Capitolo 44

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Deidara mi porge un cappello di paglia con dei lacci bianchi che cadono a cascata per coprire il viso da occhi indiscreti.

«Mettilo. Ci servirà.» spiega sistemandosi il suo.

Annuisco e stringo le spalline del mio zaino. Non pensavo che sarei tornata a Konoha per conto dell'Organizzazione Alba. Devo essere forte e non perdere la calma, nonostante non possa mai stare tranquilla al cento per cento con Deidara. Anche se non so perché, il biondo riesce sempre a farmi perdere le staffe.

«Che sentiero prendiamo?» chiedo indossando il cappello.

«Prendiamo la strada a sud. Ho paura che l'altra sia stata minata dai rampolli di Orochimaru. Non voglio finire di nuovo sul lastrico.»

Annuisco e iniziamo a correre nella direzione che abbiamo scelto. Non siamo molto distanti dal villaggio della Foglia. Se tutto va bene arriveremo nel primo pomeriggio.

«Oh, dimenticavo. Dove l'hai rimediata quella katana?» mi domanda Deidara una volta entrati nella foresta.

«Questa?» chiedo afferrando il fodero.

«Sì. Kisame dice che non è tua.»

«È vero, non è sempre stata mia. Ce l'ho da poco. Me l'ha regalata un venditore di strada.» rispondo.

«Mmh. Capisco. Beh, è interessante.»

«Già.»

Proseguiamo in silenzio per un po', poi lo vedo voltare la testa verso di me.

«Ne, che ne dici di vedere la mia nuova creazione?» chiede. «Così mentre andiamo avanti inganniamo il tempo.»

«D'accordo. Ma vedi di non farla esplodere subito.»

Deidara infila la mano in tasca e preleva una gran quantità d'argilla che poi si appresta a masticare con la bocca posizionata sulla sua mano. Poco dopo lancia la pallina bianca nel cielo, la quale assume le sembianze di una fenice infuocata.

«Mmh? Come ti sembra?» domanda con entusiasmo.

«Bella.» rispondo semplicemente. «Magari... Non è che può darci un passaggio?» propongo.

«Ora che mi ci fai pensare...»

Con un gesto della mano le ali del volatile d'argilla si allaragano e il suo corpo si abbassa fino a raggiungere una distanza tale per cui riusciamo a saltargli sulla schiena.

«Ottima idea.» mormora Deidara mettendosi a sedere a cavalcioni.

«Modestamente lo so.»

Arriviamo finalmente ai cancelli d'ingresso a nord del villaggio della Foglia. Il cuore mi martella nel petto al solo pensiero che tra qualche minuto sarò finalmente dentro.

«Itachi ha detto che sai eseguire la tecnica del velo di nebbia. Credo che sia arrivato il momento di dimostrarlo.» mi dice Deidara nascondendosi dietro al tronco di un albero.

Annuisco e compongo i simboli necessari ad evocare la tecnica con le mani. L'aria intorno a noi sembra farsi sempre più pesante e in poco tempo l'intera zona sembra essersi volatilizzata in un manto bianco come la neve.

«Perfetto.» commenta il biondo. «Ottimo lavoro.»

Ammicco ed esco finalmente dal mio nascondiglio, seguita subito dopo da Deidara. Avanziamo insieme verso la porta e riusciamo ad aggirare le guardie senza nemmeno farci notare.

Continuiamo a camminare lungo la strada che conduce verso il centro del villaggio e poi ci scambiamo uno sguardo d'intesa. Svoltiamo l'angolo e una volta giunti nel vicolo ci liberiamo delle casacche e dei coprifronte. In questo modo ci mimetizzeremo tra la folla finché non avremo trovato il nostro obiettivo.

«Ti ricordi ancora dov'è il palazzo dell'Hokage?» mi domanda riponendo l'abito e la fascia nel suo zaino.

«Certo. Se vuoi conosco anche una scorciatoia.» rispondo con un occhiolino.

«Mmh. Prima vedi di dissolvere questa nebbia. Ormai siamo dentro.»

Annuisco e congiungo le mani al cuore. «Disperdi.»

L'atmosfera sembra tornare quella di pochi attimi fa. Deidara si guarda intorno con movimenti frenetici e poi annuisce.

«Dicevi? Oh, la scorciatoia. Beh, per me possiamo anche provare. Dopotutto, cos'abbiamo da perdere?»

«Seguimi.» lo esorto con un cenno della mano.

Salto sul tetto di una casupola e poi sfrutto le altezze differenti degli edifici circostanti per salire sempre più in alto. In poco tempo giungiamo al centro del villaggio, dove troneggia un imponente edificio rosso come il fuoco dal tetto rotondo.

Ammicco e scendo esattamente di fronte ad esso e poi aspetto che il mio compagno mi raggiunga.

«Quindi è questo...»

«Già, ma ora dimmi... In cosa consiste la nostra missione di spionaggio?»

Deidara arriccia il naso e incrocia le braccia.

«Per il momento dobbiamo rintracciare il braccio destro dell'Hokage.» spiega alzando l'indice al cielo.

«Sai per caso di chi si tratta?» aggiunge poi.

Scuoto la testa. «Quando me ne sono andata era ancora in carica il Terzo Hokage. Non so nulla del nuovo.»

«Beh, allora lascia che ti racconti qualcosa. Si chiama Tsunade Senju ed è la nipote del Primo Hokage. Si dice che sia il ninja medico migliore di tutte le cinque grandi terre.» mi spiega con aria divertita. «Anche se, detto tra noi, io credo che tu l'abbia già superata da tempo.»

Scuoto la testa e sorrido paziente.

«Ora mi hai incuriosita. Chissà chi mai potrebbe essere il suo assistente.» mormoro.

«Beh, che ne dici di mangiare qualcosa qui vicino? Così possiamo tenere sotto controllo i movimenti a palazzo e allo stesso tempo non daremo nell'occhio.» propone poi con un cenno degli occhi in direzione di un chiosco.

Annuisco. «Buona idea.»

Deidara ammicca. «Le mie sono sempre buone idee. E poi, con il tuo sharingan non avremo problemi a seguire i vari individui sospetti.»

Abbasso lo sguardo e stringo i pugni.

Se davvero le sue intenzioni sono queste allora dovrò disobbedire di nuovo alle parole di Itachi...

Spazio autrice

Ehilà. Ecco l'aggiornamento di oggi :3

Stamattina mi sono iscritta all'università, è stato un parto XDDD

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