Momenti ‣ Itachi Uchiha

Capitolo 13

Prima di uscire di casa Itachi si ferma sulla soglia e mi fissa intensamente.

«Yumi.» mi richiama. «Questo pomeriggio vorrei che ti esercitassi in quella tecnica. Ci rimangono pochi giorni prima che l'Hokage inizi ad assegnarti delle missioni. Suppongo che dopo sarà quasi impossibile ritagliarti un po' di tempo per gli allenamenti.»

Annuisco.

«Lo farò.» gli assicuro con un sorriso.

Mi sorride a sua volta e poi sparisce in una nuvola di fumo.

Io rientro e aiuto Sasuke a prepararsi per poi lasciargli un bacio sulla fronte e augurargli buona giornata. Lui mi risponde con un sorriso che gli percorre il volto da parte a parte.

«Vai a prepararti anche tu per la scuola. Dopotutto, oggi è un grande giorno.» mi dice Mikoto. «Mi occupo io di lavare i piatti.»

«Grazie.» rispondo con un inchino.

Oggi inizierò a frequentare la scuola superiore come Itachi. Mi sento nervosa.

Vado in camera a prepararmi e poi torno in cucina, trovando Mikoto e Fugaku seduti sul divano a conversare come una qualunque coppia di innamorati. Sono sollevata. Per fortuna ora sembrano essersi calmati.

«Io vado. Buona giornata.»

«Buona giornata.» rispondono loro.

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All'ora di pranzo mi guardo intorno e inizio a raccogliere le mie cose per poi andare in mensa insieme agli altri studenti. La maggior parte di loro mi guarda in modo strano e non posso biasimarli. Dev'essere strano vedere una ragazzina di appena tredici anni in mezzo a un mare di studenti di quindici.

«Potresti ripetermi il tuo nome?» mi chiede un ragazzo affacciandosi sul mio banco.

Ha i capelli argentati e gli occhi neri. Porta una maschera nera che gli copre il naso e la bocca.

Mi irrigidisco di colpo, ma poi mi rilasso alla vista del suo sorriso nascosto. Sembra sincero.

«Yumi Mikai.» rispondo infilando i libri nella mia borsa.

«Muoviti, Kakashi.» lo richiama un altro ragazzo dai capelli neri agitando il braccio.

Indossa un'uniforme verde sgargiante e porta la fascia con il simbolo di Konoha poco sopra la vita.

«Quindi tu sei la sorellastra di Itachi.» commenta lui ignorando l'amico.

Annuisco stupita. «Come lo sai?»

«Io e Itachi siamo amici.» risponde con un sorriso appena accennato. «Lui parla sempre di te. Sei un ninja medico, non è così? Dov'è il tuo coprifronte?» mi chiede inclinando la testa a lato.

Arrossisco leggermente a disagio e stringo i pugni.

«Non porto mai il coprifronte, se non nelle occasioni ufficiali.» rispondo sottovoce mentre i miei occhi cadono a terra.

«E come mai?» domanda lui colpito.

«Avanti, Kakashi, lasciala in pace.» ripete il secondo ragazzo.

«C-Credo che dovresti andare.» mormoro anch'io.

«Tu vai pure, Gai. Io ti raggiungo tra poco.» gli dice Kakashi.

Gai, dopo aver sentito le sue parole, sparisce dietro alla porta della classe.

«Allora? Perché non porti il coprifronte?» ripete posando i gomiti sul mio banco.