Vidi Brittany uscire bruscamente di casa. Scesi dalla macchina e alzai le mani in segno di conforto. Mi dette una piccola spinta. Bill scese dalla macchina, pronto a placare le cose.
-"Ti prego Brittany fermati!".
-"Che cosa? Ma pensi di essere sempre tu al centro dell'attenzione? Ma quanti anni hai eh? Pensi che sia stupida o cosa?"
-"Perché ti senti presa in causa stavolta, non c'entri nulla".
-"Ah no? Beh cerco di rammentartelo: sono con la mia migliore amica e assistiamo ad un talk show con tuo fratello e la sua fidanzatina, e poi dopo... puff sei sparita". Alzò le braccia gesticolando e facendo i versetti.
-"No aspetta... sei sparita e nemmeno rispondi a quel cazzo di telefono. Dimmi Evelyn sei stupida o lo fai apposta?".
-"Il telefono non mi funziona più per questo non ti ho risposto".
-"E la sai la cosa peggiore? Volevo venire a trovarti, ma non meritavi nulla! Solo perché Bill ha avuto la decenza di scrivermi dicendo che stai bene sono potuta stare tranquilla. Ma mi hai fatto incazzare a morte stavolta e non ti perdonerò facilmente".
-"Ok ti prego, basta ora, cerca di calmarti".
-"No non mi calmo finché non mi dici perché sei scappata in quel modo".
-"E' colpa mia Brittany". Intervenne Bill.Brittany distolse lo sguardo da me per guardare Bill.
-"Colpa tua? E di cosa?".
Lo guardai preoccupata. Iniziai a tremare. Che avesse intenzione di dirle tutto?
-"Io... le dissi una brutta cosa tempo fa. Riguardava i nostri genitori. Le dissi... che non è la loro vera figlia, forse per gelosia, perché hanno sempre preferito lei a me".
-"E che c'entra con la scenata di ieri con Sara?".
-"Beh quando ha visto me e Sara, le dissi sempre tempo fa che io lei l'avremmo cacciata di casa o qualche cosa del genere, e sarebbe finita in mezzo alla strada. Penso che abbia avuto paura quando ci ha rivisti nuovamente assieme".
-"Ah. E' strano, non ha molto senso". Rispose Brittany con uno sguardo confuso.
-"Beh..." aggiunsi cercando di continuare la menzogna di Bill: "Tu non ci sei passata e non puoi capire. Sono successe tante cose in questi mesi e non te ne ho parlato perché sono successe in famiglia. Tu eri presente quando ho scoperto di essere stata adottata. Te non sai quanto abbiamo litigato, e per un periodo Bill è stato anche direi cattivo con me. Era geloso capisci? Papà e mamma mi davano più attenzioni." continuai mentendo, cercando di spiattellare qualche altra stronzata in più: "lui è arrivato al culmine dicendomi che non sono nessuno. Per questo mi hai visto triste e piangere spesso... e ieri è stato troppo per me. Lo so che può sembrare difficile da capire, ma è la verità. Ed è difficile perché non ci sei mai passata... ecco perché. Mi dispiace. Ora sai tutto, ti chiedo scusa". Quando mentivo ci sapevo davvero fare, ma in fondo a quella menzogna, c'era un pizzico di verità.
Brittany mi guardò con le mani appoggiate sui fianchi, ma poi in lei si fece avanti un sorriso e mi abbracciò calorosamente. Ci aveva creduto.
Quanto ero felice. In fondo una bugia a volte è a fin di bene e quella bugia seppur contorta e strana riuscì a convincere Brittany. Mettendo in mezzo la storia dell'adozione lo fu ancora di più. Ne fui davvero felice e quel giorno non persi la mia migliore amica. Mi girai verso Bill abbracciata da Brittany. Sorrise anche lui. Volevo ringraziarlo e lo feci sotto voce, e lui mi rispose con un occhiolino molto tenero.
Brittany poi si girò verso Bill:
-"Beh non ti facevo così stronzo".
-"Lo sai che lo sono no?"
-"No con lei. E' tua sorella e dovresti rispettarla, non odiarla".
Sorella. Mi venne la pelle d'oca.Bill sorrise, come se quella frase fosse una sorta di messaggio subliminale. Lui mi amava eccome, ma dovevamo far credere alla gente di odiarci. Era triste sì ma riuscì nell'impresa. Non dovevano avere il minimo sospetto di nulla, e io e Bill su questo ce la cavavamo piuttosto bene.
STAI LEGGENDO
HAPPENED 1 - (Così lontani, così vicini)
Romance[STORIA COMPLETATA] TRILOGIA della saga PRIMO CAPITOLO DELLA STORIA: HAPPENED così lontani, così vicini Evelyn è una semplice e spensierata ragazza di diciassette anni che vive una vita piena e felice: i suoi amici, il suo liceo, la sua famiglia. E'...