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Aprii la porta e mi assicurai di chiuderla a chiave e poi la nascosi sotto il vaso di pianta e presi a braccetto Brittany. Iniziai ad essere piuttosto nervosa, tanto che sembrava che stessi percorrendo una navata.

Continuai a respirare più velocemente ed espirare, buttando fuori l'anidride carbonica con il battito del cuore accelerato. Ed ecco le scale. Già potevo vedere il via vai di gente e io che già mi immaginavo là sotto pronta a cascare ovunque. Anche io mi misi dei tacchi alti color rosa chiaro. Erano alti come minimo sette centimetri. Bastava un piccolo passo sbagliato e cadevo come un neonato di cinque mesi. Maledetta forza di gravità.

Mi ressi più stretta a Brittany e respiravo sempre più velocemente.

-"Sei troppo agitata".

-"Lo so". Deglutii dall'emozione con le mani appiccicose tremolanti dal sudore.

Ed ecco che scendemmo le scale, con estrema calma. Facevo attenzione ad ogni passo per non fare brutte figuracce. Vidi il salotto pieno di gente e già alcuni con il bicchiere in mano o bottiglie "analcoliche". Che stupida, come avrei potuto pensare che la gente non si portasse da casa bevande alcoliche. Prevedevo già brutte situazioni.

D'un tratto notai alcuni girarsi verso di noi, e molti di loro rimasero a bocca aperta nel vederci, specialmente i maschi. Vidi anche Bill in fondo al salotto parlare con i suoi amici e uno di loro dargli un colpetto sulla spalla.

Lui si girò e la sua espressione cambiò di colpo diventando serio d'un tratto e molto sorpreso. Rimanemmo ferme davanti alle scale e guardavamo la gente attorno a noi fissarci. Io continuavo a tremare e cercavo di non darlo a vedere toccandomi continuamente le dita. Vidi Logan avvicinarsi a noi: "Ragazze ma siete un incanto! Siete voi davvero?". "Si Logan" rispose Brittany con un sorrisetto. Io dall'emozione non risposi e continuavo a guardare intorno a me senza concentrarmi su un punto fisso.

"Beh devo ammettere che madre natura ha fatto proprio un bel lavoro". "Io mi sento come Thelma e Louise". "Si noto una certa somiglianza. Evelyn tutto bene?". Guardai Logan sorpresa: "Cosa? Oh si benissimo".

Un gruppo di persone si avvicinarono verso di noi. Erano gli amici di Bill ma lui non li seguì. Rimase con Madison ma continuava a fissarmi. Il bicchiere era stretto attorno alla sua mano e non aveva ancora bevuto da quando mi aveva visto.

-"Ragazze ma stasera dovrete controllarvi di continuo attorno".

-"Come scusa?" Gli risposi con le braccia conserte.

-"Hai capito!"

Si avvicinò a me toccandomi il mento con le mani e strusciandosi la lingua tra i denti. Io cercai in tutti i modi di allontanarmi, ma rimasi ferma a farmi trattare in quel modo. Riuscii per lo meno a togliere la sua schifosa mano dal mio mento, ma mi bloccai nel rispondergli.

-"Devo ammettere che siete due strafiche stasera" disse David toccandosi ripetutamente i capelli. -"Grazie" gli risposi imbarazzata.

-"Adesso andiamo a prendere qualcosa da bere, abbiamo la gola secca".

-"Evelyn!" Mi girai riconoscendolo dalla voce.

-"Ciao Michael!".

-"Ei ciao, caspita sei uno schianto!".

-"Grazie" gli risposi con imbarazzo sistemandomi i capelli dietro l'orecchio sinistro.

-"E' la verità". Michael ci provò con me, era più che evidente e per un momento fui felice. Ma il mio istinto mi disse di guardare Bill in quel momento e così feci. Lui distolse subito lo sguardo non appena vide che lo stavo guardando. Era chiaro che fino all'ora mi stesse fissando incessantemente.

HAPPENED 1 - (Così lontani, così vicini)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora