Fierro Chase (parte 36)

199 15 2
                                    

Mentre erano in ascensore, Magnus si ritrovò a ripercorrere tutta la strada che aveva fatto da quando aveva fronteggiato Surt sul ponte di Boston. Sembrava fossero passati secoli, invece che mesi. Ma sicuramente i mesi più belli della sua vita. Nel silenzio dell'ascensore cercò la mano dell'altro semidio. Alex ricambiò la stretta e intrecciò le mani nelle sue. Quelle ultime settimane li avevano cambiati profondamente e così avevano cambiato quello che c'era fra loro.
Magnus ritornò al presente quando, con un bling,  l'ascensore si aprì, mostrando ai ragazzi uno scenario apocalittico: semidei, troll e altre creature si muovevano freneticamente e colpendosi a vicenda.
-Ma che...- iniziò Mallory, ma la folla li costrinse a dividersi. La confusione regnava padrona da tutte le parti.
A spintono Magnus provò a dirigersi verso la Sala Rossa, il luogo dove avevano appuntamento con le Valchirie, quando all'improvviso ci fu un botto e una fiammata si propagò per il corridoio, seguita da una pioggia di armi scagliate in aria dall'esplosione.
Magnus fece appena in tempo a spostarsi prima che un giavellotto volante lo trafiggesse al petto.
Gli Enjiari si guardarono raggelati, immobili e con gli occhi strabuzzati dalla sorpresa. Tutto questo durò una manciata di secondi, perché poi scoppiò il putiferio.
Magnus si ritrovò completamente isolato dagli altri semidei, e immaginò che la stessa cosa stesse accadendo a loro.
Le persone iniziarono, prima ad insultarsi, e poi a lanciarsi armi e quant'altro con violenza.
In tutta quella confusione, Magnus vide Sam che cercava di far ragionare un gruppo di figli di Thor, ma poi una freccia le saettó vicina al viso e la ragazza scomparve inghiottita dalla folla.
E Magnus non ci vide più.
Sentí un'energia percorrergli la spina dorsale e premere per uscire. Voleva bruciare tutto, esplodere. E cosí il ragazzo liberò quell'energia ormai familiare.
Il suo urlo, l'Alfeidr, si propagò per  il corridoio, disarmando tutti. La magia elfica poi si spense, come un eco lontano, lasciando tutti in silenzio e ammutoliti.
-Basta!- Magnus urlò. -Non ha senso litigare tra di noi quando fuori c'è un pericolo, un vero pericolo che ci aspetta-
Sam spuntó dalla ressa, un occhio pesto e le labbra contratte. -È stupido quello che state facendo- disse la semidea, lanciando occhiate di fuoco a chi era vicino a lei, -pensate di essere gli unici a dover fronteggiare il Ragnarok? Beh, vi sbagliate. Combatteremo al fianco degli dei e non saremo soli, quindi adesso smettetela e siate i guerrieri che gli dei sono stati fieri di aver preso tra le loro fila. Siete preoccupati? Beh, tutti noi lo siamo. Alcuni di noi hanno ancora una famiglia a casa e seppur possa sembrare assurdo, hanno ancora una vita, che non sia qui al Valhalla-
Magnus guardava colpito la ragazza, un momento prima era a terra e con l'umore nero, ma adesso, o per la magia di Freyr o per la sua audacia era tornata la Sam che lui conosceva bene. Il leone sfida il mondo intero con un singolo ruggito.
Alex si affiancó alla sorella, -Siamo o no guerrieri immortali?!-
La sua domanda scatenò un' ovazione e numerosi ragazzi iniziarono a recuperare le armi, ma stavolta non per combattere fra di loro, ma per prepararsi alla vera battaglia.
-E adesso fatemi spazio- sentenziò Sam, -Abbiamo una guerra da organizzare-.

La Sala Rossa era una delle stanze che Odino si divertiva ad utilizzare per i suoi PowerPoint. Ma stavolta non c'erano né Odino,  nè uno dei suoi  PowerPoint.
-Gli dei si sono riuniti in concilio ad Asgard- disse una delle Valchirie, -aspettano di sapere il nostro piano di difesa-
Sam annuì e fissò la cartina che era distesa sulla lunga tavolata. La mappa mostrava la città di Boston.
Magnus sentì la saliva seccarglisi in bocca. Boston, la sua città, che era anche uno degli epicentri della magia norrena sarebbe stato il campo di battaglia.
-Perchè proprio la città dei fagioli?- Mallory si accigliò.
-Perchè gli umani sono la razza più debole e Midgard ha una posizione strategica molto importante- Sam si fece scura in volto, -inoltre è anche per sferrare un attacco  simbolico, dal momento che la maggior parte degli Enjiari sono  umani-.
Alex lanciò un'occhiata preoccupata a Magnus, -Il rifugio-.
Il rifugio. La preoccupazione del semidio crebbe ancora di più. Nel loro rifugio per senza tetto c'erano tantissimi ragazzi, dei quali Magnus e Alex si prendevano cura.
-Non possiamo permettere che persone innocenti vengano coinvolte nel conflitto-
-Ed è esattamente ciò che faremo. Gli dei ci hanno affidato l'evacuazione dei mortali dalla città, ma dobbiamo trovare un modo per convincere più di seicento mila persone a fuggire dalla città-
-Qualche idea?- TJ si schiarí la voce parlando per la prima volta.
-Nessuna- Beatrice, la Valchiria dai capelli rossi, scosse la testa. - Nessuno potrebbe convincere tutte quelle persone ad abbandonare la città come se niente fosse-
E in quel momento Magnus venne folgorato da un' idea tanto audace quanto folle -Un modo potrebbe esserci-
Tutti si voltarono verso di lui.
-A cosa ti riferisci?-
Magnus si concesse un sorriso: -Non a cosa, ma a chi-

-A cosa ti riferisci?-Magnus si concesse un sorriso: -Non a cosa, ma a chi-

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Fierro Chase e il Mondo Di Magnus [Completata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora