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LOGAN

Novembre

"Mi sto preoccupando davvero. Evelyn la vedo sempre triste, persa nel suo mondo. Quando le parlo sembra che non mi stia nemmeno ad ascoltare. A volte sembra che lo faccia apposta. Ma dovrà esserci un motivo. Anche adesso che siamo a mensa e stiamo parlando, lei in realtà non mi sta nemmeno ascoltando. Solo io me ne sono accorto o anche Brittany? Dovrei parlarne con lei, almeno potremmo capire meglio insieme qualcosa. Cosa c'è che non va, perché è sempre triste in quel modo...?"

"Evelyn, Evelyn!"."Si?"."Ci sei?"."Oh si, scusami".."Ti vedevo persa, a cosa pensavi?"."Oh a nulla, ti stavo ascoltando Logan"."Sarà..."

Ecco, quando fa così mi innervosisco un sacco. Perché non vuole sfogarsi con me. In fondo sono il suo 'migliore amico'. Forse sta davvero male o forse è tutta una mia impressione."Domani allora venite a casa mia come d'accordo". Ci domanda Evelyn. "Sì certo, a che ora?"."Quando volete. Anche Bill è con noi ma ci sono anche Sara e i suoi amici. Saremo due gruppi separati insomma"."E non si uniscono a noi? Non abbiamo mica l'ebola" domanda Brittany a Evelyn con la mela in mano."Lo sai com'è fatto Bill e i suoi amici. A loro è sempre piaciuto stare per conto proprio. Io e Bill non abbiamo questo rapporto così stretto"."Beh dovreste insomma, è tuo fratello"."Già è mio fratello..." alza gli occhi in su, agitata più di prima.

Eccola che ritorna con quel suo sguardo basso. Ma perché fa così ogni volta? "Comunque, il ragazzo misterioso quando ce lo presenti?". Domanda Brittany mordicchiando la mela. "Beh per adesso no insomma... non me la sento". "Oh andiamo, perché sei così misteriosa. Ci hai raccontato tutto per filo e per segno. Addirittura ci hai descritto com'è fatto: biondo, occhi azzurri. Ma ho guardato in giro e ce ne sono diversi...". "Brittany ti ho detto che quando arriverà il momento te lo dirò!". "Va bene Eve...". Chissà a cosa sta pensando. Vorrei tanto entrare nella sua testa e scoprirlo finalmente. La conosco da tre anni ma è talmente strana e persa nel suo mondo ultimamente...

Sarà ma a me non convince. Perché doveva tenere nascosto questo ragazzo "misterioso"? Per ora non voglio soffermarmici ho altro a cui pensare, per esempio quel ragazzo del quarto anno che continua a lanciarmi certe occhiate. Chissà se anche lui è... come me. Forse, ma non voglio illudermi. Probabilmente mi sta deridendo assieme ai suoi amici perché sa che sono gay. Ormai ci ho fatto l'abitudine.

Finalmente torno a casa. Non ne potevo più. Non vedo l'ora di mangiare. Adoro il martedì, quando torni a casa e puoi pranzare assieme alla tua famiglia. Nemmeno un attimo di tregua e sento il telefono squillare: "Pronto?". "Logan ciao ti disturbo?". "No dimmi che succede?". "Senti io... ho bisogno di qualcuno. Dovevo tornare a casa con la macchina di Bill ma adesso sono sul pullman. Si tratta di quel "ragazzo", non è che potremmo vederci al fast food che ci piace tanto?". "Quale quello della scuola?". "Si proprio quello. Va bene se ci vediamo adesso?". "Ecco, non lo so. La mamma stava preparando il pranzo...". "Ti prometto che mi farò perdonare. Te lo prometto!!!". "Va bene allora...". L'accontento. Mi rimetto le scarpe e chiedo gentilmente a mia madre di accompagnarmi al fast food. Lei accetta ma con una leggera smorfia sulle labbra. Chissà cosa vuole... probabilmente si è fatta coraggio e ha deciso di dirmi la verità.

Scendo dalla macchina e saluto mia madre con un abbraccio. Vedo Evelyn in lontananza che continua a fare avanti e indietro senza sosta. Quando mi riconosce da lontano sembra felice di vedermi. Sono contento quando la vedo sorridere in quel modo. Mi racconta che si era data appuntamento con questo ragazzo e che la ha dato buca. Per non fare figuracce ha dato il mio numero a Bill in modo che lui sia più sicuro. "Ti prego potrai mai perdonarmi?". "Certo ma scherzi? Sono comunque contento che mi hai chiesto di uscire!". "L'avrei fatto ugualmente Logan credimi, ma stavolta era una questione di emergenza". "Non ti preoccupare, gli amici a che servono sennò." "E che ho dovuto fare tutto in fretta e furia, questo ragazzo doveva realmente venire ma mi ha dato buca. Non volevo fare una figuraccia e così ho dato il tuo numero a Bill".

HAPPENED 1 - (Così lontani, così vicini)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora