Il poliziotto continua a picchiettare le dita sulla scrivania mentre legge distrattamente con gli occhi un paio di fogli che ha davanti.
Sono scritte a mano con una calligrafia sghemba, deve averle già scritte quando era solo con Violet.
Questo qui a meno voglia di me di stare quindi si porta avanti, ve lo posso assicurare.
Sono seduta su una poltroncina color crema accanto alla simpaticona che ha un enorme fasciatura sul naso.
Alla fine non gliel'ho rotto, solo una frattura grave.
Guarda te un po' la sfiga.
<<Signorina Roxanne Mercer, lei ammette di aver colpito la sua compagna Violet Bennet?>>Mi chiede il poliziotto con uno sguardo furioso.
<<Compagna di cosa, scusa? Comunque sì, l'ho colpita dopo aver preso un pugno nello stomaco>>Confermo compiaciuta.
Non voglio essere neanche lontanamente accostata ad un individuo del genere.
<<Sta dicendo che la sua è stata solo auto difesa?>>Ribatte lui, senza tanti giri di parole.
<<Diciamo di sì>>Sbotto incrociando le braccia.
Non mi va che questo gesto mi si ritorca contro, non ora. Dire che è stata auto difesa è molto più comodo.
Ho già abbastanza problemi per conto mio.<<Quindi è iniziato tutto da lei, Signorina Bennet>>Adesso l'uomo calvo guarda la mia compagna con fare interrogatorio.
<<Ha bruciato tutti i miei vestiti>>Ringhia come se fosse una iena.
Con quella fasciatura bianca che gli copre metà faccia, fa un sacco ridere.
Il bianco non è il suo colore.
<<Che prove hai? Perché dovrei essere stata io?>>Sibilo, guardandola come per sfidarla.
Avanti, fatti sotto.
<<Come che prove ho?>>Sbotta lei e riprende a guardare il poliziotto, che però la guarda impassibile.
<<Mercer ha ragione, ha delle prove per accusare la sua compagna?>>
<<Ma sta scherzando spero, che prove posso avere? I miei vestiti sono spariti. Non c'è più nulla nel mio armadio>>Sbotta nuovamente allibita agitando le mani. <<Lo vede come sono conciata? Sto indossando un vestito che fa ridere, come può pensare sia mio?>>
Come se il poliziotto conoscesse lo stile di Violet.
<<E su che basa sta accusando Roxanne Mercer?>>Esclama il signore in divisa impassibile.
Per una volta, la legge sembra dalla mia parte. Di fatto, Violet non ha prove contro di me.
Bingo.
<<Come vede, signore, la Signorina Bennet parla molto quando si tratta di dare aria alla bocca. Ma in pratica, non ha nulla contro di me. Detto questo, tra poco inizia il mio turno al locale. Posso andare?>>Concludo con aria innocente.
Lui sbuffa, ma poi annuisce <<Sì, può andare Mercer. Bennet, lei resti altri cinque minuti così finisco di scrivere il verbale>>
Compiaciuta, quanto il poliziotto per aver chiuso la questione in fretta, mi alzo e sprizzando gioia da tutti i pori per averla scampata, voglio tornare in camera per poi andare al locale.
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Flames
Romance> dico tra i singhiozzi. Non vedo più la sua figura chiaramente. Solo una macchia confusa. > mi urla contro. > Dice abbassando la voce. Cerca di avvicinarsi ma io lo allontano. > scandisco piano mentre le mani mi tremano. > >sibilo. >ribatte...