Rimasi con i miei occhi fissi sui suoi, incollati. Mi diressi verso la porta senza un razionale motivo. Per me fu come un time out, per poter prendere aria e ritornare alla "normalità".
Tutte quelle parole, le sue confessioni, erano calorosamente troppe per me che non sapevo più come comportarmi. Non aprii la porta, la tenni chiusa. Non volevo comunque che se ne andasse. La sola idea mi terrorizzava. Volevo che rimasse con me rinchiusi con una chiave in quella stanza per il resto della nostra vita.
Era pazza come idea ma avrei tanto voluto vivere per sempre felice e contenta assieme a lui e dimenticarmi il mondo che c'era là fuori. Non mi resi nemmeno conto di ciò che stava per accadere. Tutto sembrò andare di fretta.
Quando prima il tempo sembrava fosse rallentato adesso cambiò di colpo alla velocità della luce. Non feci in tempo a voltarmi completamente verso di lui.
Nel mentre mi girai dalla porta, due parole seguirono il mio movimento: «Senti Bill...». Senza saperlo, senza minimamente rendermene conto, con il diario ancora tenuto stretto nella mia mano sinistra che cadde improvvisamente a terra, mi ritrovai Bill davanti a me a pochissimi centimetri di distanza dal mio viso.
Ma quell'attimo durò meno di un secondo. Non una lancetta di secondo in più, non un altro respiro per prendere aria ai miei polmoni... Bill appena un millesimo di secondo dal momento in cui si era avvicinato a me con i suoi occhi quasi attaccati ai miei, ecco che accadde... sì una magia: ed eccola là la magia... Bill mi baciò.
Dall'impatto di quel profondo, unico, folle, irresistibile, straordinario bacio ci ritrovammo sulla parete della stanza e continuammo a baciarci intensamente, abbracciandosi e accarezzandoci incessantemente quasi avessimo le labbra incollate e impossibili da staccare. Entrambi avevamo respiri affannosi e potevo sentire il suo cuore battere sul mio petto, era come se i nostri cuori si fossero attaccati, formando un unico, immenso cuore.
Ci accarezzammo di continuo, non un attimo fermi, mischiando la saliva con le lacrime. Le nostre labbra facevano un rumore fortissimo, quel rumore di quando senti due labbra baciarsi e staccarsi di poco per poi ritrovarsi ancora incollati.
La sua lingua era intrecciata alla mia. Mai mi sarei aspettava, immaginata un bacio così intenso con lui. Mi limitavo solo a pensare alle coccole, al suo sguardo, il suo corpo. E quella sera siamo arrivati a quel punto, così intimo, così straordinariamente bello. Finché, non ci ritrovammo sul mio letto, continuando incessantemente a scambiarci carezze intense e baci profondi. Le sue mani continuavano ad accarezzarmi il viso mentre le mie braccia erano avvolte intorno a lui. Non volevo staccarmici un attimo.
Nemmeno una parola, ne un sussurro. Gli unici rumori erano le lenzuola che si muovevano incessantemente dovuti ai nostri continui movimenti. Il rumore delle nostre labbra, delle nostre lingue. I miei occhi erano chiusi dall'istante in cui lui ha posato le labbra sulle mie.
Ci immergemmo in un nuovo mondo, esclusivamente nostro, dove nessuno poteva averne accesso. Rimanemmo tanto a lungo su quel tempo... i minuti scorrevano ma per me era come se fossero trascorsi pochissimi secondi. Le cose più belle durano sempre poco e quel momento fu la dimostrazione più ovvia.
Finimmo per allontanare lentamente le nostre labbra e miei occhi si riaprirono, come i petali quando sbocciano dal fiore. Vidi i suoi occhi fissi sui miei e il suo sorriso sempre lì, straordinariamente irresistibile.
La sua mano rimase ad accarezzarmi il viso, prima la guancia, poi le labbra, poi i capelli. Nessuno dei due disse una parola. Era un momento assai magico e ne io ne lui volevamo interromperla.
Gli sguardi e e le carezze bastavano per tutto e non c'era bisogno di altro. Il mio più grande desiderio era finalmente tra le mie braccia e niente e nessuno avrebbe più impedito di separarci, di separarmi da lui. Ero suo e lo sarei stata per sempre. Lo amavo da impazzire, e non avrei voluto vivere un altro giorno senza di lui.
«Stai bene?» Mi domandò con tono assai dolce, quasi un sussulto, una carezza appena svelata.
Gli risposi con un dolce sorriso: «Sì.» continuando ad essere accarezzata da lui e le lacrime ormai diventate secche sul mio viso.
Si avvicinò a me e mi abbracciò stretto a lui. Era come quella volta in piscina, avvolta sul suo petto caldo, e il suo battito del cuore, sentirlo dentro di me, il suo respiro, il petto prendere aria, il mio corpo completamente avvolto nel suo. Era bellissimo. Sembravamo diventati un unico corpo. Non pensai più a niente, a come avrebbe reagito, a come le cose si sarebbero capovolte. Ero finalmente uscita dal guscio e tutti i segreti potevano finalmente essere svelati e condivisi con lui.
Le lacrime caddero sul cuscino lasciando una striscia sul naso. L'emozione era così forte che le lacrime mi fuoriuscito senza nessun sforzo. La forza di gravità contribuì nel farle uscire più velocemente.
«Non voglio mai perderti... mai.»
«Non mi perderai mai. Sono tuo ormai, per sempre, e tu mia. Nessuno ci separerà».Momenti intensi, infinitamente stupendi. Dovetti rimettere i piedi per terra e lasciare i sentimenti da parte. Mi alzai di colpo dal letto ed esclamai:
-«Ora cosa faremo».
Si alzò anche Bill:
- «Cosa intendi dire?».
-«Noi...» affermai agitata. Tornai ad essere triste.
-«Cominceremo la nostra vita insieme... tu ed io» rispose convinto della scelta.
-«E gli altri?» Continuai guardandolo negli occhi.
-«Gli altri chi?»
-«nostri genitori, i nostri amici, tutti quanti!!!»
-«Capiranno». Sbuffò profondamente.
-«La fai facile. Forse hai conosciuto brava gente in questo mondo ma non è così».
-«Pensi che non lo sappia? Sì lo so eccome ma me ne infischio dei giudizi altrui. Io voglio solo te e nessuno mi impedirà di averti».
Gli accarezzai il viso e sorrisi rassicurata.
-«Allora è così, sei sicuro?«
-«Mai stato più sicuro in tutta la mia vita. Evelyn ti amo così tanto e l'unica cosa che voglio è stare con te, per sempre».
-«Sì, ma non sarà facile, tu lo sai.»
- «Lo so... ma uniremo le forze e combatteremo affinché tutti capiranno. Non c'è niente e nessuno che possa impedirci di stare insieme.»
Abbasso lo sguardo e lui me la rialza prendendomi ambedue le guance: «Mi credi?»«Sì. Certo che ti credo. Ho sognato tanto questo momento che mi sembra assurdo. È vero finalmente e tu... tu sei qui davanti a me a soli pochi centimetri di distanza.» piansi di gioia e tristezza. Mi strinse forte a sé sentendo tutto il suo amore avvolto a me.
E così un nuovo, folle, straordinario nuovo capitolo della mia vita cominciò da quell'istante. Io e lui. Nessuno poteva più dividerci.
Ero la ragazza più felice dell'universo. Destai subito preoccupazione per entrambi. Avevo paura del mondo là fuori, delle persone che puntavano sguardi cattivi e giudicavano senza porsi nessuna domanda. Ma allo stesso tempo essere a fianco di Bill mi rassicurava più di quanto immaginassi.
La sua forza d'animo, la sua stima da parte degli altri e il suo carisma erano sicuramente un punto di forza a favore di entrambi, ma soprattutto, ora che finalmente tutto aveva un senso, che ci eravamo finalmente ritrovati e abbiamo confessato il nostro amore reciproco, nient'altro aveva importanza.
Ero libera, libera di vivere insieme a lui, liberi di amarci l'un l'altro nonostante tutto e tutti. Liberi di superare ogni barriera, insieme, da quel momento e per sempre.
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HAPPENED 1 - (Così lontani, così vicini)
Romansa[STORIA COMPLETATA] TRILOGIA della saga PRIMO CAPITOLO DELLA STORIA: HAPPENED così lontani, così vicini Evelyn è una semplice e spensierata ragazza di diciassette anni che vive una vita piena e felice: i suoi amici, il suo liceo, la sua famiglia. E'...