Fierro Chase e il Mondo Di Magnus [Completata]

Fierro Chase (parte 50)

Magnus caló Jack con tutte le sue forze sul collo della creatura. Con un orribile squash la testa si staccò di netto e rotolando si fermò ai piedi del semidio, che trattenne un conato di vomito e lanciò uno sguardo a Niddoghr.
Gli occhi del mostro lo guardavano maligni e un sorriso si aprì su quelle gigantesche fauci mentre ordinava ad altri mostri di farsi avanti.
Magnus distolse lo sguardo e cercò Alex: eccolo lì, era in piedi poco distante da lui, il fiatone e la garrota insanguinata in mano.
Avevano perso entrambi la cognizione del tempo. Da quanto stavano combattendo contro i mostri di Niddoghr? Quanto ancora sarebbero stati in grado di resistere?
Magnus accusava già i colpi della stanchezza e più e più volte gli artigli delle creature lo avevano sfiorato, aprendo squarci sulla sua pelle chiara.
Era ferito ed era stanco.
Alex gli si avvicinò e fianco a fianco aspettarono che l'ennesimo sfidante si palesasse.
Quando il mostro si fece avanti Magnus sperò che non l'avesse mai fatto. Deglutì e continuò a guardarlo.
Era simile ad un drago, ma al posto delle squame era ricoperto da uno strano strato di viscida pelle nera; non aveva né ali nè corna, aveva invece due paia di gambe sottili che terminano con zampe adornate da innumerevoli artigli. Il corpo era slanciato e magro e terminava con una coda lunga il doppio del busto. Il muso era ricoperto da uno strana patina luccicante e un filo di bava gli sgocciolava giù dalla bocca, mentre gli occhi, di una luce quasi ultraterrena, li fissavano con un'intensità tale che Magnus istintivamente fece un passo indietro.
-Cos'è quello?- al suo fianco anche Alex era ammutolito.
Magnus strizzò gli occhi, nel tentativo di ricordare il nome di tale creatura, probabilmente Sam sarebbe stata in grado di dirglielo.
-Non ditemi che avete paura.-
Magnus lanciò un'occhiataccia al Divoratore dei Mondi.
Poi il mostro attaccò.
Viverna, ecco come si chiamava quella maledetta creatura che adesso si stava lanciando contro di loro. Magnus ebbe appena il tempo di scansarsi che due grandi artigli incisero l'asfalto dove un attimo prima si trovavano i suoi piedi.
Maledetta Viverna, imprecò dopo aver recuperato l'equilibrio.
In quel momento sentì Alex gemere dal dolore, si girò fulmineo verso il suono e vide il suo ragazzo lottare contro due mostri dalla forma umanoide. Lo tenevano bloccato per le braccia e lo stavano costringendo ad inchinarsi a terra.
Magnus fece per correre in suo soccorso ma d'improvviso sentì un fortissimo dolore alla schiena e poi si ritrovò proiettato in aria. Atterrò con violenza contro l'asfalto. Il dolore si propagò dalla schiena fino alla punta delle dita atrofizzandolo completamente. Ma si rialzó barcollando: ora gli sembrava di essere in una bolla di vetro. Non sentiva più alcun suono e agli occhi tutto gli appariva distorto.
Si girò lentamente verso la grande macchia scura che vedeva torreggiare sopra di lui. Era forse la viverna?
Strizzò gli occhi e provò a mettere a fuoco la figura, ma senza riuscirci e si fece prendere dallo sconforto.
Strinse la presa sull'elsa immobile di Jack e senza pensarci due volte si buttò contro la grande macchia scura davanti a lui. Sentì la propria spada affondare in qualcosa di morbido, fece per estrarla ma il corpo scuro si divincolò e Magnus fu costretto ad allontanarsi.
Incespicò all'indietro e cadde sbattendo la testa sulla strada. Vide le stelle e poi gli sembrò di vedere anche due strani occhi fissarlo. C'era qualcuno stava urlando e che lo stava guardando, ma Magnus si rendeva perfettamente conto di non riuscire a registrare alcun dettaglio. Strano come la sua mente fosse ancora lucida, mentre i suoi sensi fossero praticamente fuori uso. Poi si sentì afferrare per una caviglia e quando la sua schiena sfregò contro il pietrisco dell'asfalto aprì istintivamente la bocca. Un urlo silenzioso e agonizzante uscì dalla sua gola, ma il semidio non poteva udirlo, sentiva solo un rovente dolore alla schiena: sembrava che qualcuno lo stesse marchiando a fuoco.
E poi ci fu uno schiocco, come se la bolla fosse scoppiata con un sonoro pop, rendendogli possibile risentire tutti i suoni. Il rumore investì con violenza le sue orecchie mentre il suo udito tornava in funzione. Si rese conto che stava ancora urlando e si rese anche conto qualcuno continuava a urlare il suo nome.
Alex!
Piano piano anche gli occhi iniziarono a mettere a fuoco ciò che lo circondava e così si accorse che il mostro lo aveva afferrato e che lo stava trascinando per tutta la piazzola come se fosse un trofeo.
Si divincolò dalla presa e con uno sforzo riuscì a mettersi in piedi. Al gesto la sua schiena urlò dal dolore, ma non corse verso il mostro, piuttosto nella direzione opposta, verso Alex che, in ginocchio e tenuto fermo da due mostri lo guardava con gli occhi rossi e gonfi.
-Magnus...-
Anche se aveva sussurrato, il figlio di Freyr lo sentì ugualmente e zoppicando continuò a dirigersi verso il ragazzo. Voleva salutarlo almeno un'ultima volta.
-Magnus Chase- la voce di Niddoghr gli arrivò alle orecchie in modo così sgradevole che non si trattenne dal fare una smorfia.
-Alex...- Magnus distese un braccio verso di lui, ma subito dopo si ritrovò a guardare la viverna. Il mostro dagli occhi di una luce ultraterrena si mise in mezzo ai due ragazzi e guardò con odio il figlio di Freyr.
-Alex Fierro è stato messo in panchina, ora sei solo- continuò Niddoghr da qualche parte lontano da lui, -Facci vedere cosa sai fare.-
E così il mostro giocava sporco, aveva deciso di impedire al figlio di Loki di lottare solo perché voleva uccidere una volta per tutte Magnus. Un fremito scosse il semidio e poi si avventó di scatto contro la viverna: era arrabbiato e con furia schivó tutti i colpi del mostro e con lo stesso impeto afferrò la sua spada e la estrasse dalle carni viscide della creatura. Con un urlo saltó in aria e infilzó la spada nella groppa del mostro. Un ruggito di rabbia si levò dal mostro e poi iniziò a divincolarsi, cercando di disarcionare Magnus, che si tenne aggrappato a Jack. Dopo qualche istante il mostro si fermò, dando l'opportunità al figlio di Freyr di mettersi in piedi sul suo dorso e di conficcare la spada ancora più in profondità. Ma la pelle della creatura era scivolosa e così facendo Magnus perse l'equilibrio. Scivoló in avanti, provò ad aggrapparsi a qualsiasi cosa, ma in mano gli rimanevano solo bava e qualche altra sostanza viscosa.
Cadde a terra proprio di fianco alla zampa sinistra della viverna e sotto la sua testa. Gli occhi del mostro erano divertiti e lentamente abbassò il collo fino a sfiorare con le sue zanne la testa di Magnus. Un rivolo di bava finì sulla faccia del semidio, ma non si permise di chiudere gli occhi. Girò invece la testa verso Alex.
Lui lo stava già guardando e aveva un'espressione di dolore così intensa che Magnus ne fu distrutto.
Non doveva finire così, non sarebbe dovuta andare a finire così. Magnus stava per morire e aveva paura, non tanto per se stesso, ma per quel ragazzo dagli occhi bicolore che ora lo stava fissando. Aveva paura per lui e per quel noi che avevano creato passo dopo passo. Aveva paura di perdere tutto.
Incapace di sostenere lo sguardo del ragazzo che amava si girò a guardare la viverna e la fissò dritta negli occhi. E poi lo sentì.
Il rumore della carne che viene squarciata, fatta a brandelli. L'odore di putrefazione, morte e la vita abbandonare finalmente quel corpo stremato. E infine la vide: la testa della creatura staccarsi di netto dal collo e atterrargli sullo stomaco.
-Ehi pivello, sbaglio o c'è una festa?-
Magnus strabuzzò gli occhi:
Halfborn era lì proprio davanti a lui, dove un istante prima c'era la testa della viverna. E a fianco a lui c'erano anche Mallory e Sam.
Tutti e tre lo guardavano e tutti e tre avevano una cattivissima cera. Ma erano lì.
Magnus non fece in tempo a registrare quello che era appena successo che scoppiò il putiferio.

Spazio autrice.

Ciao ragazzi, prima di tutto buone feste!
Spero abbiate passato un felice Natale :)

Sono riuscita a ritagliarmi un po' di tempo e mi scuso soprattutto con Mid210 per il ritardo 😅

Cercherò di aggiornare il prima possibile!