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"Godetevi il silenzio.Usatelo senza pietà,è l'arma più potente che avete ,più crudele di qualsiasi parola".Da una parte lessi questa frase, bella vero? .
Forse, si è davvero felici,quando si sta bene con se stessi, la felicità non si chiede, la senti dentro.Quando c'è qualcosa che ti fa stare bene, le altre cose non contano, almeno io dimentico anche chi sono.
Il dolore non è qualcosa che puoi gestire,viene e basta.Non puoi controllarlo,ma solo aspettare che passi, come quando cadi e ti fai male,prima o poi il dolore si allevia,basta aspettare...E voi vi chiederete, e se non passa e dura a lungo? beh,non so darvi la risposta, sono una di voi.La mia mente mi fa brutti scherzi, sono sul tetto della mia casa,c'è una bella vista,vorrei vedere il paradiso ad occhi chiusi e immaginare che esista solo il bianco e niente più nero.Però è tutto da scoprire,l'inaspettato è sempre più bello del previsto.
Oggi mi sono estraniata di nuovo,non ho parlato con nessuno, quando sto male vado nel mio mondo, fatto di pensieri bui e piante secche,proprio come è la mia vita,fatta di promesse vuote e sogni infranti.
Parlare con qualcuno di come ti senti è troppo difficile,gli altri non capiscono,e non sanno nemmeno darti conforto.
"Smettila di piangerti addosso"
"Questa si chiama depressione"
" prova a pensare alle cose felici"
"dai è solo un periodo"
"tutti viviamo momenti bui"
Frasi molto belle, ma chi le sa mettere in atto?
Mi sto lasciando andare,sto cadendo e io vorrei alzarmi davvero ma, non ce la faccio, ho paura di essere felice perché l'indomani starò male,ho paura di ricevere altre batoste e di non riuscire più ad uscire dalla mia stanza fino a morirci dentro.Come si chiama questo sintomo?Io lo so.Paura di vivere.

Odio la mattina,odio il sole,odio il giorno.Alzarsi alle 7 per andare a scuola per me è sempre stato un trauma,come fanno le altre ad alzarsi tutte belle pimpanti,truccarsi e farsi belle solo per andare a scuola,io a stento riesco a pettinarmi i capelli.Non voglio incontrare i miei genitori,dopo ciò che è successo non ci siamo rivolti la parola nemmeno per sbaglio,io sto continuando ad andare dallo psicologo non preoccupatevi,e sto cercando anche di recuperare i voti,al compito di matematica ho preso 8, si grazie a Jason ma, fidatevi,qualcosa sapevo.
Scendo le scale lentamente,poi entro in cucina,faccio un sospiro di sollievo vedendo solo mio fratello.

Aaron : hei sorellina stai bene?
Gli sorrido, forse dovrei passare un pò di tempo con lui, vi prego godetevi i fratelli e le sorelle, loro ci saranno sempre per voi.

-Vuoi che ti accompagni a scuola?-

Aaron: no tranquilla,viene il bus a prendermi ricordi?

-Si,stai studiando tu?-

Aaron:si,ieri la maestra ci ha fatto ripetere le tabelline per colpa dei miei amici, io le so tutte, mi dice sorridendo, invece io sto morendo dentro,vorrei avere di nuovo la sua età.

-che bravo,poi me le dici-gli dico facendo l'occhiolino.

Papà: buongiorno.
Mi muore il respiro in gola,non sono arrabbiata con lui,sono delusa dal fatto che ogni volta che mi guarda provi disprezzo.

Buongiorno dico indifferente,vado a scuola.Ciao.

Papà:Alyssa,mi viene dietro mentre io sto per aprire la porta.

Lo guardo in attesa che parli.

Papà: stai bene?
Hahahah,si guarda papà,sorrido notte e giorno.Sono felicissima papà non vedi? Questo vorrei fare,farlo sentire una merda ma,a che prezzo? non serve a nulla.
Non li trovi nascosti nel buio.
I peggiori mostri ti guardano in faccia,e ti sorridono.
Così faccio con mio padre,gli sorrido e accenno un si con la testa.
Adesso sono in bilico,non capisco chi dei due faccia più schifo,io che fingo di stare bene e mi lascio scivolare il dolore addosso senza reagire,o lui che dopo ciò che è successo non sa nemmeno chiedermi scusa e abbracciarmi.Risentire le braccia di mio padre,forse,adesso,è l'unica cosa mi farebbe spuntare un sorriso sincero sulle labbra.

Jack:come cazzo è successo,ho preso 7 al compito,ma stiamo scherzando???

Jason:Jack è un misero 7...ti prego.

Jack:non è mai successo prima,dobbiamo festeggiare.

Robert:cosa si festeggia ragazzi?-si unisce al nostro banco tutto curioso.

Jason:nulla,dice irritato.Per poi sedersi accanto a me.

Jason:allora bambola,come è stato il risveglio?

-gli sorrido,ed emetto uno sbadiglio-Bene te?

Jason:ti ho portato una cosa.
Estrae dallo zaino una scatola di cioccolatini.
 Jason:questi sono tuoi.

-Che bello che sei,ti ringrazio-lo abbraccio e gli do un bacio sulla guancia.

Jason:andiamoci piano bambola,potrei fare qualcosa contro la tua volontà .

Scoppio a ridere come una sciocca, il potere che ha di farmi sorridere sembra più forte del mio,ovvero quello di farmi del male.

Lewis:inzia a tossire, Jason è seduto al suo posto....ecco perché.

Jason:sono dietro di te,mi fa l'occhiolino e gli sorrido di rimando .

Lewis:Siete stomachevoli.

-L' invidia ti sta bruciando dentro-

Lewis:invidia?È altro credimi.

-Tipo?-

Lewis:schifo,dice guardandomi negli occhi.

-gli sorrido anche io,ma è un sorriso tirato.-
Vedi Lewis,solo perchè tu non sei felice non è detto che anche gli altri non debbano esserlo.

Ecco,finalmente ho detto qualcosa di sensato.Finalmente ho reagito a chi mi ferisce con delle parole che non merito affatto.
Perché quando ti stanchi,rispondere diventa lecito.Devo sollevarmi piano piano,devo farmi forza,lo so è dura domani crollerò di nuovo ma, quando reagisco un pò mi libero.Quando ci crolla il pavimento sotto ai piedi,non ci arrendiamo ma, iniziamo a ballarci sopra.Lottiamo in silenzio,forse è questa la vittoria più bella.

Instagram: Crystal_saggese

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