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La sveglia suona ed io per poco non la faccio finire fuori dalla finestra.

Attenzione, non perché io abbia sbagliato il tiro, la mia mira è eccellente, ma le nostre finestre sono blindate.

Dalla vetrata si intravede un sole che spacca le pietre ma ad essere sinceri non mi dispiacerebbe restare un altro po' a letto, visto che ci sono entrata mezz'ora fa.

Con Nicholas è andata per le lunghe e ora che da Brooklyn siamo tornati, l'alba era praticamente sorta.

Quando mi metto seduta sul letto, noto la matricola che dorme nel suo letto.

Ah, quindi ha già abbandonato il corridoio?

Carissima Emily Brooks, Adesso ti faccio rivalutare l'idea di prestarmi più ascolto.

La sveglia ha suonato ma pare che nessuno l'abbia sentita: Violet è stravaccata sul suo letto con gli occhi chiusi ed Emily dorme rannicchiata sul fianco.

Mi alzo lentamente senza svegliarle per poi entrare nel bagno più vicino alla nostra stanza e per prendere il secchio che viene sempre lasciato lì per pulire.

Ma guarda te il caso, l'acqua è anche sporca. Un bel marroncino.

Buongiorno Roxy, ho come il presentimento che sarà una bella giornata.

Afferro il secchio e senza fare rumore lo riporto in camera.

Quando sono davanti al letto di Emily, mi soffermo a guardarla un attimo.

Poverina, forse ha lavato i capelli ieri.
Quasi quasi mi dispiace.

Nahh, non mi dispiace per niente.

E senza pensarci due volte verso l'intero secchio sulla sua testa e sulla trapunta.

Lei si sveglia di scatto e inizia ad annaspare sotto il getto dell'acqua.

Quando, anche l'ultima goccia è stata versata. La fisso con un gran sorriso <<Ma ciao! Hai visto che bei risvegli hanno le persone che non mi danno ascolto o si mettono contro di me?>>

Lei mi guarda incredula cercando di riprendersi dallo spavento, poi abbassa lo sguardo <<Ieri sera non c'eri, e-e ho pensato c-che non fosse un problema>>

Ma. Che. Carina.

<<Pensavi male, però dato che era la prima volta, ho pensato a qualcosa di soft. La prossima volta, potrebbe essere letame o..chissà, ti lascio il beneficio del dubbio>>Sibilo fingendo di rifletterci su.

<<Ovviamente il tuo non è un trattamento speciale, chiunque osa contraddirmi o mettere le mani su qualcosa che è mio riceve lo stesso trattamento>>Annuncio ad alta voce.

Quando mi volto, gli occhi neri come la pece di Violet sono su di me.

Il mio era solo un messaggio a titolo informativo, niente di più.

Non dice nulla, ma si limita ad alzarsi per lasciare la stanza.

Forse, sono stata più esplicita del previsto.

Resto dell'idea che non vorrei far scoppiare una guerra con Violet, ma un piccolo avvertimento su chi comanda, perché no?

Raggiungo la mensa senza parlare con nessun altro. Mi siedo al mio solito tavolo e Brad prende posto di fianco a me.

<<Quando sei tornata ieri?>>Mi chiede Brad sottovoce.

<<Stamattina>>Sibilo e vedo lui che scuote la testa sorridendo.

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