Capitolo 51

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Avvertenze: Questo capitolo contiene scene esplicite con descrizioni dettagliate. Se non volete leggerlo, vi consiglio di passare alla nota alla fine.

«È passato un po' di tempo dall'ultima volta in cui siamo stati soli, io e te.» mormora Itachi accarezzandomi la mano con le punte delle sue dita.

«Sì, in effetti è così... Pain deve fidarsi molto di te. Sei sempre una delle sue prime scelte per le missioni più impegnative.» commento pettinandomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.

«In realtà credo che lo faccia perché possiedo lo sharingan ipnotico.» risponde posandosi la mano libera sull'occhio corrispondente. «Tu, invece, faresti meglio a tenerlo nascosto il più possibile. Sai bene quanto quel potere comporti conseguenze gravi sul tuo corpo.»

Annuisco spostando in basso lo sguardo. Lo so. So che non dovrei usarlo, eppure... So anche che ci sono casi in cui se voglio sopravvivere devo ricorrere a tutto ciò che possiedo.

«Ma non siamo qui per questo.» aggiunge poi con un sorrisetto sbiego. «Non è così?»

Avvampo di colpo quando sento le sue dita sfiorarmi i fianchi e poi stringersi intorno al mio fondoschiena. Stringo il labbro inferiore tra i denti e volgo altrove il capo, incapace di reggere il suo sguardo affilato e penetrante.

Lo sento avvicinarsi lentamente come farebbe un gatto con la sua preda. Le sue mani mi lisciano la schiena e poi scorrono lungo le mie braccia, soffermandosi un momento sui miei polsi. In poco tempo i nostri corpi si scontrano e il nuovo contatto mi provoca una scossa di elettricità lungo la colonna vertebrale.

Allungo un braccio verso di lui e finalmente trovo il coraggio di alzare i miei occhi nei suoi. In essi riesco a scorgere l'ombra di un piacere carnale sul punto di esplodere. Deglutisco e gli accarezzo il torace, facendo scendere le mani sempre più in basso, incitata dal cambiamento nel ritmo del suo respiro.

«Ah. Yumi.»

Quello che ho appena sentito non è un gemito, tanto meno un urlo. La sua voce è uscita calda e controllata come sempre. Mi chiedo come faccia a rimanere impassibile anche in situazioni come questa.

Mantengo una mano sulla sua intimità mentre con l'altra lo stringo da dietro al collo, attirandolo verso di me per un bacio lento e pieno di affetto. Itachi mi separa le labbra con la punta della lingua e invade la mia bocca mentre inizio a stimolarlo componendo un cerchio con pollice e indice intorno al suo orgoglio.

«Mmh.» mugola ancora impegnato nella nostra goffa danza di lingue e denti.

Ci allontaniamo di poco e ci specchiamo l'uno negli occhi dell'altra. Mentre muovo la mano che gli provoca tanto piacere noto come l'acqua renda i movimenti goffi e faticosi ma non demordo. Non sarà questo piccolo ostacolo a impedirci di portare a termine le nostre attività.

Uso il braccio libero per circondargli la schiena mentre sfioro con le punte delle dita la sacca sotto al velo di peli pubici di Itachi. La nuova stimolazione lo fa piegare in avanti verso di me e posare la fronte sulla mia spalla.

«Yumi.» mi dice solamente.

Dopo aver sollevato la testa di qualche centimetro la sua lingua inizia a disegnare piccoli cerchi concentrici in corrispondenza della mia spalla. Le sue labbra sfiorano la mia pelle e la rendono umida e rovente.

«I-Itachi.» balbetto quando i suoi fianchi spingono contro la mia mano.

«Shh.» mi dice fermando per un momento la dolce tortura che sta riservando alla mia povera spalla. «Dammi un attimo. Tra poco mi dedico a te, piccola gattina impaziente.»

Momenti ‣ Itachi UchihaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora