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capitolo 38

➖︎❝𝕓𝕒𝕣❞

➖︎❝𝕓𝕒𝕣❞

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«"Noona!"
"Sai che sei bellissimo."
"Ti amo tanto."
"Sei solo mio."
"Sei tutto ciò che ho desiderato."
"Vedi noona, alla fine sono riuscito a farti mio?"» dico queste cose mentre abbraccio un ragazzo; lo stringo forte a me, come se dipendesse la mia vita.
Però la cosa che mi turba tanto è che non riesco a vedere per bene la sua faccia. So che sta sorridendo alle mi parole e lo sto facendo anche io... ma– ma la vera domanda è, perché sto dicendo queste parole? Noona? Chi è noona? Bellissimo? Io amo questa persona? È mio?

Però mentre lo abbraccio, piano piano lui scompare... il suo sorriso, il suo calore... tutto, tutto sta scomparendo.

Cerco di trattenerlo, cerco di non farlo andare via da me. «No– no aspetta, non ho ancora finito, stai ancora un po' con me... per favore... non lasciarmi da solo» lo stringo forte a me, cercando di trattenere le lacrime. Voglio ancora questo calore.

«Per favore... stai con me».

«Io non sono mai stato lontano da te» mi risponde con una filo di voce, dolce come non mai, prima di scomparire del tutto.

«No per favore, stai con me!» urlo alzandomi di botta dal letto. Mi guardo in torno. Di nuovo... ormai è da settimane che faccio lo stesso sogno. Il solito ragazzo, il suo calore, il suo sorriso così dolce.

Però per tutte le volte che l'ho sognato, non sono mai riuscito a vedere il suo volto... nemmeno una volta.

Il suono dei uccellini che cantavano vicino alla finestra della sua stanza, lo svegliarono dal suo sonno profondo

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Il suono dei uccellini che cantavano vicino alla finestra della sua stanza, lo svegliarono dal suo sonno profondo.
Con fatica si alzò dal letto, strofinandosi poi gli occhi; e dopo aver fatto la sua solita routine mattutina, scese giù, per andare a fare colazione.

noona ;; gguktae ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora