Capitolo 25

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Valentine non aveva dormito molto, la sua reale necessità di riposo era molto più limitata e differente da quella di un essere umano.
Quando aveva aperto gli occhi era ancora buio, e Adam stava dormendo prono accanto a lui, sdraiato sopra il suo avambraccio destro.
Todd lo aveva guardato, finalmente sazio ma anche preoccupato: avevano scopato di slancio e per quanto fosse stato a dir poco fantastico, era stato chiaramente un atto d'impulso.
Il ragazzo si era letteralmente abbandonato tra le sue braccia, concedendogli la parte più inviolata del suo corpo... se la mattina si fosse svegliato con dei rimpianti avrebbe complicato non solo il loro già teso rapporto, ma anche i loro piani.
Era fondamentale che agissero come una squadra, o non avrebbero avuto la minima possibilità di eliminare Vernon... forse non avrebbe dovuto lanciargli un simile ultimatum, eppure sentiva di non poter affrontare il suo creatore con quella faccenda irrisolta alle spalle.
Non si pentiva affatto di quanto successo solo poche ore prima, diavolo, erano anni che non fotteva con tanto trasporto, Adam aveva superato sotto ogni punto di vista ogni aspettativa: anche adesso, guardare la curva soda del suo sedere seminascosto dal lenzuolo gli faceva venire voglia di dargli una ferma montata, come se lo era più volte immaginato mentre si faceva una sega...
Aveva scosso la testa con un sospiro, frustrato: certi pensieri non avrebbero cambiato la situazione, doveva pazientare e aspettare, la decisione sarebbe di nuovo toccata solo al ragazzo, non a lui... per quanto gli costasse un certo sacrificio ammetterlo.
Si era tornato a sistemare sul materasso, abbassando le palpebre e cercando di ignorare il suo pene già in parte eretto, incerto di quello che avrebbe trovato a breve.

Di certo si era aspettato tutto, ma non quel tipo di risveglio.
Doveva essersi incredibilmente riappisolato, perché quando aveva aperto gli occhi, si era trovato lo sguardo ceruleo di Adam che lo fissava attento.
"Buongiorno..." gli aveva automaticamente sorriso, aspettando la reazione dell'altro.
Adam era rimasto in silenzio qualche istante, guardandolo in faccia, poi aveva esitato, cercando le parole: "E' stato..."
"Erano anni che non mi succedeva... forse anche di più." Lo aveva interrotto Todd, sperando di trasmettergli almeno in parte il suo ottimismo: aveva ancora chiari nella mente le espressioni del suo viso e i suoni che aveva emesso mentre si infilava a fatica tra le sue cosce, le urla a metà tra l'addolorato e l'incredulo mentre lui si tratteneva a stento per non fargli troppo male, ma finiva comunque con il scoparlo troppo forte.
"Sì..." il ragazzo aveva annuito, arrossendo leggermente.
Todd aveva osservato la punta ben proporzionata del suo naso, il primo accenno di barba sul suo mento (bionda, naturalmente), la piega vagamente imbronciata del suo sorriso, e si era sentito stringere la bocca dello stomaco.
Si era sporto, smettendo di parlare per passare direttamente a baciarlo in bocca. Adam non si era opposto, anzi, aveva più che apprezzato l'approccio, ricambiandolo all'inizio in maniera esitante, prendendo confidenza man mano che Todd aveva cominciato ad allungare le mani, intrecciando la lingua con la sua e spingendogliela fino in gola. Il vampiro gli aveva torturato il collo, scendendo a succhiargli le punte erette dei capezzoli e schiacciandogliele con il pollice finchè il biondo non si era messo ad imprecare senza fiato.
Aveva sogghignato soddisfatto, ma ben presto l'avvocato si era stancato di subire i suoi giochi e gli aveva restituito il favore ribaltandolo sulla schiena e mettendosi al lavoro sul suo petto, lasciandosi dietro una scia di piccoli morsi mentre scendeva sul suo ventre,
Todd si era sentito scappellare il pene, ma proprio quando aveva pensato che finalmente avrebbe visto il biondo usare la sua bocca al meglio, Adam aveva esitato all'ultimo secondo, optando per un solido lavoro di mani.
"Cazzo" aveva grugnito, apprezzando comunque la cura che ci metteva il ragazzo nello sfregargli la parte inferiore del glande con i pollici, portandolo velocemente a un'erezione tanto massiccia che, quando lo aveva lasciato andare, era rimasta sollevata come un punto esclamativo a mezz'aria.
Un palmo umido di saliva l'aveva bagnata brevemente in punta, prima che Adam, seduto a cavalcioni su di lui, provasse a sedercisi con evidente difficoltà sopra.
"Ehi... piano." Lo aveva avvertito Todd, circondandogli le cosce e sistemandoglisi sotto: Adam lo aveva sorpreso una volta di più, ma stava bruciando le tappe e rischiava di farsi male. "Ce la fai?"
"Sì" aveva ansimato l'altro a denti stretti: era ancora bagnato dal coito precedente, ma comunque troppo stretto e acerbo per quel tipo di rapporto.
"Cazzo, Adam, così non va bene, dovremmo..."
"Non importa, Todd, voglio che mi scopi... come ieri notte."
Il vampiro lo aveva guardato in faccia ed era diventato talmente rigido che dall'eccitazione aveva iniziato a perdere fluidi. Adam se ne era accorto e si era sollevato brevemente per lasciare che lo usasse come lubrificante, per poi ridiscendere guidato dalle mani di entrambi.
"Rilassati..." gli aveva detto Todd, aiutandolo con le dita a trovare la reticente apertura, che si era finalmente arresa all'invasione.
Il biondo aveva contratto il viso ma non aveva proferito parola, lasciandosi invadere centimetro per centimetro dal suo pene pulsante.
Naturalmente non era entrato tutto, ciononostante Adam aveva compensato la carenza fottendosi e lasciandosi fottere con abbandono totale su di lui, seguendo le sue istruzioni su come ruotare i fianchi per migliorare ancora e ancora l'angolo di penetrazione.
Dato che la posizione imponeva ad Adam la maggior parte del lavoro, Todd aveva avuto libertà sufficiente tra un suggerimento e l'altro per poter esplorare il corpo statuario impegnato a cavalcarlo con fervore.
Lo aveva stuzzicato dapprima per stimolarlo ed incitarlo nella discesa, poi, a ritmo raggiunto, aveva cominciato a segarlo a due mani per spronarlo come un fantino. Adam lo aveva seguito, scopandosi ansimante con la testa rovesciata all'indietro per lo sforzo.
"Oh, cazzo, Todd, non ce la faccio più..." aveva mugolato dopo venti intensi minuti "... lasciami venire..."
"Perchè, sei già stanco?" Lo aveva punzecchiato, sorreggendogli il peso da sotto le cosce per allontanarlo dalla parte più massiva della sua erezione.
Avesse potuto, se lo sarebbe tenuto infilato al caldo tutto il giorno, anche se iniziava ad avvertire a sua volta un certo peso allo scroto...
"Va bene, aspetta..." Todd gli aveva chiuso una mano sul glande e con l'altra gli aveva circondato un fianco per aiutarsi a spingere contro la sua prostata mentre il ragazzo si impalava ormai esausto e dolorante. "Così ti piace...?" Gli aveva sorriso, notando il repentino cambiamento nel suo respiro, così come l'espressione di puro godimento sul suo viso.
"Oddio, Todd... cazzo... ahhh...aahhhh..." Adam aveva resistito pochi affondi prima di piantargli le dita nell'addome e annaffiargli il torace di seme tiepido fin quasi sotto il mento.
"Cazzo, porca puttana" aveva ruggito Todd a sua volta, il sedere di Adam che glielo strizzava tanto forte da risucchiargli l'orgasmo ancora prima che se ne rendesse conto. Era esploso in tre potenti spruzzi poi era scivolato fuori, pur se non ancora del tutto flaccido.
"Cristo..." il ragazzo aveva ansimato in evidente stato confusionale, cercando una qualche forma di appoggio nella spalliera ai suoi lati. Todd aveva notato un rivolo di fluido bianco perlaceo che gli colava silenzioso dall'interno della natica sinistra.
"Ti ho fatto male?" Gli aveva chiesto, tentando di reprimere l'urgenza animale di riempirlo di nuovo fino all'orlo.
"Solo un po'" Adam aveva sorriso ignaro, accarezzandogli il petto villoso e sporgendosi per baciarlo, prima di accorgersi del suo stato. "Vuoi scherzare! Sei appena venuto!"
"Colpa tua. Sei stato fin troppo bravo..."
"Come no...porco..." il biondo lo aveva redarguito, sarcastico, prendendoglielo tra le mani con rassegnazione per fargli una sega.
"Non così. Mettiti giù..." Todd lo aveva fatto sdraiare, sedendosi a cavallo del suo fondo schiena e poggiando il pene in parte indurito in mezzo al solco tra i suoi glutei. "Non lo infilo, tranquillo..." lo aveva rassicurato, iniziando a lavorarselo con vigore.
Non gli succedeva spesso di mantenere l'erezione dopo un simile orgasmo, certo non lo sorprendeva minimamente gli fosse capitato proprio con Adam: il biondo poteva metterla come voleva, ma di sicuro non era una coincidenza.
"sei veramente ossessionato dal masturbarti sulle altre persone..."
Il vampiro si era bloccato a metà: "Vuoi che smetta?" Aveva quasi dimenticato il pomeriggio nel prato. E quella prima volta nella casa infestata...
"Non mi sembra di averlo detto..." l'avvocato lo aveva guardato con le pupille dilatate, leggermente ansimante.
Todd aveva sbuffato dal naso, scuotendo la testa. "Potresti anche darmi una mano." Lo aveva sfidato, sornione.
"E cosa dovrei fare da qui?" Adam lo aveva scrutato divertito, alzando un sopracciglio.
"Resta così. Guardami in faccia..." gli aveva soffiato Todd in un orecchio, roco.
Il ragazzo era avvampato, ma aveva esaudito la sua richiesta, osservandolo da sopra una spalla con le labbra socchiuse.
Todd aveva fissato la sua bocca carnosa e come i denti andavano a toccare con anticipazione il bordo inferiore: se lo era ristretto tra le dita, menandoselo di gusto, immaginandosi un paio di scene piuttosto spinte tra le calde cosce di Adam, venendo sulle coperte accanto al suo corpo nudo, stupendo se stesso in quantità e ampiezza dei getti.
Finito, se lo era finalmente ritrovato floscio e se lo era lasciato ricadere con un verso soddisfatto in mezzo alle gambe, ripromettendosi di farsi una lunga doccia più tardi. Si era sdraiato sulla schiena, appagato, voltandosi verso il ragazzo per stringerselo contro.
"Hai... un po' di..." gli aveva indicato un lato del viso che doveva essersi imbrattato col suo seme poco prima.
Adam si era sfregato via lo sbaffo perlaceo con il dorso della mano, arrossendo ferocemente quando si era reso conto di che cosa fosse.
"Tutto bene?" Gli aveva domandato Todd, preoccupato dalla sua reazione.
"Sì. " aveva annuito l'altro dopo qualche istante, in evidente imbarazzo "E' che...non mi son mai lasciato fare certe cose."
"Mmm, è vero, ma mi sembra che te la sia cavata piuttosto bene..." il vampiro lo aveva accarezzato con lo sguardo dalla testa ai piedi, una mano posata in modo esplicito accanto al membro a riposo.
Adam si era bloccato nel bel mezzo di uno sbadiglio, diventando color mattone. "Sei comunque il mio primo uomo, Todd."
"Giusto... e non c'è nulla di cui vergognarsi, Adam: sei bello, intelligente, una gran scopata.. e non russi neppure tanto forte, il che non guasta." Aveva sorriso sentendolo scoppiare a ridere.
"Ti ringrazio... comunque, per quello che può valere... sei piuttosto bravo anche tu." Adam lo aveva fissato, schivo. "Sei un vero animale..."
Todd lo aveva guardato in silenzio un minuto prima di dirgli: "Vieni qua", stringendo l'avvocato in un potente abbraccio, rovesciandolo sotto di lui per baciarlo con ardore.
Alla fine Adam si era riaddormentato e lui era rimasto per un po' a studiarlo, prima di districarsi il più delicatamente possibile per andare a lavarsi e a preparagli la colazione.

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