Capitolo 15

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Sasuke si siede accanto a me con i piedi immersi nell'acqua. Sono ore che continua a pescare per procurarmi i pesci con cui mi esercito per la tecnica.

Beh, se non altro questa sera avremo un'ottima cena.

«Ancora una volta, sorellona Yumi?» chiede innescando una nuova palla di mollica e lanciando la lenza a piombo.

«Sì, Sasuke. Scusami se chiedo così tanto, ma è importante che riesca a imparare questa tecnica.» commento guardando la carpa rossa che gira nel secchio in attesa della sua gemella grigia.

«Oh, non fa nulla! Io sono felice di aiutarti! Così imparerai una tecnica speciale tutta tua!»

Sorrido ripensando alle nostre conversazioni dei giorni passati.

«Grazie davvero, Sasuke.»

«Oh! Ha abboccato!» grida lui entusiasta tirando con forza il filo fino a far emergere il pesce.

Dopo poco riesce a liberarlo dall'amo e lo lascia cadere nel secchio insieme all'altro.

«Ora riprovo.» gli dico decisa.

Immergo le mani nell'acqua e afferro le teste di entrambe le carpe, le quali provano in ogni modo a divincolarsi. Chiudo gli occhi e mi concentro sul chakra.

Mano destra. Ritiro. Mano sinistra. Ritiro. Aspetto qualche secondo. Prendo un respiro profondo e poi lascio andare il chakra come se stessi eseguendo un colpi di arti marziali. Rilascio. Ritiro.

Quando apro gli occhi le due carpe sono ancora vive. I loro movimenti sono meno frenetici di prima. Sembra che si siano... Rintontite. Stanno ferme e agitano lentamente le pinne. Le loro branchie compiono dei movimenti convulsi.

Quando ritraggo le mani il risultato mi lascia scioccata. Gli occhi della carpa rossa sono diversi l'uno dall'altro. Quello destro è rimasto il suo: completamente nero con un puntino centrale bianco. Quello sinistro, invece, è giallino e ha la pupilla nera. Lo osservo ancora per qualche secondo e poi guardo l'altra carpa. Anche i suoi occhi sono differenti: uno è scuro e l'altro è chiaro.

Si sono scambiate... Un solo occhio?

Sospiro. Ho fallito di nuovo. Anche se devo ammettere che questa volta ci sono andata molto più vicina. Le carpe sono vive – sì, forse non al massimo della forma, ma comunque vive – e hanno l'una l'occhio dell'altra.

Un sorriso timido mi percorre il volto.

Forse tra qualche tentativo ci riuscirò.

«Sasuke, ti dispiacerebbe prenderne altre due? Un'ultima volta. Per favore.»

Sasuke non se lo fa ripetere e lancia in acqua la prima lenza, quella a cui ha attaccato una spugna che la tiene in superficie.

«Com'è andata questa volta?» chiede preoccupato.

«Sono vive. Ci sono quasi.»

Sul suo volto compare un sorrisetto. «Bene!»

Quando rientriamo il sole sta per tramontare. La signora Mikoto e il signor Fugaku devono ancora tornare. Probabilmente avevano qualche impegno con la famiglia. Ultimamente sta diventando piuttosto frequente questo tipo di situazione. Mi chiedo cosa stia succedendo di tanto importante tra i membri della dinastia Uchiha.

Poso sul bancone della cucina le dieci piccole carpe a cui ho fatto ingiustamente perdere la vita e inizio a sfilettarle con un coltello affilato. Sasuke si posiziona al mio fianco e mi guarda ammirato mentre ripongo gli scarti in una tinozza.

«Sei davvero brava, sorellona Yumi.» commenta con gli occhi splendenti.

Gli sorrido mentre continuo a lavorare.

«Ora che ci penso, Itachi dovrebbe tornare tra poco.» aggiunge guardando l'orologio.

Poco dopo qualcuno apre la porta di casa. È lui. Proprio come previsto.

«Ciao. Che si mangia per cena?» domanda lasciandosi cadere sul divano.

Sembra essere piuttosto stanco. La missione di oggi dev'essergli costata più energia del previsto.

«Carpe.» rispondo.

«Quindi hai fatto addirittura delle vittime.» mi provoca con un pizzico di malizia.

«I primi tentativi sono stati... Traumatici.» rispondo spiacente. «Hanno perso tutte la vita in qualche istante. E le ultime sono uscite un po' rintontite.»

Itachi si mette a ridere. «Probabilmente ti sei dimenticata che sono pesci.»

«Cosa intendi dire?» domando cospargendo i filetti di sale.

«Intendo dire che se stringi le loro branchie mentre scarichi il chakra su di loro non riescono più a respirare e muoiono. Questo, ovviamente, non capiterà con gli esseri umani. Sei almeno riuscita a scambiare i loro occhi?» replica divertito.

Spalanco la bocca. Non ci avevo pensato. Sono stata una vera sciocca. In poche parole, le prime volte le ho uccise per soffocamento. Vorrei picchiarmi per aver creduto di averle ammazzate per via della tecnica.

«Le ultime due volte sono riuscita a scambiare un solo occhio.»

«Quindi non ci siamo ancora.» conclude con un sospiro.

Scuoto la testa.

«Hai altri due giorni.» mi ricorda.

«Itachi, perché è così importante che Yumi impari quella tecnica?» chiede all'improvviso Sasuke.

«Perché sono certo che un giorno le servirà.» risponde l'altro con la solita calma.

«Vado a farmi una doccia. E forse sarebbe il caso che la facessi anche tu, fratellino. Puzzi da pesce.» aggiunge poi tappandosi il naso.

Sasuke gonfia le guance. «Io ho dovuto pescare per aiutare la mia sorellona!» si lamenta.

«Avanti, andiamo.» insiste l'altro spingendolo verso il corridoio.

Spazio autrice

Ehi, ecco l'aggiornamento che vi avevo promesso! Spero che il capitolo vi piaccia!

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