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Brandon non ha ancora finito di parlare che io sono già furiosa.

Axel è entrato in camera mezz'ora prima che io arrivassi e ha iniziato ad insultare Brad accusandolo di essere stato falso nei suoi confronti. Ha ribadito che non doveva permettersi un atteggiamento simile nei suoi confronti e che non lo meritava.

<<Che poi, un attimo, perché dovresti essere stato falso con lui?>>Chiedo io, fermando un attimo il mio amico che sta parlando da cinque minuti senza fermarsi un attimo come un fiume in piena.

Brandon sospira e si passa una mano sul viso, frustrato dalla situazione in cui non si è cacciato da solo. L'ho messo io in questo casino e io devo risolverlo.<<Qualche giorno fa, era a venuto a parlarmi>>

Appena pronuncia la frase, capisco subito che c'è un pezzo del puzzle che mi manca e di cui ignoravo l'esistenza. Un pezzo che mi è stato tenuto nascosto e che sto scoprendo per puro caso.

<<Cioè?>>Mi alzo dal letto di Mike per andarmi a sedere su quello di Brad, mi viene spontaneo cercare un contatto visivo più ravvicinato.

Ora che sono a meno di un metro da lui riesco a guardarlo bene, a vedere perfettamente il colore violaceo che contorna tutto l'occhio. Sta iniziando anche a gonfiarsi. Quando la polizia lo vedrà in queste condizioni in mensa per la  colazione, inizieranno a fare dei nuovi interrogatori, a tutti. Merda, devo andare a prendere del ghiaccio di sotto.

<<Era venuto a chiedermi di te>>Sibila il mio amico, con tono neutrale.

<<Di me?>>Chiedo, sorpresa. Non so nemmeno io se essere ancora più adirata  per il fatto che la Mummia si metta a chiedere cose sul mio conto in giro o essere curiosa di sapere cosa gli ha chiesto nello specifico.

<<Mi ha chiesto assoluta sincerità e di promettergli che non ti avrei detto nulla>>Risponde come se mi avesse appena svelato di essere sceso a patti con il diavolo. 

Ed effettivamente, Axel è fatto un po' come il diavolo. Un diavolo travestito da angelo che si diverte a parlare di argomenti profondi, a psicanalizzare le persone, a metterle in difficoltà. Fingersi innocente e pugnalarti alle spalle, sembra la sua specialità.  Alla fine è come tutti gli altri, non meno cattivo o più giusto di qualsiasi altra persona che si trova qui dentro.  

<<E tu non volevi dirmelo? Andiamo, da quanto sei amico di Axel?>>Protesto quasi contrariata.

<<Non sono suo amico infatti, altrimenti non gli avrei quasi spaccato uno zigomo e non te lo starei raccontando adesso>>Mormora in modo rude Brad.

Effettivamente, meglio tardi che mai.<<Cosa ti ha chiesto?>>Lo incalzo. Adesso lo voglio sapere, immediatamente.

<<Voleva sapere cosa provo per te>>Replica lui e fa una pausa, aspettando che io dica qualcosa.

Voleva sapere cosa prova Brandon per me. 

Chissà perché questo non ti stupisce. Tipico di Axel andare a chiedere alle persone cosa provano per altre persone. A lui interessano i sentimenti. Non riesce a farne a meno e pensa che per tutti funzioni allo stesso identico modo.

E, ancora più buffo, se quest'ultimi non reagiscono come lui si aspetta, li mette alla prova proponendogli scommesse assurde che ha intenzione di interrompere dall'inizio.

Subdolo il suo gioco: ti fa credere che tu abbia tutte le risposte in mano, che ti stia solo facendo perdere tempo e poi ti ritrovi con mille nuovi interrogativi. Ti ritrovi a fare i conti con te stesso.

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