Capitolo 8

348 11 2
                                    


Todd aveva seguito Adam diverse volte nelle sue escursioni alla casa stregata, tuttavia era sempre stato contornato da un via vai di persone che non gli avevano permesso di entrare liberamente in azione.
Quella mattina, però, era stato diverso, ed infatti si era ritrovato con le braccia piene di un invitante ragazzo biondo privo di sensi.
Senza Vernon a interrompere il momento, aveva prima studiato freddamente la situazione, estraendo quattro ampolle da una tasca e spillando il sangue di Adam in ognuna di esse, dopodiché aveva ceduto alla tentazione, leccandogli il rivolo che scendeva in modo tanto attraente dalla gola, finendo col piantargli le zanne nella carne.
Era stato bravo, in fin dei conti ne aveva sorseggiato solo una piccola parte, lasciando il resto nel corpo pallido dell'uomo. Non meritava forse un premio? Erano soli, senza Vernon, senza nessuno... aveva girato il viso di Adam verso di lui e lo aveva baciato senza pudore, scoprendo che il sangue non era l'unico buon sapore che portava in corpo. Gli aveva alzato la maglia e abbassato i pantaloni:anche il sedere non era l'unica parte attraente sotto la cintura...
Una finestra si era aperta da sola, facendolo scoppiare a ridere.
"Credete di spaventarmi? Tornatevene in soffitta." Aveva sbuffato, liberando con sollievo la sua erezione. Si era infilato fra le cosce di Adam, arrapato come non gli era mai capitato prima: di sicuro doveva avercelo stretto, e non vedeva l'ora di provarlo... lo aveva preso in mano e fatto per spingere, ma stranamente non era riuscito ad andare avanti. Adam era completamente immobile, sotto di lui, in apparenza più morto di tutti gli spiriti della casa, e in genere le sue scopate gli piacevano decisamente più aggressive...
Avrebbe forse potuto prenderlo a schiaffi per dargli una svegliata, ma ce l'aveva troppo duro per lottare e sottometterlo, così aveva fatto da solo, finendo sul pavimento, tra le sue gambe, con la faccia seppellita nell'incavo del suo collo.
L'orgasmo per poco non lo aveva fatto svenire a sua volta, ma era riuscito a riprendersi in tempo e a infilarsi nella finestra aperta, lasciando con un certo livello di sadismo il ragazzo seminudo sul marmo.

Adam era tornato in se stesso pochi istanti dopo che Todd era svanito dalla casa.
L'iniziale confusione aveva lasciato spazio al terrore quando si era ricordato del viso di Valentine di fronte a lui, nel caos della ex camera da letto.
Si era guardato e reso conto che quella volta gli spiriti c'entravano ben poco: era parzialmente svestito con una nuova ferita sul collo. Con il gelo nel petto si era alzato per controllarsi fra le gambe, quasi certo di quello che vi avrebbe trovato, ma, contro ogni aspettativa, aveva dovuto ricredersi.
Non lo aveva violentato, anche se c'era andato vicino, a giudicare da quello che era rimasto sul pavimento... piuttosto disgustato, si era spostato fino al corridoio, sistemandosi alla bell'e meglio per uscire quanto prima dal quel malefico posto.
Era comunque chiaro che Todd Valentine avesse una morbosa attrazione nei suoi confronti, così come era evidente che non fosse del tutto umano.
Se evitarlo si era rivelato inutile, probabilmente non gli rimaneva che una cosa da fare, se non voleva vedere finito il lavoro la volta successiva: doveva affrontarlo.

Il sangue immortaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora