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Sbattei la portiera con tutta la rabbia addosso e per poco non rischiavo di romperla e francamente nemmeno mi importava: "Evelyn cosa succede. Evelyn!!!".

Bollivo dalla rabbia e fu troppo per me. Mai avrei pensato di aver visto una scena del genere, MAI! Accesi la macchina e me ne andai da quel schifo di posto, con Brittany che mi guardava chiedendomi continuamente cosa fosse successo: "Dimmi che ti succede!!!". Avevo le mani strette forte sul volante e le nocche bianchissime dalla rabbia che avevo addosso. Era come se qualcuno me l'avesse iniettata in vena.

Arrivammo a casa di Brittany e chiusi ancora la portiera con una rabbia tremenda. Non sapevo se piangere, o essere arrabbiata o fregarmene. In ogni caso niente mi avrebbe aiutata. Avevo quel sacchetto bianco con dentro il gelato che se fosse stata una bottiglia di vetro si sarebbe già rotta da tempo. Brittany mi prese per la spalla e mi fermò davanti all'entrata di casa sua: "O mi dici cos'hai o dentro tu non ci entri!!!". "Mi prendi in giro?". "Ti sembra che abbia la faccia di una che ti vuole prendere in giro?". "No...". Risposi con le braccia conserte e lo sguardo abbassato. "Allora... sto aspettando". Picchiettava continuamente il piede sul pavimento. Non sapevo se dirglielo o meno. Sarebbe stato rilevante? Forse avrei rovinato l'amicizia con Logan ma non volevo che anche Brittany si allontanasse da lui. Ma dopo pensai che prima o poi l'avrebbe scoperto comunque.

Mi calmai e cercai di essere lucida. Mi sedetti sul gradino dell'entrata del portone e mi toccai la testa, guardando il pavimento e le scarpe. Cercai di trovare un punto fisso per non pensare. Brittany si sedette accanto a me lentamente e con un'aria triste e preoccupata aspettava che le dicessi qualcosa.

"Ho visto..." tirai di colpo la testa e cominciai a mordicchiarmi le dita delle mani, dondolandomi sul gradino e il sacchetto di plastica ancora tenuto tra le dita della mano sinistra. "Cosa hai visto?. "Ho visto... Logan e... Bill... insieme". "Cosa? Ma che dici?". E una lacrima cominciò a saltare fuori: "SI LI HO VISTI INSIEME. ERANO IN QUEL FAST FOOD DOVE IERI ABBIAMO CENATO IO, MADISON, BILL E MICHAEL. E OGGI ERA CON LOGAN, STAVANO... MANGIANDO E PARLANDO!". "Ok calmati... e secondo te allora perché erano lì insieme?". "Ovvio, ormai non ci sono spiegazioni". Gettai il sacchetto per terra e mi alzai di colpo guardando la strada davanti a me. Mi rigirai verso di lei e le dissi testuali parole: "Bill è gay, non ci sono altre spiegazioni".

Brittany mi guardò con occhi spalancati: "No... no... non è possibile". "Ah no? Ma dai... Brittany. E' tutto così evidente!!!". "Cosa è evidente?". "Dei strani comportamenti di Bill e di Logan". "Andiamo... Logan è gay ok ma Bill... non può esserlo". Continuavo a fare cenno di no con la testa. "E' comunque strano questo lo ammetto, Logan poteva dircelo almeno...". "Brutto bastardo...". Esclamo infuriata.

"Ma anche se fosse qual'è il problema?". "Bill non può essere gay e poi doveva dircelo no?". "Si beh poteva farlo ma è una situazione particolare, magari lo avrebbe detto più in là".

"E' uguale... lui doveva... no io mi rifiuto ok?". "Vuoi che chiamiamo Logan?" "NO!". "E allora cosa vuoi fare scusa?". "Niente, sono solo rimasta senza parole". "Beh anche io se devo essere sincera Evelyn. Si insomma è tutto un casino e Logan doveva dircelo. Perché nasconderlo alla fine". "Andiamo Brittany... ce lo vedi Logan con Bill?". "Perché no... dopo le ragazze che ha avuto, magari vuole ecco... sperimentare!". Alzò le sopracciglia come se cercasse di trovare una risposta plausibile a tutto ciò. "No... deve essere altro". "E cosa?". "Non lo so ma lo scoprirò presto!!!".

Rientrammo in casa e finalmente mangiammo il nostro amato gelato. Ma io non lo gustai come le altre volte. Non ci riuscii. Pensavo solo a quell'immagine di Bill e Logan, seduti a parlare come se si conoscessero da una vita. Come se nascondessero qualcosa.

Passai una serata normale con Brittany e non parlammo più di ciò che avevo visto. Il giorno seguente mi svegliai con un fortissimo mal di testa. Ricevetti un messaggio da Michael. Mi chiese se avevo da fare in quei giorni e se potevo andare a casa da lui. Non gli risposi.

HAPPENED 1 - (Così lontani, così vicini)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora