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Ho passato il resto della mattinata e del pomeriggio in camera con Brad a guardare film turchi che è riuscito a farsi prestare da un suo amico incontrato al casinò qualche settimana fa. Non so come questo tizio li abbia avuti ma poco importa visto che fanno vomitare, non ho intenzione di chiedergli il seguito.

Non mi manca per niente il locale e tutte le persone noiose che lo frequentavano, passerei tranquillamente la prossima settimana a vedere film turchi di pessimo gusto insieme a Brandon. Anzi, se è possibile i film turchi li cambierei immediatamente ma non la compagnia.

Intanto l'occhio del mio amico si è sgonfiato parecchio e così ha deciso di riportare il ghiaccio al suo posto.

Da quello che ho capito, quando è sceso, ha incontrato Nicholas Clark nei corridoi che gli ha chiesto di me. Ha detto che voleva solo sapere come stavo perché non aveva più avuto modo di parlarmi dopo la notte al casinò. CERTO. Come se a lui sia mai stato interessato a parlare con me.

<<Questi film sono terribili>>Ridacchio quando Brad chiude il portatile con ancora i titoli di coda che scorrevano sullo schermo. La batteria del portatile che si è procurato sta per morire e nessuno dei due ha intenzione di restare per ore in posizione assurde per tenerlo attaccato alla presa.

<<Cos'hai contro i turchi?>>Finge di protestare lui mentre lo appoggia sul pavimento per caricare la batteria.

<<Nulla, fanno solo film di merda>>Alzo le spalle e mi tiro su per stirare la schiena. <<Quello entro sera lo dobbiamo fare sparire, se fanno un controllo siamo fottuti>>Aggiungo facendo un cenno con il capo verso il portatile.

<<Lo porto via io dopo, prima guardiamo un ultimo film>>Replica lui annuendo mentre lo vedo togliersi la maglietta e andare a riporla nella cesta dei panni sporchi. 

<<Ma ti piacciono proprio così tanto queste trame che non stanno da nessuna parte? Credo proprio che passerò>>Annuncio in risposta. 

Guardo velocemente l'orario dall'orologio appeso alla parete che segna le 20:30. Solitamente il martedì al locale si stacca alle 21:00.

<<Diciamo che non le schifo visto che ora non ho di meglio da fare>>Sibila prima di aprire l'armadio e tirare fuori un asciugamano che si appoggia sulla spalla, come se fosse in riva al mare e dovesse levarsi di dosso la salsedine. Poi, torna in bagno e sta per chiudere la porta.

<<Giusto, dovresti trovarti una ragazza>>Glielo butto lì in attesa di una sua reazione.

<<Mi bastano già quelle che incontro saltuariamente nei locali e avere te tra i piedi tutto il giorno>>Sbotta prima di sbattere la porta. 

Lo sento ridere e mi viene da fare lo stesso. <<Non ti lamentare, che la tua vita sarebbe molto più noiosa senza di me.>>Gli urlo contro, ma sentendo il rumore dell'acqua temo non mi abbia sentito. 

Mi rigiro nel letto anche se sono stanca di stare qui a non fare nulla, forse scherzavo quando ho detto che passerei una settimana intera a guardare film. Mi urta ancora di più il fatto che senza ammetterlo a me stessa sto aspettando qualcuno. Io non sono la tipa che aspetta, io sono la persona che se ne va senza voltarsi indietro, quella che non dà una seconda possibilità.  Trovo irritante aspettare la fine del turno al locale come se stesse per arrivare la scena nei film che tutti attendono di più, quella sdolcinata dove i protagonisti fanno pace.

La verità è che non so nemmeno io cosa voglio dirgli di preciso. Temo mi sfugga la situazione come al solito quando si tratta di Axel e di iniziare ad insultarlo a caso, senza nessuna ragione. 

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