Non ci furono altre scosse di assestamento, e grazie al lavoro di tutti, gli ultimi enhjiari rimasti sepolti sotto le macerie vennero tirati fuori e portati in salvo.
Erano già passate alcune ore dal terremoto, ma ancora gli scagnozzi di Niddoghr non si erano fatti vivi.
E il sole, che era sempre rimasto incastonato nel centro della volta, con il passare del tempo aveva iniziato ad affievolirsi, come se si stesse spegnendo lentamente. Ora il cielo aveva i colori di un crepuscolo, e Magnus si chiese quanto tempo avessero prima che la Terra sprofondasse completamente nel buio.
In quelle ore, il semidio non si era fermato un momento: era corso da ogni parte fosse richiesto per aiutare i feriti ed era sempre stato accompagnato da Alex. Magnus si voltò a guardare la semidea e con una fitta al cuore si ricordò del panico che aveva provato quando aveva visto la ragazza, la sua ragazza, in fin di vita. Magnus aveva tenuto veramente che fosse troppo tardi, aveva temuto di perderla per sempre. La semidea era stata colpita da qualcosa che era caduto dal cielo, ed era un miracolo che fosse sopravvissuta, il ragazzo lo sapeva bene. Scosse la testa e continuò a concentrarsi sulle figurine che volano in cielo: gli Dei, o almeno, una parte di loro dal momento che il resto del Pantheon era impegnato a lottare contro Niddoghr in persona. Non c'era modo di sapere come stesse andando la battaglia, e anche se fosse effettivamente iniziata.
Il figlio di Freyr sentì una mano cercare la sua e si ritrovò a stringere le dita smaltate di Alex.
-Magnus...- iniziò la ragazza ma venne subito interrotta da un suono.
Tutti si immobilizzarono, mentre il vento riportava alle loro orecchie quel suono ghiacciante e sinistro.
Il sangue gli si geló nelle vene quando vide la prima creatura affiorare dal terreno: aveva le dimensioni di rinoceronte, ma le somiglianze con quell' animale terminavano lì, dal momento che il resto del corpo sembrava un mix tra un serpente e un lupo. Il corpo era affusolato e ricoperto di squame verdi, ma al posto di zampe da rettile, aveva zampe da canide che terminavano con affilati artigli. Il muso era quello di un lupo, ma fin dalla distanza Magnus vide che aveva una lingua biforcuta e nessun cenno di orecchie. Era terrificante.
E poi spuntarono altre creature uguali a quell'obrobrio. Sicuramente Niddoghr aveva un sottile senso estetico.
Magnus sguainò Jack, che non disse nulla, probabilmente raggelato anche lui dalla vista di quelle creature. Il semidio guardò i suoi amici: il loro compito era difendere Luna dal branco di Fenrir, e perciò dovevano allontanarsi da quei mostri. Avrebbero aspettato che fossero i lupi a venire da loro.
Magnus e Alex girarono le spalle al numero sempre più crescente di mostri e si diressero verso la dea.
Luna aveva un ghigno dipinto in faccia. -Andiamo eroi, è arrivato il momento di spargere sangue- e si girò, allontandosi da tutti gli altri enhjiari che guardavano sconcertati i mostri.
Mallory scrollò le spalle, ma seguí la dea e lo stesso fecero Halfborn e TJ.
Magnus guardò oltre la sua spalla, dove i guerrieri del Valhalla si stavano preparando per lo scontro. Non gli andava di voltare loro le spalle, ma il piano aveva una sua logica: allontandosi, i Lupi li avrebbero inseguiti, quindi si sarebbero allontanati dagli altri enhjiari, che nel frattempo dovevano scontrarsi con quelle creature mostruose.
Sam diede una leggera pacca di incoraggiamento sulla spalla del semidio.
Da quella notte di anni prima, i lupi erano diventati la sua peggiore nemesi. Gli venne un groppo in gola e scacciò le lacrime al ricordo dell'appartamento in fiamme. Sapeva che non avrebbe mai superato quella perdita, e forse fu proprio questa consapevolezza a spingerlo a seguire passo dopo passo la dea. Addentrandosi in città, si rese conto che quel giorno, dopo mesi e mesi, aveva l'opportunità di fare ammenda, di vendicare sua madre una volta per tutte.Alex notó subito il cambiamento in Magnus e sentì un brivido scenderle lungo la spina dorsale. Lo guardò attentamente: il ragazzo aveva un'espressione imperturbabile, ma stringeva l'elsa di Jack con tanta forza da fargli sbiancare le nocche. Gli occhi erano un cielo in tempesta e scintillavano di una luce un po' sinistra.
Magnus avrebbe combattuto, e non solo per salvare il mondo, ma perché aveva ancora un conto in sospeso.
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Fierro Chase e il Mondo Di Magnus [Completata]
FanfictionTra curiosità, una fan fiction completa, oneshots e notizie di attualità, pronti ad immergervi nel mondo di Magnus Chase? In questa raccolta non scriverò solo oneshot sulla Fierro Chase, ma mi occuperò anche della saga di Magnus Chase. Insomma quant...