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 Qualcuno diceva che le parole semplici non sanno ingannare, io dico che sanno ferire .
Un ti voglio bene può trasformarsi in un ti odio in poco tempo.E ciò che non diciamo a parole lo facciamo con i gesti,ignorando ad esempio.Se un tempo le persone che mi amavano, erano sempre lì a sostenermi e a rendermi felice con un solo "ti voglio bene",ora non fanno altro che ignorarmi.Si, sto parlando di mio padre,dopo l'ennesima litigata l'unica cosa che sappiamo fare entrambi si chiama Indifferenza.E per ora mi va bene così,lascio che il tempo scorri,senza chiarire e per quanto possa essere sbagliato, dentro di me sento che devo fare così.
Sono le 10 di sera sto girando da sola per queste strade sperdute, del New Jersey chiamato anche stato giardino,se anche le città hanno un soprannome allora lo voglio anche io.LA SOLITARIA,ecco come mi farò chiamare...Scherzo tranquilli.
Sto per svoltare in un vialetto che mi conduce a casa mia,quando vedo Lewis e un altro tizio quasi litigare, quest'ultimo tira dalla tasca un coltellino e lo punta alla gola di Lewis, non sembra impaurito,non riesco a sentire, cerco di non farmi vedere, ma io vedo tutto e quel tizio non mi piace, e nemmeno Lewis, lo sapevo che era un delinquente quel coglione.Torno indietro ,non voglio più assistere,ho già troppi problemi, non voglio finire in carcere o in una tomba seppellita viva.Cristo che paura.Mentre cammmino per prendere una scorciatoia dietro di me sento dei passi,qualcuno sta correndo,Oh gesù,forse è quel tizio che vuole uccidere anche me..è sempre più vicino cazzo,cammino più veloce,lui fa lo stesso.Lo sento correre e mi viene addosso, quasi inciampiamo,se non fosse per lui che mi tiene stretta dai fianchi,sarei caduta all'indietro rompendomi il cranio.Ci guardiamo, non è il tizio assassino,è Lewis con il cappuccio della felpa in testa,sembra un ladro.Non dice nulla,ci fissiamo per qualche secondo....
Lewis:che cazzo ci fai qui,porca troia vuoi farmi prendere un infarto cogliona.
COOOOSSAA??
Ma che cazzo ti dice la testa idiota, sei tu che cammini come un ladro e ti sei avventato su di me,l'infarto è venuto a me stupido,dico con il fiatone e il cuore che sembra esplodermi dal petto.
Lewis mi prende dal braccio con la forza, cammina,mi dice in modo autoritario.
Che succede? chiedo impaurita
Lewis:cazzo ti ho detto cammina.
Faccio come dice e cerco di restare calma ma la paura di morire fatta a pezzi da uno squilibrato mi rende nervosa.Oddio oddioo oddioo non voglio morire così, non voglio che mi miei organi vengano venduti.No no no no quasi urlo,sto tremando.
Lewis:shhhh sta zitta,non morirari tranquilla,sempre intorno a me stai? dice guardandosi intorno,in modo agitato, guarda ovunque, forse adesso ha paura.
Corriamo,dice sicuro.
Che cazzo dici,non mi piace la ginnastica io me  ne vado a casa lasciami.
Lewis:porca troia corri,urla disperato quasi mi fa paura.
Faccio come dice,mi tiene la mano mentre corriamo, sempre più veloce, le mie gambe stanno per cedere.
 "fermiamoci lì sotto,indica un garage abbandonato pieno di murales.
Ci fermiamo, abbiamo entrambi il fiatone.
Ricordatemi che devo fare un pò di palestra,così in queste situazioni posso superare il nemico.

"voglio tornare a casa,non so che cazzo sta succedendo, non mi interessa stavo solo passeggiando." Dico impaurita e agitata.

Lewis:Sta tranquilla tra 5 minuti ti porto a casa, non è successo niente.
Non è successo niente? Ho visto quel tizio puntarti un coltello alla gola,abbiamo corso per quasi 1km, e dici che non è successo niente?Svegliami allora ,credo di star sognando.
Ride, si avete capito bene ride questo bastardo.
Ma cosa cazzo hai sempre da ridere, stavamo per essere uccisi da un pazzo e tu ridi? ma mi prendi per il culo?
Lewis: sei buffa quando sei agitata,ride ancora.
Sto per incazzarmi e voltargli le spalle per andarmene ma lui mi fa voltare verso di lui,mi guarda negli occhi,quelle iridi verdi luccicano,e non si incastrano bene con le mie color cioccolato.Mi guarda prima la bocca,poi gli occhi."Andiamo ti porto a casa".
È l'unica cosa che mi ha detto dopo avergli datoil mio indirizzo,niente parole,solo sguardi.Lo sento respirare piano,poi velocemente.Dentro di me sto sorridendo, perché? Perché per la prima volta ho visto l'inferno dopo averlo vissuto.

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