Onestamente, avrei dormito un po' di più volentieri.
Dopo la notte con Nicholas a Brooklyn, l'uscita con Alan e tutte le volte che mi sono fermata a parlare sul tetto con Brad, le ore di fila in cui ho dormito sono state sempre meno.
Nessuno di noi voleva svegliarsi presto, infatti siamo rimasti tutti sotto alle coperte fino alle sette del mattino con Mike che continuava a ripetere in sottofondo la parola enorme.
Per non parlare di Axel, che ogni tanto minacciava di cambiare stanza. Se vuoi puoi andare al mio posto con Violet e Signorina tutta fiocchi e niente arrosto, fai pure.
Quando è stato ora di vestirsi, qualsiasi ragazza si sarebbe fatta prendere dal panico.
"Oddio, non ho la mia crema giorno"
"E ora come faccio senza la mia lima per unghie a pois"
"Devo ritoccare lo smalto"
"Sono circondata da ragazzi, oddio"
No. Non fa per me.Mike mi ha prestato una felpa viola a tinta unita che non metteva più che ho deciso di indossare come vestito.
Per farmi una coda decente, avevo lo specchio fucsia con glitter. Alta classe.
Axel è il primo che esce dalla stanza, sbattendo la porta.
Per tutta la sera mi dice che non dovevo stare in stanza con Violet perché poteva essere "pericoloso". Alla fine, in un certo senso, gli ho dato ascolto e resto nella loro stanza dopo che mi hanno pregato in ginocchio di restare.
E poi si lamenta del rumore ed è lui quello furioso.
Fai pace con il cervello perché qui il bipolarismo regna.
<<Io vado giù, ho fame.>>Annuncia Brad e in risposta il mio stomaco brontola. Ah già, ieri non abbiamo cenato e adesso la fame si fa sentire.
<<Qualcosa mi dice che mi seguirai di sotto>>Ridacchia lui mentre la porta ed esce dalla stanza.
<<Decisamente>>Replico io appena afferro la maniglia della porta e la chiudo dietro di me.
Dovrei essere agitata?
Dovrei essere spaventata?
No.Scendo le scale, con calma. Brad è affianco a me e non dice una parola. Forse prevede una battaglia tra pochi minuti.
Ormai non so più cosa può essere considerato prevedibile e cosa inaspettato. Quello che so è che sono pronta, a qualsiasi cosa.
Non ho compiuto 18 anni per niente, qualcosina di preoccupante nella mia vita l'ho superato.
E Violet non rientra in quel qualcosina.
<<Tranquillo>>Sibilo dando una pacca sulla spalla a Brad.
<<Sono tranquillo>>Ribatte il mio amico.
<<Non è vero>>Lo riprendo io e lo guardo con la coda dell'occhio.
<<Hai ragione, non sono mai tranquillo quando ci sei tu nei paraggi>>Mormora lui con un sorriso.
<<Nessuno deve stare tranquillo quando sono nei paraggi.>>Lo correggo prima di entrare nella mensa.
Scendo l'ultimo scalino e ho davanti a me l'ingresso alla mensa. Da qui riesco già a vedere Mike con lo yogurt in mano.
Ma, un momento. C'è qualcosa che non va. <<Fermo>>Dico afferrando il braccio di Brad che sta per varcare la porta, prima di me.
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Flames
Romance> dico tra i singhiozzi. Non vedo più la sua figura chiaramente. Solo una macchia confusa. > mi urla contro. > Dice abbassando la voce. Cerca di avvicinarsi ma io lo allontano. > scandisco piano mentre le mani mi tremano. > >sibilo. >ribatte...