Text
"Todd! Dovrei forse dire 'che sorpresa!', ma probabilmente suonerebbe troppo teatrale." Aveva sorriso il vampiro Anziano poco prima, studiando la figura che gli stava stagliata di fronte, oltre lo stipite.
"Davvero, Vernon? Questo è il meglio che riesci a fare?" Todd si era spostato di lato, indicando il corpo contorto di Dimitri alle sue spalle. "Perchè?"
"Ah, quello. Immagino tu abbia intuito chi è, anche se non deve essere stato semplice, viste le attuali condizioni..."
"Cristo, Vernon. Non ti aveva fatto niente."
"Davvero? Proprio come te, non è così?" Foley aveva fatto un passo verso di lui sulla veranda, la ferita che Adam gli aveva inferto al collo pressochè inesistente.
"Io ti ho salvato la vita, razza di stronzo, il minimo che avresti potuto fare sarebbe stato..."
"E io ti ho donato la longevità, Todd. Non negarlo, se non fosse stato per me, con il tuo stile di vita, oggi saresti certamente a marcire da qualche parte, sottoterra."
"Dunque secondo te saremmo PARI?" Valentine aveva quasi sputato la fine della frase, disgustato.
"Niente affatto: tu mi stavi negando la fonte della vita Eterna, e per che cosa? Una scopata! Il ragazzo ti ha soggiogato con le sue capacità, ti sei lasciato irretire dal richiamo del suo sangue e hai deciso di tenerlo solo per te, per portartelo a letto." Vernon gli si era parato davanti, minaccioso, costringendolo a indietreggiare verso il prato.
"Adam è un uomo libero, e tutto quello che è successo non ha niente a che vedere con il sangue dell'Immortalità! Davvero Dimitri secondo te meritava la morte, per QUESTO?"
"Dimitri aveva scelto di mettersi contro di me, proprio come hai fatto tu."
"Allora perchè non sono ancora morto?" Todd lo aveva sfidato, sempre più infuriato dal loro scambio.
"Non ce n'era motivo." Vernon lo aveva guardato con malcelata soddisfazione. "Una volta avuto il ragazzo, sapevo che saresti subito venuto a cercarlo."
"Bastardo... che cosa gli hai fatto? Dov'è?" Todd lo aveva trapassato con lo sguardo, trattenendo a stento la sua rabbia.
"Naturalmente nulla, mi serve in buona salute." Il vampiro Anziano aveva alzato le spalle con un sorriso irritante. "Peccato non si possa dire lo stesso di te, a questo punto: adesso che lui è qui, farò in modo che non cada di nuovo nelle mani sbagliate."
"Sbagliate!" Valentine aveva colpito una traversa del patio con tanta forza che le travi spezzate erano cadute in un potente schianto sul pavimento. "Non potrebbero esserci mani peggiori delle tue, schifoso assassino!"
"Vedo che ti consideri ancora migliore, Todd, ma tutti quei ragazzi che hai prosciugato e di cui non si è saputo più nulla avevano anche loro una famiglia..."
"Lo so bene." Todd aveva deglutito con difficoltà, la sua collera trasformata per un istante in rimpianto. "Ma a differenza di te non ne vado affatto fiero."
"Sei così prevedibile, davvero non saprei dire cosa pensavo aver visto in te, il giorno in cui ci siamo incontrati." Foley lo aveva osservato con aperto disprezzo."Eri discreto a letto, ma niente di eccezionale, e mi hai procurato solo problemi."
"Cristo, Vernon, ho passato anni della mia vita a crederti, a lasciarmi manipolare da te e dalle tue meschinità. Ma la sai una cosa? Questa è l'ultima volta che mi prendi per il culo."
"Perchè, sei venuto per tentare di UCCIDERMI, forse? Tu, e la cara Alexandra." L'Anziano lo aveva preso in contropiede, con un sogghigno truce. "Sembri sorpreso! Eppure non è stato affatto difficile notare come mi stesse seguendo lungo la strada, prima. Finalmente uniti da un comune rancore."
Merda. Questo non l'avevano programmato, tuttavia era tipico di Vernon prodursi in inaspettati colpi di scena.
"Non affaticarti a negarlo, ma sono sicuro che anche Axel stia aspettando un vostro segnale, in cortile, mi sbaglio?"
"Ma che cazzo" si era lasciato sfuggire Valentine, il piano di sua sorella evidentemente finito in fumo.
"Sì, avresti dovuto chiedermi di lui quando abbiamo parlato di Dimitri, ma sei sempre stato scarso anche come scacchista. Ora siete tutti esattamente dove vi volevo."
"Che figlio di puttana... era tutta una messinscena!"
"Tua sorella è sempre stata una spina nel fianco, difficile da estirpare: è scaltra, ma visto l'ascendente che ha su di te, ho represso a lungo la mia sete di vendetta. Non è stato affatto semplice, credimi." l'Anziano aveva confessato, acre. "Il ragazzo è l'occasione che aspettavo da tempo per sbarazzarmi di questa 'congrega'."
"Avrei dovuto lasciarti in quel maledetto incendio, Dio mio aiuti, non so che cazzo mi sta passato per la testa quando ho scelto di correre a salvarti!"
"Non è tanto complicato da intuire, per quanto ora ti disgusti ammetterlo: tu mi AMAVI, Todd. Ti ho dato tutto ciò che avevi sempre sognato: una carriera, essere accettato per ciò che eri, fama, denaro, sesso... sono stato un padre, un confidente, un amante. E per questo, ancora adesso, nonostante Dimitri, tua sorella, perfino Adam, tu mi VENERI."
Valentine aveva osservato Vernon in silenzio, le parole del suo creatore che lo tagliavano in profondità come lame di un rasoio.
"E' difficile da accettare, ma sai meglio di me che sto dicendo la verità, ed è il motivo per cui anche oggi non sei riuscito a celarmi le tue vere intenzioni."
"Cazzo..." Todd aveva serrato gli occhi, rendendosi conto con orrore che Vernon aveva distintamente ragione su ogni cosa.
"Non puoi distruggermi, sono parte di te, più di quanto tua sorella o il ragazzo saranno mai."
"Si chiama ADAM, Vernon. E mi dispiace tanto, ma ormai ti vedo per come sei veramente." Aveva fatto un passo nella sua direzione, improvvisando: il piano era saltato, tanto valeva togliersi la soddisfazione di mandare a segno qualche colpo, prima di venire sopraffatti. "Tutta la gente che ho ucciso... TU dov'eri? Parli spesso di loro, per cui sapevi... lo SAPEVI, non è così?"
"Cosa vorresti sentirmi dire, Todd? Che non è colpa tua, che sono io il responsabile? E' tutta farina del tuo sacco."
"Avresti potuto fermarmi! Non sapevo che cazzo mi stesse succedendo, Cristo santo, e tu hai lasciato che facessi una dannata strage!" Valentine si era piantato a pochi centimetri dal viso dell'Anziano, tremante di rabbia.
"Che cosa vorresti sentirmi dire, esattamente?" Vernon lo aveva squadrato di rimando con malcelato disprezzo. "Avrei potuto, ma ad essere sincero, non mi interessava. La tua trasformazione non era mai stata in programma, come la tua cara sorella ha provveduto ad informarti."
"Già, te ne sei occupato solo quando ti sei reso conto che avrei potuto farti comodo..." Todd aveva sentito le proprie mani chiudersi a scatto in due pugni: stava per perdere le staffe.
"Eri fuori controllo, l'unica altra opzione possibile sarebbe stata quella di ucciderti, e in retrospettiva, avrei dovuto, anche se così, in fin dei conti, non avrei mai incontrato ADAM."
"Verme schifoso... perchè non ci provi?" Lo aveva sfidato Todd: se doveva cadere, sarebbe caduto combattendo, e così aveva fatto ciò che per natura sapeva fare meglio, entrare in azione. Mandando ogni pretesa di finzione all'aria, si era scagliato con tutta la forza che aveva su Vernon, facendolo rovinare al suolo oltre lo stipite, dentro casa. Doveva guadagnare tempo almeno per permettere ad Alexandra e Adam di fuggire, tutto il resto ormai non contava più.
STAI LEGGENDO
Il sangue immortale
TerrorAdam Walsh non vedeva l'ora di disfarsi di quella maledetta casa infestata... certo non poteva sapere che il compratore sarebbe stato un affascinante vampiro di nome Todd Valentine.