Capitolo 41

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Entriamo in una stanza più interna del misterioso edificio sotterraneo e ci fermiamo di fronte a una scrivania immersa nella penombra. Io e Itachi rimaniamo indietro di qualche passo mentre Kisame va ad inchinarsi di fronte a una poltroncina girevole occupata da un misterioso individuo.

«Yumi Mikai è qui. È la kunoichi di cui io e Itachi stavamo parlando.» esclama con un tono deciso.

Vedo risplendere nel buio un paio di occhi completamente lilla con dei cerchi concentrici neri che si sviluppano intorno a una piccola pupilla a spillo. La luce si accende all'improvviso e mi ritrovo di fronte un uomo, o meglio un giovane, dai capelli arancioni e dal volto ricoperto da orecchini metallici di varie forme e dimensioni.

«Yumi Mikai.» ripete con la sua voce. «È un piacere incontrare finalmente il ninja medico dello sharingan.»

Batto gli occhi un paio di volte e mi stringo nelle spalle.

«Il piacere è mio.» mormoro arrossendo.

Itachi scaglia nella sua direzione un'occhiata di fuoco.

«La promessa, sì, la promessa. Non me ne sono dimenticato, Itachi Uchiha.» afferma il ragazzo dai capelli arancioni intrecciando le mani.

«Mh? Quale promessa?» chiede Kisame alzandosi e spostandosi al mio fianco.

«Quella di un compagno per questa nuova recluta...» risponde l'altro con un tono vibrante.

«Allora? Qual è la risposta?» insiste Itachi.

«L'Organizzazione è stata richiesta per una missione a Suna.» mormora di nuovo l'altro, incurante della domanda appena ricevuta. «Quindi pensavo di mandare Kisame e Yumi per l'occasione.»

Il mio cuore inizia a palpitare.

«I-Io?» chiedo indicandomi.

«Itachi. Sai come prepararla.»

Itachi annuisce di fronte alla richiesta dell'uomo sconosciuto e poi mi afferra per il braccio.

«D'accordo. Procedo.» dice solamente trascinandomi via mentre gli altri due si mettono a discutere sui dettagli della missione.

«Dove mi stai portando?» gli chiedo preoccupata.

«Dovresti essermi riconoscente.» risponde invece con gli occhi fissi davanti a sé. «Pain ha cieca fiducia in me, e di conseguenza anche in te. Ma non abusare della sua benevolenza. Kisame non esiterà ad ucciderti al primo passo falso.»

Deglutisco e lo seguo in una piccola nicchia laterale. Pain dev'essere il nome di quel tipo dai capelli arancioni, se non sbaglio.

Ci introduciamo in una specie di magazzino oscuro in cui riesco a distinguere solamente qualche scatola e marchingegno.

Itachi mi abbandona per un attimo e si mette a rovistare nella confusione per poi tirarmi una lunga tunica identica alla sua.

«Lasciami lo zaino. Mettila e tieni con te solamente la spada. Mi raccomando, limita al minimo l'uso dello sharingan.»

«Va bene.» rispondo incerta. «Ma come mai devo già andare in missione? Non sarebbe stato meglio almeno presentarmi agli altri membri?»

Itachi chiude gli occhi paziente e mi aiuta a infilare la casacca con le nuvole rosse.

«È una prova.» sussurra. «Sta' attenta. Questa missione è essenziale perché Pain ti lasci rimanere con noi.»

Abbasso lo sguardo e coingiungo le mani mentre Itachi solleva la lampo fino in cima. In questo modo il mantello mi copre anche il naso e la bocca. Mi sento quasi... Un fuggitivo. Un fuorilegge.

«Grazie per quello che stai facendo, Itachi.»

«Vedi di sopravvivere.»

Io e Kisame siamo nascosti dietro a una formazione rocciosa poco distante dalle mura esterne del villaggio della Sabbia. La missione che ci è stata affidata non è difficile: si tratta solamente di intercettare il messaggero che l'Hokage ha inviato al Kazekage e di farlo sparire.

Alzo gli occhi verso il cielo nuvoloso. Sta per scendere la notte e a dire il vero inizio a sentirmi stanca di aspettare. Sono ore che siamo qui e dal nostro arrivo non abbiamo visto nessun movimento in lontananza.

«Vedi qualcosa di là?» mi chiede Kisame con disinteresse.

«Niente.» rispondo con un sospiro.

«Ti dispiacerebbe dare un'occhiata più nel dettaglio?»

Sollevo un sopracciglio, ma poi mi tornano in mente le parole di Itachi. Devo usare lo sharingan il meno possibile.

Mi sporgo ancor più verso ovest e poi scuoto la testa.

«Non sta arrivando nessuno. Sicuro che il punto sia questo?»

«Ne sono certo.» replica schivo.

«Allora temo che dovremmo aspettare ancora un po'.» concludo alzando le spalle.

«Nel frattempo potresti raccontarmi come hai conosciuto Itachi.»

«Oppure tu potresti raccontarmi qualcosa del tuo villaggio d'origine. Ho sentito dire che la prova finale per diventare un ninja a Kiri è molto dura.»

Kisame ammicca. «Ci puoi giurare.»

«Di cosa si tratta?»

«Vedi, ragazzina, per diventare un vero shinobi nel mio villaggio devi uccidere tutti i tuoi compagni.» spiega. «E sinceramente non credo che molti al mio posto sarebbero stati in grado di farlo senza il minimo rimpianto.»

Sento la gola stringersi in un nodo. Rivedo il giorno in cui Fugaku è venuto a prelevarmi dopo il massacro del mio clan, poi la sera dello sterminio degli Uchiha. Un brivido mi percorre la schiena.

«Una ragazzina come te non sarebbe mai riuscita nell'impresa.» aggiunge con un pizzico di ribrezzo.

«Sì, hai ragione. Non avrei mai potuto farlo.» rispondo. «Io sarei scappata. O più semplicemente mi sarei lasciata uccidere.»

«Non capisco cosa vedono in te Itachi e Pain. Sei una ragazzina come tante. Una codarda.»

A quel nome sento il sangue pulsare nelle vene. Lo sharingan si attiva involontariamente e senza accorgermene ho sguainato la spada di Chujin contro Kisame, tenendola a qualche millimetro dal suo collo.

«Codarda... Dici che sono... Una codarda.» ripeto con rabbia. «Vedremo chi tra noi è il codardo, Kisame Hoshigaki.»

Scatto verso le mura di Suna e mi piazzo davanti al giovane messaggero che sta correndo con tutte le sue forze verso l'ingresso del villaggio.

«Ciao.» lo saluto con un sorrisetto beffardo. «Qualcosa mi dice che tu sei il famoso messaggero dell'Hokage.»

Il ragazzo indietreggia e deglutisce. La sua fronte è imperlata di sudore e il viso scosso da un tremito di paura.

Faccio risplendere la mia spada e con un colpo secco il suo mondo svanisce di fronte ai miei occhi con un getto di sangue. L'ho ucciso.

Spazio autrice

Ed ecco a voi cosa intendeva Itachi quando ha detto che Yumi ha anche un lato oscuro... Beh, meglio non provocarla XD

Questo pomeriggio ho pubblicato anche "Vermiglio" :3

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