Una luce improvvisa lo aveva abbagliato, facendogli sbattere più volte le palpebre, confuso.
Adam si era guardato attorno, tentando di orientarsi, ma quando aveva fatto per mettersi seduto, un dolore sordo gli era esploso alla base della testa.
"Cazzo, ma cosa...?" Gli ci era voluto qualche minuto per mettere a fuoco la vista, riconoscendo poco per volta l'ambiente che lo circondava: era nel suo vecchio scantinato, quello della casa infestata. "Merda... Cristo Santo!" Aveva quasi urlato, ricordandosi di colpo tutto.
Vernon lo aveva preso: era riuscito in qualche modo a rintracciarli, e non era affatto ferito.
Com'era possibile?
"Bentornato." Il vampiro si era manifestato sulla cima delle scale, facendolo sussultare di paura.
"Figlio di puttana!" Aveva sputato sulla difensiva, preso in contropiede. "Come diavolo hai fatto?"
"Ah, domanda più che lecita, dimentico sempre quanto tu sia più intelligente di Todd... posso darti del tu, vero, dopo i trascorsi che abbiamo avuto? In fondo, sei stato proprio TU a guarirmi."
"IO? Come?"
"Naturalmente, me la sono vista parecchio brutta dopo quella pugnalata... mi avevi centrato in pieno, e con l'argento per giunta! Qualcuno aveva studiato a dovere." Vernon aveva sceso gli ultimi gradini e gli si era seduto accanto. "Immagino sia stato Todd, a darti un paio di suggerimenti..."
"Può darsi." Aveva grugnito l'avvocato, tirandosi lontano da lui. Stranamente, era legato per le braccia alla vecchia testiera di legno di un letto sfondato con un paio di semplici corde, ma aveva gambe e resto del corpo liberi.
"Immagino non ti avesse mai detto di averti rubato il sangue, però... proprio così, durante uno dei vostri primi incontri in questa casa."
"Stento a crederlo." Adam lo aveva guardato con disgusto, ma dubbioso.
"Perchè? Todd non è migliore di tutti noi, anche se gli piace pensarlo. Ha ucciso tante persone, anzi forse dovrei dire che le ha mutilate. Sgozzate. Smembrate, perfino."
"Smettila! So bene chi è, non ha mai cercato di nasconderlo. Tu invece sei un fottuto bastardo, Vernon, e non ho intenzione di..."
"C'erano quattro fiale del tuo sangue, Adam: tre per noi, e una per lui, rubate mentre eri privo di sensi sul pavimento di casa tua, mentre eri talmente inerme che avrebbe potuto farti qualsiasi cosa, e tu forse non lo avresti mai saputo." Gli aveva raccontato il vampiro con aria feroce.
"Balle." Adam aveva visto Todd tanto denutrito negli ultimi giorni che gli aveva offerto lui stesso il sangue: se davvero avesse avuto una fiala, certamente l'avrebbe usata. Vernon stava solo cercando di entrargli nella testa. "Che cosa gli hai fatto?" Non ci aveva pensato prima, ma se Vernon lo avesse attaccato appena si erano salutati, quella mattina?
"Credi che lo abbia ucciso? No,Todd è ancora vivo... almeno, per il momento."
"Che cosa vorrebbe dire?" Il ragazzo aveva inghiottito un groppo di saliva grosso come un limone.
"Lo vedrai."
"Stai dicendo solo delle stronzate." Adam lo aveva trapassato con il suo sguardo ceruleo, ansioso.
"Niente affatto: come ho detto, le fiale erano quattro, ma Todd non ha mai potuto usare la sua... perchè l'avevo presa IO. Ciò che mi ha stupito di più è stato il trovarla ancora intatta... ma in fin dei conti Todd è sempre stato prevedibile, per cui avrei dovuto sapere che l'avrebbe semplicemente conservata in tuo ricordo. E come da copione, non ha mai sospettato me del furto, considerando l'astio che prova nei confronti della sorella."
"Alexandra... la ragazza che hai trasformato solo per averlo in pugno." Aveva collegato il biondo, tremando di rabbia. "Ci vuole un'incredibile perversione mentale per arrivare a uccidere persone solo per perseguire i proprio scopi. Sono felice che ti abbia preso in giro e bruciato la casa."
"Ah, lei è decisamente l'opposto di Todd, ho commesso il grave errore di sottovalutarla, non posso negarlo, anche se alla fine si è rivelata utile, chiedendomi proprio di quella fiala. Inaspettato, ma incredibilmente fortuito! E una volta guarito dal tuo sangue, sono dovuto solo riuscire a rintracciarvi, il che ha richiesto meno tempo del previsto: ero certo non vi sareste allontanati, in fin dei conti, eravate in fuga. Ho fatto controllare diverse proprietà, fino a che Dimitri non mi ha riferito di aver visto la tua macchina semi nascosta in un casolare fuori città." Gli aveva riferito il vampiro, compiaciuto.
Cazzo. Adam si era mentalmente schiaffeggiato: avevano escluso il resto della setta di Vernon dall'equazione, solo perchè Todd li aveva considerati innocui, invece avevano preso parte attiva nel piano di quel sadico stronzo.
"Anche se avessimo deciso di andarcene, invece di affrontarti, non avrebbe fatto differenza, non è vero?"
"Ah, puoi scommetterci, non avrei rinunciato alle tue qualità per niente al mondo." Vernon lo aveva osservato con un bagliore avido nelle pupille scure.
"Non hai ucciso Todd, anche se stamattina avresti potuto... perchè?"
"E' molto semplice in realtà: TU sei la mia migliore moneta di scambio, adesso."
"Vuoi usarmi come ESCA?"
"Più o meno." Il vampiro aveva vagamente annuito dopo una lunga pausa, lasciando intendere che non era quello il suo unico scopo.
"E dopo? Che ne farai di me?" Non aveva potuto evitare di chiedere, anche se probabilmente conosceva già la risposta.
"Rimarrai qui a mia disposizione, ovviamente, come avevamo discusso nel tuo studio... non c'è motivo di cambiare i termini dell'accordo."
"Certo" Adam aveva serrato talmente forte i denti che il suono era uscito come un basso ringhio. "E magari farti una sega quando ne avrai voglia. Vattene al diavolo!"
L'Anziano aveva fatto un suono canzonatorio con il naso.
"Ah, signor Walsh, sei un'affascinante contraddizione." Gli si era avvicinato, piantando il viso minaccioso a pochi centimetri dal suo. "Ligio al dovere, irreprensibile padre di famiglia... ero quasi certo che fossi tu a tirare i fili del povero Todd, che per quanto sia scaltro, non ha molte altre qualità, a parte forse un cuore tenero, come ritenevo avessi intuito e sfruttato a tuo vantaggio. Invece immagina la mia sorpresa quando vi ho visti stamattina, in cucina..."
"Ma che cazzo!" Il ragazzo era esploso, sentendo ogni centimetro di pelle che aveva in corpo accapponarsi dall'orrore. "Tu...?"
Li aveva tenuti d'occhio da chissà quanto tempo, aspettando il momento migliore per colpire.
"Naturalmente, dovevo essere sicuro che non aveste preparato una degna accoglienza nei miei riguardi. Invece a quanto pare eravate impegnati in attività ben diverse..."
"Non capisco cosa tu stia cercando di insinuare."
"Ero quasi certo che Todd avesse un debole sincero per te. Ma tu... quali vantaggi avresti avuto? Aprirgli le gambe in cambio di protezione, senza dubbio... ma poi ho visto il totale abbandono con cui ti sei lasciato fottere contro quel ripiano, e ho realizzato che c'era molto, molto di più. Nonostante le apparenze e i discorsi elevati, sei un marito tutt'altro che devoto..."
"Vaffanculo, Vernon! Tu non mi conosci affatto. Ma stai pur sicuro che non avrai un cazzo di niente da me!" Adam si era ribellato, rosso di vergogna per le pesanti oscenità che il vampiro gli aveva rivolto, centrandolo con una ginocchiata in piena faccia prima di finire schiacciato sul materasso su cui era sdraiato con violenza. Dei mobili accatastati avevano tremato, intorno a loro: il forte alterco stava decisamente risvegliando gli spiriti della casa, ma la cantina era sempre stata un luogo dove le apparizioni erano contenute, al contrario della camera da letto.
"Ecco i tuoi fantasmi, pressochè inutili, come il tuo puerile compagno." Vernon aveva commentato sarcastico, chinandosi a pochi centimetri dal suo viso. "Fossi in te peserei con attenzione le parole, perchè se non mi darai ciò che voglio, sai che cosa succederà? Mi mangerò tua moglie, a partire dalle dita delle mani e dei piedi, poi gli occhi, pezzo per pezzo, fino a che non ci sarà rimasto nemmeno un frammento di lei, e dopo passerò alle tue figlie. Sempre che una di loro non abbia ereditato la tua peculiarità... in quel caso potrei decidere di servirmi anche di LORO."
"Cristo, sei un fottuto mostro...!" Adam lo aveva guardato tra il furioso e il terrorizzato, inerme, conscio che quell'essere malvagio non avrebbe esitato un momento a mettere in atto le sue minacce, se solo lo avesse voluto.
"Non hai idea di quello che posso essere disposto a fare per ottenere quello che mi serve, signor Walsh, dunque non sfidarmi." Vernon gli aveva chiuso minacciosamente una mano scarna a morsa sulla gola, per sottolineare il punto, prima di lasciarlo andare, alzandosi di nuovo in piedi.
"E se dovesse venirti la malsana idea di provare ancora ad attaccarmi o di tentare anche solo di fuggire, ti prenderò e spezzerò la spina dorsale, così da poterti usare come più mi aggrada. In fin dei conti, gambe e braccia non ti sono fondamentali per sopravvivere." Aveva lasciato che Adam contemplasse la prospettiva per qualche minuto, prima di continuare: "Le cose per te potranno andare bene o molto male, Adam. Hai davanti a te un prospetto di vita tutto sommato passabile, considerate le circostanze, questo dipende solo dal tuo comportamento."
"Definisci 'passabile' una vita come tuo schiavo?" L'avvocato lo aveva fissato con odio e disprezzo, sentendosi preso in trappola.
"Io non userei termini tanto disgustosi... saresti più un ospite, dalla permanenza illimitata." Vernon lo aveva squadrato con macabra soddisfazione. "Ora ti lascio riposare, tornerò più tardi a portarti da mangiare, dopo la strenua maratona con il caro Todd avrai bisogno di recuperare le forze... preferenze particolari?"
Adam gli aveva lanciato un'occhiata eloquente. "No."
Lo aveva guardato salire le scale e scomparire al piano di sopra: finchè fosse stato rinchiuso in quel sotterraneo, non avrebbe avuto altra scelta che sottostare al volere di quel pazzo maniaco.
Aveva sentito un macigno schiacciargli il petto e prima ancora di rendersene conto, si era trovato a singhiozzare come non faceva da anni in preda alla rabbia e alla paura: Vernon aveva minacciato Cloe e le sue figlie, non c'era molto che potesse fare, aveva bisogno di aiuto, ma se anche Todd fosse giunto in suo soccorso, avrebbe rischiato grosso, perchè quel maledetto bastardo stava solo aspettando che si presentasse alla sua porta per eliminarlo... o PEGGIO.
La situazione era completamente sfuggita al loro controllo, non ce l'avrebbero mai fatta in quel modo: doveva escogitare rapidamente qualcosa o non sarebbe finita bene, per nessuno di loro.
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Il sangue immortale
HorrorAdam Walsh non vedeva l'ora di disfarsi di quella maledetta casa infestata... certo non poteva sapere che il compratore sarebbe stato un affascinante vampiro di nome Todd Valentine.