasciato strascichi nel bambino,che si è del tutto rimesso.Qualcuno lo ha lasciato,però,nella mia mente,che continua a tornare al momento di quel bacio con Piero,così intenso quanto totalmente sbagliato.Il risultato è che,ovviamente,non sono riuscita più a mantenere fede al proposito di concedermi fisicamente a Simone,che è meraviglioso con me ma che non riesce a farmi scattare quella molla che mi porti a fidarmi a tal punto da donargli il mio corpo,prima ancora del mio cuore.Non ce la faccio,dopo quel maledetto bacio ancora meno.Il problema è che,se dimenticare il mio grande amore mi risulta ancora troppo difficile,al contempo rinunciare alla serenità che ho quando sto con Simone lo è altrettanto.Probabilmente sono un'egoista,ecco la verità.Però mi piacciono i momenti come questo,ad esempio,in cui lui gioca con Muffin rincorrendolo per il prato ed io leggo un libro sulla panchina con Edo accanto,nel passeggino,che ride giocando col suo sonaglino ed ogni tanto li guarda divertito.Sono istanti teneri,di relax,di una pace che vorrei potere avere anche nel cuore.

È tardo pomeriggio quando mi batto una mano in fronte controllando l'orologio.

"Porca miseria,è tardissimo!"

"Se intendi per la cena non ti preoccupare,pensavo che potremmo andare fuori."

"No,che cena,devo andare da Gianluca e Monia a tenere Bianca perchè devono uscire! Anzi,potresti pensare tu ad Edoardo stasera? Torno sul tardi."

Lo vedo restare sbigottito per un attimo,poi farsi serio.

"No,scusami,ma mi sono appena ricordato che avevo promesso a mia zia che sarei stato a cena da loro oggi."

Intuisco perfettamente che è una scusa inventata sul momento perché si è indispettito,ma tenere mio figlio è il suo compito e lui non può comportarsi così.

"Ma...Simo,non voglio essere scortese, però ti pago anche per tenermi il bambino."

"Hai ragione,mi paghi,ma l'ho scordato.Per questo non te l'ho detto prima! - il suo tono si fa più acceso - Decurtami pure i soldi della serata dallo stipendio,se è questo il problema!"

"No,non è questo il problema,lo sai.
Però se tu me l'avessi detto prima io mi sarei organizzata diversamente.Il fatto è che mi pare proprio una scusa perché ti ha dato fastidio che io non ti abbia detto che devo uscire."

"No,non è così,lo avevo dimenticato davvero.Comunque il bambino ha anche un padre,chiedi a lui,no?"

Già,Piero...Chiedo a lui,e se avesse impegni?

Guardo Simone un'ultima volta con stizza,poi prendo il telefono facendo partire la chiamata per << Piero>>,come l'ho memorizzato tanto tempo fa,senza aver avuto mai il coraggio di modificarlo.Non va bene,devo cancellare dal contatto quel cuore! Quello che lui si è portato via con sé mesi fa,ormai...Il suo telefono squilla a lungo,ma inutilmente.

"Non risponde.Va bene,non fa niente,porto il bambino con me.Torniamo a casa,così prendo la mia macchina."

"Sì,andiamo."

Non mi guarda neanche,richiama Muffin e ci incamminiamo verso l'uscita.

Un'ora dopo sono in auto con mio figlio.Simone è uscito di casa subito dopo essere tornati,dopo avere detto tre parole in tutto.Il suo atteggiamento non mi è piaciuto affatto,nonostante capisca che ha anche una vita oltre me,il suo lavoro e...noi.Parcheggio sotto casa di Piero alla bell'e meglio:ho deciso di fare l'ultimo tentativo,dopodiché porterò Edoardo con me e che Dio me la mandi buona con due bimbi piccoli da tenere a bada! Davanti il portone incontro una Chloe in minigonna inguinale e tacchi altissimi,che esce di gran carriera e con un'espressione scura in volto.

L'amore è un bimbo da rincorrere - Sequel Pronti a volare *Wattys2019*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora