Vi svegliate mai con il desiderio di vivere una vita che non è la vostra?
Beh io si, in questo periodo la mia vita sembra un videogioco, prendo batoste,un tizio mi perseguita e mi lancia segnali di morte,assisto ad una scena che dovrebbe chiamarsi "minaccia di morte", eppure non sono ancora finita in ospedale,sto facendo una bella partita,degna di un giocatore,l'unica pecca è che aspetto il game over perchè sono sfinita.Si si lo so,sono una codarda,ma provate per un secondo a mettervi nei miei panni,voi che fareste?.
È sabato, sono le 14:12. Ed io sono seduta sul divano ad aspettare che mio padre esca dal suo studio per potergli parlare di quello che mi sta succedendo,ho bisogno di lui.Non so che fare. nel mentre suonano alla porta, mi affretto ad andare ad aprire.CREDETEMI era meglio se me ne stavo seduta e facevo finta di non aver sentito il campanello.
" che ci fai qui?" dico annoiata.
Lewis: calma bambola, stasera alle 8:30 sono da te.
Ehm...aspettate,che cazzo mi sono persa? È vero che vivo tra le nuvole ,ma io non credo di aver mai dato un appuntamento a questo tizio.Lewis: me l'ha chiesto David, dice che non hai il passaggio.Mi scruta con quegli occhi..
Oh cazzo il compleanno di David.
"Ah già, Beh vedi tranquillo,non c'è bisogno che tu venga posso andarci da sola, conosco la strada. " dico in modo gentile."Hahahahhahahahahaha, andiamo non fare la trattenuta,lo so che muori dalla voglia di salire nella mia macchina, dice questo coglione, in modo presuntuoso.
Lewis: alle 8:30 .NON FARE TARDI, mi dice serio,per poi lasciarmi da sola,impalata, sul ciglio della porta.Che cosa è appena successo? A distrarmi e la voce di mio padre alle mi spalle che mi chiede chi era alla porta.
" Nessuno,papà devo parlarti". Ed eccolo che si agita,va nel suo studio e mi dice che non ha tempo per le cazzate.
"Papà,qualcuno mi perseguita,io l'ho visto,a scuola hanno gettato dalla finestra un segnale di morte per me." Devi aiutarmi
Papà : Cristo santo Alyssa ma ti sembrano scherzi da fare? Basta ti ho detto non ho tempo per queste cazzate.Mi guarda in cagnesco, vorrebbe sputarmi in faccia. E prima di andarsene mi guarda e mi dice ciò che non ho mai voluto che dicesse : Hai bisogno di aiuto,non sei più la stessa. E se ne va, prendendosi la testa fra le mani.Mentre io fra le mani ho il mio cuore, ridotto in polvere da un padre che non mi ama più.Rifletto, e forse è arrivato il momento di sbrigarmela da sola,come sempre.Perchè alla fine in un modo o nell'altro riuscirò a salvarmi da sola.Sono in camera ad allacciarmi il cinturino alle scarpe che ho deciso di indossare per la festa di David, indosso un completino rosa perla, ho lasciato i capelli lisci, e un filo di trucco.Vorrei che fosse già domani mattina.Io non ho mai festeggiato il mio compleanno,odio essere al centro dell'attenzione.
hahahhaha oddio ma che dico, io non lo sono mai, di cosa mi preoccupo. Per i miei 18 anni l'unica cosa che voglio e saltare da un palazzo e far sentire in colpa mio padre per tutta la merda che mi sta buttando addosso.
Sento il clacson di una macchina fuori, scendo giù, il coglione è puntuale. 8:30.
Per fortuna in casa non c'è nessuno, mi sono risparmiata una ramanzina.
Apro e vedo quel coglione fumare beatamente, con una mano fuori dal finestrino.La sua auto è molto bella.L'ha rubata.
Salgo in macchina un pò imbarazzata, è la prima volta che un ragazzo viene a prendermi , anche se non è il mio fidanzato,è comunque una situazione nuova per me.Lewis: sei in ritardo, 8:35.
Ccooosa??? Questo sta fuori di testa.Non gli rispondo, non voglio rovinare la festa a quel povero ragazzo che si è preoccupato di farmi venire a prendere,ma perchè proprio da lui. Se mi ha detto di stare attenta?.
Per tutto il tragitto, il nostro silenzio poteva fare concorrenza con un cimitero.Nessuno dei due ha detto nulla .
Finalmente arriviamo, la villa è molto bella, sembra un castello .Lewis e io scendiamo dalla macchina e prima di avviarci decido di ringraziarlo per il passaggio.
Lewis: non l'ho fatto per te, era un favore che mi ha chiesto David, Ah, e comunque, fammele vedere di più quelle gambe, già te l'ho detto?
"Ccosa? dico inerme.
mi guarda in modo dolce,non percepisco se gli sto simpatica,se mi odia profondamente o se invece vorrebbe essere mio amico.Con lui è tutto un mistero,e no grazie.Già la mia vita è un mistero non voglio cercare di risolverne un altro.Lewis : la festa è iniziata andiamo.
Mentre facciamo il nostro ingresso all'interno della sala.I miei occhi si dilatano,le gambe mi tremano, e quasi mi sento di svenire,perché quello che ho davanti sembra: un'incubo.
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Silence
SpiritualInsegnami ad amare,a cercare la felicità anche se non esiste, portami ad amare le cose mai amate.