Capitolo 7

352 14 2
                                    

Doveva trovare il modo di rivedere Adam.
Todd aveva studiato attentamente i cambiamenti del proprio fisico dopo aver bevuto il sangue del ragazzo, e ne era rimasto a dir poco sconcertato.
Non erano solo le cicatrici ad essersi rimarginate, era molto più sottile e impalpabile di quello... era una mutazione più profonda, radicale...
Doveva assolutamente rivedere Adam, ma, al tempo stesso, doveva evitare che qualcuno altro lo venisse a sapere.
Vernon già lo preoccupava, con il naso infilato nei suoi tomi di alchimia che parlava di formule a vanvera, per non parlare di sua sorella Alexandra, algida e severa nel suo abito di Dior mentre lo dissezionava con lo sguardo attraverso una tazza di caffè.
Doveva proteggere l'identità di Adam, certo, non che il ragazzo gli rendesse la vita facile, doveva per forza aver intuito qualcosa, se non altro per come lo stava evitando, mandando segretarie e galoppini alle sue richieste di incontro.
Ormai il tempo del contratto era agli sgoccioli, se voleva agire, occorreva farlo in fretta.

Adam aveva guardato la maledetta casa per l'ultima maledetta volta.
Quello era stato il giorno finale di trasloco, la settimana successiva avrebbe consegnato le chiavi ai Valentine. La sua SEGRETARIA le avrebbe consegnate, non lui di persona, ovvio, ma il senso era lo stesso.
"Avete preso tutto?" Aveva domandato a Cleo e alle ragazze, mentre il furgone carico di mobili partiva per il vialetto. Presto lo avrebbero seguito, doveva solo togliere la corrente e finalmente sarebbe finita.
"Tutto!" Gli aveva risposto lei dalla macchina, con le bambine che schiamazzavano felici sul retro. Era stata molto dura anche per loro, con i fenomeni e le manifestazioni a qualunque ora del giorno e della notte...
Aveva preso fiato, imponendosi di fare prima che poteva, lanciandosi dentro con determinazione verso il sottoscala. Aveva disattivato gli interruttori senza difficoltà, facendo i gradini a due a due nel risalire, ma quando si era diretto verso la porta un'ombra spettrale gli aveva sbarrato la strada costringendolo a tornare verso il retro e la camera da letto.
Un forte schianto dal bagno lo aveva fatto sobbalzare dentro la stanza, dove le voci lo avevano chiamato come impazzite, facendolo rovinare a terra. Doveva rialzarsi e farlo subito, ma sentiva già le tenebre arrivare nell'anticamera della sua mente. Una voce su tutte lo aveva richiamato alla realtà, per un secondo, e si era trovato Todd Valentine davanti prima di perdere del tutto conoscenza.

Il sangue immortaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora