Amavo stare da sola,ritenevo la gente che mi circondava completamente inutile.Stare da sola per me non è un problema,mi piace,ultimamente però sento che sto sbagliando,dovrei dare la possibilità a me stessa di buttarmi a capofitto nelle situazioni, brutte o belle che siano.
Le sedute dallo psichiatra continuano, l'angoscia è sempre lí,dentro di me a farmi dolcetto o scherzetto e la maggior parte delle volte mi fa lo scherzetto entrando nella mia testa senza che io abbia avuto modo di scegliere,costringendomi ad essere succube di me stessa.
Fuori piove,oggi sto bene.
Ho raccontato a Jason e Jack l'accaduto con Lewis,mi sono aperta con loro perché mi fido,perché mi hanno dimostrato con i fatti che a me ci tengono tanto e soprattutto per davvero..ecco perché adesso stiamo passeggiando per le strade del New Jersey come se fossimo ad una Processione sotto la pioggia.Jack:non ci credo che quel coglione si sia pentito di averti conosciuta..Insomma ma cosa prende la mattina?eroina? È proprio vero che le persone hanno sentimenti diversi ogni giorno.
- L 'amore ti colpisce quando non sei pronto-dice Jason guardandomi diritto negli occhi.Oggi sembra molto cupo, spento..e non sapere il perché mi fa strano..
Jack: io non sono pronto a fare nulla,mi serve ancora la tetta di mia madre.
Lo guardo torvo, e gli sorrido.Poi si allontana da noi per comprarsi le sigarette,io e Jason siamo soli,potrei chiedergli del perché è così mogio oggi ma non lo faccio,sapete perché? perché forse lo so, e sentirlo dire dalle sue labbra mi fa sentire come neve al sole...
Jason: Perché mi guardi così?dice accennando un sorriso.
-sei bello-
CCOSAA?? Che cazzo ho detto.
Mi guarda con gli occhi serrati per poi scoppiare a ridere...ha ragione..D'un tratto diventa serio, mi guarda negli occhi e mi sorride,un sorriso amaro,che sa di delusione..
Jason: cos'ha lui che io non ho.
Ingoio un fiocco di saliva enorme e spalanco gli occhi in due fessure.Ho l'impressione di non aver capito bene, ma la sua espressione mi fa capire che invece ho sentito, perfettamente, maledettamente bene.
Abbasso la testa e gioco con l'orlo della mia maglia per non mostrargli diritto in faccia il mio imbarazzo..Poi lo guardo e credo che meriti una risposta sincera,come lui lo è sempre stato con me, perché ho promesso di portargli rispetto e di trattarlo bene come se fosse la mia vita,ma non ne sono stata capace,non oggi..
-Non sei tu il problema, non sei tu che non vai bene,non sei tu l'errore .Sono io, sbagliata, incasinata e non adatta per le persone come te, così buone e limpide che non meritano dolore.
Gli dico tutto questo senza respiro nei polmoni e mi sento morire perché adesso lui,prenderà le distanze da me,per tutelarsi,per non farsi ancora del male,perché non riesco ad amarlo come in realtà vorrei.Se fossi innamorata di lui forse riuscirei a guarire,riuscirei a guardare il mondo con gli occhi di chi ha lottato e non si è arreso, mi innamorerei di lui con la forza se potessi costringere il mio cuore a farlo.
Jason mi sorride e mi accarezza il dorso della mano,ci guardiamo ,ed è lì che se ne va, mi lascia anche lui,perché è stanco.Le persone si stancano di me facilmente ,non sono in grado di custodire le cose belle e la vita mi punisce.
Ritorno a casa con la consapevolezza che non sono adatta davvero per questo mondo,non so vivere,non so amare,non riesco a lasciarmi andare.Sento mio padre urlare il mio nome perché non sono rientrata per pranzo,ma continuo a camminare,mi incammino nella mia stanza, senza degnarlo di attenzioni,senza spiegazioni,perché non ce ne sono.Entro in camera mia e mi chiudo a chiave, mi siedo sul letto e inizio a piangere..si lo so cosa state pensando,che sono una lagna ,che non merito le persone come Jason e che non ho capito nulla della vita.A distrarmi è il mio cellulare che vibra sul letto,è Jason.
-Hei-dico fingendo che vada tutto bene quando invece sto morendo dentro.
Jason: Ho freddo, mi piace,sai perché?
-Stai bene? -gli dico con una punta di preoccupazione,perché non capisco la sua domanda..
-Aprimi, sono dietro di te-
Mi giro e lo vedo, corro alla finestra e lo abbraccio.Dopo pochi secondi lo guardo e ritorno ad abbracciarlo.-Non voglio che vai via da me-gli dico ancora fra le sue braccia...E mi perdo qui dentro, nel suo mondo,perché mi piace, anche se non sono innamorata di lui,i suoi sguardi mi provocano danni,lui è così perfetto,così bello davvero, indossa dei Jeans neri che risaltano le sue gamba lunghe, un giubbino in pelle nero e i soliti capelli scompigliati, un sorriso bellissimo e due occhi che trasmettono tanto amore..mi stacco da lui e lo guardo negli occhi.
-insegnami ad amare,a cercare la felicità anche se non esiste,portami ad amare le cose mai amate-.
STAI LEGGENDO
Silence
SpiritualInsegnami ad amare,a cercare la felicità anche se non esiste, portami ad amare le cose mai amate.