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Sono in classe,mezza addormentata ma cerco di seguire la lezione del prof De rosa insegnante di letteratura, appassionato al suo lavoro,si vede ,lo capisco dal modo in cui gesticola spiegando una poesia di Foscolo.Siamo tutti un pò come Foscolo alla fine  sentiamo il bisogno di staccarci dalla quotidianità e rintanarci in un mondo tutto nostro chi lo fa nei libri,chi nello sport,chi stando con le persone a cui si tiene di più.Mi piace osservare mi piace cercare i dettagli nelle persone,mi piace scoprire ;come si dice essere curiosi è sinonimo di intelligenza.Non mi sento intelligente non preoccupatevi sono soltanto brava a mostrare agli altri che sono forte quando invece mi spezzo come una rosa facilmente.A distrarmi è la voce stridula di una ragazza isterica che ha appena perso un' orecchino.LIZ che nome è liz il diminutivo di? Elizabeth? beh ovvio.Odio i diminutivi.
   Liz:Dove cazzo è finito il mio orecchino?urla, il prof la sente e gentilmente le dice , signorina le sembra il momento per mettersi a cercare il suo orecchino?
 Liz: certo,lei ha idea di quanto costi?
Prof: si certo di sicuro costerà più del suo cervello,e tutti cominciano a ridere,io invece mi chiedo,ma perché sono qui? ad ascoltare queste cazzate senza senso, non me ne frega un cazzo dell'orecchino, del prof, io voglio solo tornare a casa e rimettermi le cuffie per fuggire via da questa realtà ignota.Tutti che pensano ai soldi a stare bene a vivere la giornata.Non mi appartiene nulla di tutto questo, la mia vita è stata un' inferno,sono nata per errore disse mia madre una volta, a scuola per colpa di questo mio carattere chiuso ed introverso sono stata presa di mira più volte e considerata come "l'asociale".Ho perso l'unica persona che mi voleva davvero bene, l'unica alla quale potevo raccontare la mia vita senza essere giudicata,l'unica in grado di capirmi senza parlare, l'unica ad amarmi per quella che sono.Mia,la mia migliore amica, la parte migliore di me,se ne è andata per salvare Me.Ricordo ancora quel giorno mentre stavamo per fare ritorno a casa , attraversavamo la strada ed è successo tutto cosi in fretta, io mi ero esposta un pó più avanti, una macchina correva così veloce,lei mi ha tirata indietro e l'ho vista lì per terra piena di sangue,per colpa mia.I suoi genitori mi odiano non sono andata nemmeno al suo funerale,si lo so faccio schifo ma non volevo dirgli addio.I ricordi fanno male.....
Rientro a casa e trovo mia madre sul divano che si tiene la testa fra le mani, mentre mio padre è intento a scendere le scale...
che succede? chiedo senza una nota di interesse
Mio padre con aria tra arrabbiato e deluso mi dice, " tua madre andrà a vivere in spagna quindi salutala, perché credo che scenderà nel 2000mai".Non sento più nulla,lei non c'è mai stata per noi se ne andata con un altro uomo 4 anni fa e veniva solo il sabato per ricordarsi che io e mio fratello esistavamo. In questi 4 anni,ho perso mia madre, la mia migliore amica ,e anche me stessa, nessuno mi è stato accanto nel momento peggiore della mia vita sentivo mio padre urlare a mia madre,che era colpa mia, che sono un'irresponsabile, e che prima o poi passerà, le persone se ne vanno prima o poi.E io volevo urlargli,"voi non siete rimasti neanche una volta".La guardo sorridendo ma dentro sto morendo, ci fissiamo e le dico,- sii felice mamma-.   Perché io non lo sono vorrei aggiungere.Ma non lo dico, salgo sopra velocemente metto le cuffie e resto lì sul letto senza piangere, restiamo solo io e la musica che mi sussurra, •ascoltami io ci sarò per sempre•

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