Capitolo 46

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Una volta certa di essere sola salgo le scale alla massima velocità e mi introduco nel piccolo appartamento da una finestra aperta. Mi guardo intorno con sospetto.

A prima vista direi che non c'è nulla di strano. Si tratta di un bilocale camera da letto – soggiorno ammobiliato con dei pezzi di scarso valore. Sulla scrivania ci sono vari piatti impilati ancora sporchi, forse in attesa di venire lavati e riposti nella credenza. Nell'acquaio noto un paio di tazze piene d'acqua giallina. Forse a questa misteriosa donna piace bere il tè.

Mi metto ad esaminare la piccola libreria che adorna l'ultima parete del soggiorno. Ci sono testi di storia antica, trattati internazionali, resoconti degli ultimi tempi della situazione delle grandi terre ninja.

Ammicco. Abbiamo fatto centro. È lei l'assistente dell'Hokage, non ci sono dubbi.

Afferro il raccoglitore su cui è stato scarabocchiato il nome degli ultimi tre mesi e inizio a sfogliarlo. Mi piacerebbe davvero prenderlo in prestito, ma non vorrei scatenare un'onda di allarme in tutta Konoha. Mi conviene copiare i dati più importanti su un foglio a parte e poi discuterne con Deidara.

Mi guardo intorno e alla fine opto per una salvietta bianca abbandonata sul banco dei fornelli. Andrà più che bene per il mio scopo.

Prendo la penna ancora gocciolante di inchiostro nero che giace sulla tavola e poi scorro le pagine fino a raggiungere la sezione "truppe e movimenti". Per mia fortuna non c'è molto, solo una cartina e delle X di varie dimensioni e colori.

Nella pagina accanto c'è anche una legenda che mi aiuta a interpretare quello che vedo. Fantastico.

Mi servo dello sharingan per ricopiare l'intero disegno alla perfezione e poi passo alla facciata successiva.

Il mio cuore perde un battito.

Itachi Uchiha. È questo che recita il titolo della sezione successiva. Sento le mani tremare mentre i miei occhi scorrono quelle righe.

«...Pericoloso...» mormoro posandomi le dita della mano libera sulle labbra. «...Affiliato all'Organizzazione Alba e per tale motivo soggetto all'esecuzione da parte di qualunque ninja di Konoha lo incontri...»

Batto le palpebre incredula e mi avvicino ancor più alla superficie levigata della pagina.

«...Considerato traditore assieme alla compagna Yumi Mikai, probabilmente deceduta.»

Un singhiozzo mi scappa dalle labbra mentre indietreggio. Quindi la promessa del Terzo Hokage di lasciare in pace me e Itachi è venuta meno. Non ci posso credere.

Richiudo il manuale e lo ripongo nell'esatta posizione in cui l'ho trovato. Arrotolo il tovagliolo e lo infilo nel mio zaino per poi rivolgere un ultimo sguardo all'intero appartamento.

Sto per uscire quando la mia attenzione viene attirata da un rotolo sul comodino. Mi avvicino e slego il laccio che lo tiene chiuso. Scorro la pergamena e poco dopo sento un altro tuffo al cuore.

«Questo è il rotolo che mi ha regalato Mikoto quel giorno...» commento. «Perché ce l'hanno loro? Come hanno fatto a trovarlo?»

Stringo la presa e inizio a richiuderlo quando sento una scia appiccicaticcia sulla guancia. Sto di nuovo perdendo sangue.

Il liquido rossastro mi gocciola dal mento e va ad impregnare l'angolo del rotolo con una piccola macchia rotonda.

Mi asciugo sulla manica del mio kimono e poi ripongo la pergamena al suo posto pregando che nessuno si accorga della nuova decorazione.

Esco rapidamente e raggiungo in poco tempo il cuore del villaggio. Mi guardo intorno per assicurarmi che nessuno mi abbia seguita e poi inizio a cercare un'insegna che indichi una locanda.

Sto camminando lentamente a bordo strada quando sento una voce femminile gridare con rabbia a poca distanza.

«Naruto! Giuro che se ti prendo te la faccio vedere io!»

«Tanto non mi prendi, tanto non mi prendi!» risponde un ragazzino con un tono da presa in giro.

Pochi attimo dopo mi ritrovo stesa al suolo con un ammasso di carne e sudore piantato sulle gambe. Alzo il busto da terra e apro un occhio.

«Cosa diavolo–?!» esclamo cercando di liberarmi.

Su di me è adagiato un ragazzino dai capelli biondi e dagli occhi azzurri come il cielo. Sollevo un sopracciglio.

«Ahi, che botta.» si lamenta con voce flebile.

«Naruto! Chiedi subito scusa!» lo rimprovera la stessa ragazza di poco fa.

Naruto? Perché questo nome suona familiare?

«Oh, sì, mi scusi tanto signorina, si è fatta male?»

Mi tiro in piedi e mi pulisco i vestiti. Sibilo un imprecazione quando provo a raddrizzare il ginocchio destro. Devo aver preso una bella botta. Senza pensarci chiudo gli occhi e concentro il chakra nella mano, che poi poso in corrispondenza della zona dolorante. Avverto subito un po' di sollievo.

«Eh? Un medico?» chiede sorpreso il ragazzo. «Non pensavo che ci fossero anche delle donne nella squadra medica, escluse te, Shizune e nonna Tsunade, Sakura.»

«Infatti dovrebbe essere così...» risponde l'altra.

Quando sto per rimettermi in marcia mi trovo intrappolata dal biondo, una giovane dai capelli rosa e un terzo individuo dalla pelle candida e dai capelli neri.

«Cosa–»

«Ehi, non è che adesso che ho chiesto scusa potresti almeno dirmi il tuo nome, mmmh? Non ti ho mai vista qui al villaggio e Sakura dice che non ci sono altre donne nel team medico...» mi indica il ragazzino biondo, Naruto.

«I-Io...» mormoro colpita.

«Lasciale almeno il tempo di riprendersi, testa quadra. Io sono Sakura. Scusi Naruto per il suo atteggiamento.» si presenta la giovane dai capelli rosa.

«Oh, scusi anche me. Non volevo farla sentire in trappola... Io sono Sai, piacere.» aggiunge il terzo.

«Io... Scusatemi, devo incontrare una persona.» li scanso con un movimento rapido e sparisco in una nuvola di fumo.

Ci è mancato poco. Spero soltanto di non aver combinato uno dei miei disastri.

Spazio autrice

Ehilà, credo che il nuovo capitolo di "Vermiglio" arriverà tra 2/3 giorni.

Spero che il capitolo vi piaccia :3

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Momenti ‣ Itachi UchihaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora