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Finalmente il grande segreto che ho tenuto nascosto per così tanto tempo apparteneva ad entrambi. Passammo l'intera giornata su quella spiaggia, a coccolarci, a parlare, a scherzare e anche a piangere.

Gli parlai della mia avventura con Brittany alla ricerca di una risposta sulla mia adozione. Dello shock che ebbi dopo che l'infermiera mi rispose con un semplice "SÌ" stravolgendo per sempre la mia vita.

Gli parlai di Logan, della sua continua lotta contro le persone che lo disprezzavano solamente perché omosessuale e dei miei continui crolli emotivi che mi portavano sempre all'esasperazione.

Gli raccontai ogni cosa della mia stravolgente avventura, fino a quando non arrivai al punto, non meno importante, in cui entrambi avevamo omesso di parlarne per tutto il tempo: Sara.

Nel mentre raccontavo le mie vicende, mi venne in mente lei. Sicuramente sarebbe stato un grande problema soprattutto perché Bill non aveva ancora parlato con Sara. Sapevo che comunque si era staccato molto da lei ma non abbastanza da farle capire che fosse finita.

Tornai ad essere seria e decisi di affrontare immediatamente questo discorso con lui. Gli dissi solo «Sara» e anche Bill divenne serio all'istante.

Lo guardai preoccupata. Non era una situazione semplice. Pensai a tutti gli eventi accaduti, come quando mi fermò sulle scale mettendomi in guardia, ignara del fatto che io e Bill non fossimo fratelli. Se mi minacciò in quel modo credendo che fossi sua sorella, come avrebbe reagito quando avrebbe saputo la verità?

Anche Bill era serio quanto me e voleva assolutamente discuterne. Prese il telefono e mi mostrò le loro chat. Da quando eravamo partiti di casa fino a quel momento, Sara l'aveva chiamato ben dodici volte e riempito di svariati messaggi... forse un centinaio o di più.

Lo guardai preoccupata:

«Che facciamo?»

Bill non cambiò espressione.

«Le dirò la verità!». «No, non devi, se glielo dici è il caos e tutti lo sapranno!». «Mi sono espresso male. Volevo dire che le dirò che non provo più nulla per lei e che è finita, ma di noi ovviamente non le dirò nulla». «E' presto per parlarne, adesso voglio pensare solamente a noi. Quando saremo pronti diremo a tutti la verità».

Bill mi abbracciò e mi tenne la mano con il braccio avvolto sulla mia schiena. Iniziò a riempirmi di baci sulla guancia.

«L'unica cosa che ha importanza sei tu ricordatelo. Se gli altri non accetteranno a me non mi importa». «Sara non la prenderà bene». Sara non ha mai ragionato in maniera razionale, per lei tutto è dovuto». «Lo so...».

«Non che non ci tenesse a me ma è stata con me anche perché sono un ragazzo carino, perché gioco a Football e perché sono ben visto a scuola. All'inizio l'idea mi piaceva, è la tipica ragazza bionda che ogni ragazzo vorrebbe averla al liceo, ma le cose non sono come appaiono».

«Quindi stai dicendo che il motivo per cui stai con me è per dimenticare lei?». Sapevo che non era così ma la gelosia cominciò a prendere il sopravvento.

«Oddio no perché pensi questo? Tra me e te è successo perché ci siamo innamorati ma con Sara no. All'inizio era solo per fare esperienza, ma poi ho iniziato ad affezionarmi a lei e le cose sono cambiate. Il punto è che lei è sempre rimasta la stessa, viziata e prepotente, con le sue amichette snob. Quante volte ho voluto lasciarla, ma col tempo ho imparato ad apprezzarla».

«Non capisco... è viziata e scorbutica e tu hai continuato a starci insieme». Gli confessai.

«Si è vero dovevo lasciarla ma... è complicato. Mi parlava sempre dei suoi problemi in famiglia, delle sue esperienze con i ragazzi... provavo compassione per lei. Non voglio che pensi che sia stato con lei solo per passare del tempo, per divertirmi ecco, e quindi non devi pensare lo stesso con te. Tu sei un caso eccezionale. Mi sono innamorato di te, con lei stavo bene e basta ma non da innamorato. Riesci a capirmi?».

HAPPENED 1 - (Così lontani, così vicini)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora