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Inizio a guardarmi attorno per vedere i ragazzi che sorseggiano tranquilli caffè dalle tazze pastello e in questo momento dentro al locale non ce ne sono tanti. Ci sono soprattutto ragazze.

Contando che sono le quattro del pomeriggio, la maggioranza delle ragazze sono studentesse con i libri aperti accanto ai caffè fumanti. I ragazzi si fanno più vivi di sera.

E comunque, quelli che ci sono non mi guardano nemmeno perché hanno paura io possa ucciderli.

Come posso farli innamorare di me se nemmeno mi guardano?

<<Ci riuscirò>>Affermo sicura.

Anche se, a dire il vero, non ho la più pallida idea di come fare: i ragazzi qui, sono affascinati dal fatto di poterci guardare da lontano.

Illudendosi così di fare qualcosa di pericoloso.

Ma la speranza che ci provino con me è alquanto lontana.

<<Auguri>>Ridacchia Axel affianco a me.

Quando mi volto per guardarlo, vedo comparire un ghigno sul suo volto.

Pensa di aver già vinto, ma lui non mi conosce, per niente.

Quando accetto una sfida, la prendo sul personale e la porto a termine. Costi quel che costi.

<<In tutto ciò, cosa ci guadagno?>>Mormoro e maledicendomi per non averlo chiesto prima di accettare.

Okay, lo ammetto: un punto a fare della Mummia sentimentale.

<<Tu cosa vorresti nel caso, remoto, in cui vincessi?>>Mi chiede e questa volta mi prendo un attimo per pensare.

Roxy, rifletti: cosa può avere che mi potrebbe interessare?

La prima cosa che mi era venuta in mente era quella di farmi raccontare tutto sul suo passato, per continuare a tenere tutto sotto controllo.

Però pensandoci bene, questo posso capirlo, da sola.

Lo stesso vale per le informazioni su Nicholas Clark, che scoprirò con l'aiuto di Micheal Ortiz. Devo solo capire come ottenere questo aiuto.

C'è sempre la carta del favore, un favore di qualsiasi tipo e di qualsiasi genere. Però, come mi può essere utile una mummia sentimentale?

<<Esattamente, qual è la tua specialità? In sostanza, cosa sai fare? >>Gli chiedo volgendo lo sguardo davanti a me e trovo una ragazza intenta a fissarmi imbarazzata. <<Cosa vuoi? Non vedi che stiamo parlando?>>Sbotto innervosita battendo un pugno sul bancone.

A quel gesto, lei fa istintivamente qualche passo indietro. Ma io non smetto di fissarla, in maniera glaciale.

Il mio obbiettivo, è farla vergognare, come un cane.

<<Scusa, non me ne ero accorta>>Mormoro leggermente indispettita.

Ah.
Brutta mossa.

Inizia a sistemarsi i capelli dietro le orecchie alzando il mento. Indossa un vestito verde lime assolutamente ridicolo.

<<Certo che non te ne sei accorta, tonta come sei>>Sibilo io. Ma che faccia tosta.

<<Pensa per te, serpe>>Sputa con più veleno possibile.

Non ci penso due volte, con entrambe le mani mi alzo di peso e scavalco il bancone. Sono già a un centimetro dal suo viso mentre tiro la parte alta del suo vestito a dir poco orribile. <<Ripetilo. Ricorda però, che se vuoi avere ancora qualche capello attaccato, non ti conviene>>Le sputo tutto contro e in poco tempo vedo i suoi occhi diventare lucidi.

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