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Gli anni passati non tornano disse Bulgakov,io vorrei che tornassero solo quelli felici per risentire la felicità scuotermi dentro. Mi manca essere felice, mi manca sorridere la mattina e trovare mia madre alle prese con i cornetti caldi, mi manca Lei, mi manca tutto ciò che per me è stata la felicità,le cose brevi,intense, piccole,a tratti ho dimenticato che vuol dire essere felici.Non ho amici ma solo conoscenti ,quelli nella mia classe così devono essere definiti non ci ho mai parlato più di 3 secondi in 4 anni, il primo liceo è stato orribile, poi mi sono abituata all'orribilità xd. Se guardo indietro non vedo più nulla se guardo avanti vedo una me sola, e questo mi uccide.Cammino per le strade del New Jersey c'è molta gente, le strade sono affollate proprio come la mia mente,affollata di pensieri che dovrei dire ad alta voce ma non ci riesco. Faccio il mio ingresso in un bar molto carino,quando all'improvviso un tizio infuriato mi urta la spalla e per poco non me la stacca
Stai attento coglione,gli dico, e lui si volta verso di me come un toro inferocito per poi andare via.Ma che razza di gente esiste al mondo?Mi vengono addosso e non sanno nemmeno chiedere scusa, sono scioccata.Oppure no.

Sono le 6 del mattino fra un'ora dovrei alzarmi, ma non riesco più a dormire ho sognato di precipitare da un grattacielo e mi sono svegliata in preda al panico, faccio sogni di questo tipo da un bel pò ormai.Quando poi resto da sola con i miei pensieri è ancora più tremendo,penso a cose che non dovrei alla mia età, penso al peggio, alle cose che fanno paura, ma non le metto in atto perchè se lo facessi agli occhi degli altri, soprattutto di mio padre risulterei una stupida che ha bisogno di aiuto ,ma io non sono rotta non devono aggiustarmi ho solo bisogno di essere capita e di essere amata, le cose astratte sono le più considerate, ma mai date. Decido di alzarmi e prepararmi per andare a scuola,per le scale incontro mio fratello che mi chiede dei soldi....bene.
Hai 20€? resto immobile pensando se questo ci è o ci fa.
No, rispondo di rimando e pure se ce li avessi non te li darei ,dico incazzata,finisco di scendere la rampa di scale e trovo mio padre seduto sul divano a sorseggiare il suo caffè,buongiorno gli dico ma non ricevo risposta.
Papà ti andrebbe di passare il pomeriggio insieme ?
Papà: non ho tempo Alyssa vai a scuola.Ho da fare.E cosi faccio, me ne vado perché è inutile continuare a sperare qualcosa andato già in frantumi, io che spero di trovare appoggio e sostegno almeno nella mia famiglia è davvero ridicolo, non succederà mai.I genitori sono così, per loro i nostri problemi sono cazzate invece sono quelle che ci fanno crescere in modo diverso, come per dire "se sono così è merito tuo" ,ma loro non lo sapranno mai.
Sono in classe al penultimo banco da sola ovviamente,in classe siamo dispari e io sono la pecora nera .La prof di inglese fa il suo ingresso con un ragazzo.....Fermi tutti, io quel coso lo conosco è il coglione di ieri.Iniziamo bene, mi nascondo dietro una ragazza davanti a me per non farmi notare.
Prof:buongiorno ragazzi oggi un nuovo ragazzo farà il suo ingresso nella nostra classe, Lui è Lewis Dallas è ha 2 anni più di voi ma non vuol dire che verrà trattato in modo diverso anzi signorino inizi a studiare seriamente se non vuole ripetere l'anno .
Lewis: beh saranno cazzi miei non trova? e tutta la classe scoppia a ridere a me non fa ridere questo maleducato.
Prof:si accomodi affianco alla signorina Charter
Merda.
merda.
merda
Sento il suo profumo invadermi le narici,così forte e così buono,si siede facendo un casino immenso peggio di un cavallo.
Lewis : ciao cogliona
Mi si blocca la cassa toracica per 5 secondi.
Ciao coglione maleducato,rispondo.
Ride come un cretino e pure la sua risata mi fa saltare i nervi ma non me ne frego più di tanto.Mentre lui è intento a guardare la prof dire cose senza senso io lo osservo ma solo per curiosità, è molto alto abbastanza muscoloso per avere 19 anni,capelli castano chiaro ,barba sottile forse l'ha fatta 2 giorni fa, il naso piccolo e le labbra carnose.Si il solito piacione del cazzo che fa lo stronzo  e che le piace divertirsi ecc ecc.Si gira verso di me e mi guarda negli occhi, gli occhi beh sono di un verde limpido quasi mi ci specchio dentro.
Lewis: smettila di fissarmi sei inquietante.
'Ma chi ti guarda stavo fissando la finestra non sentirti ammirato il cesso è più carino di te-.
Inzia a ridere e quasi rido anche io per quanto sia stupido.
Che schifo di giornata come al solito l'intervallo lo passo in classe con le cuffie alle orecchie mentre gli altri si divertono e mangiano come i maiali,mi piacerebbe davvero farmi degli amici sinceri ma non è così facile quando ti ritrovi in una classe di imbecilli falsi.Vorrei tornarmene a casa adesso,mentre penso alla monotonia della mia vita,Lewis entra in classe fumando...bene ho detto tutto si sta fumando ,il coglione.
Hei non puoi fumare in classe vai fuori.
Lewis:tante cose che mi piacciono non si possono fare però le faccio.
-Beh buon per te ma adesso ci sono anche io in classe e se viene qualcuno potrebbe pensare che sia stata anche io a farlo quindi spegni quella cosa e sostituiscila con qualche merendina-.
Inzia a ridere come un cretino, fa così ridere?chiedo
Lewis:beh ovvio a te no? ah già tu non sai ridere.
-Fatti i cazzi tuoi,mi alzo facendo strisciare la sedia sul pavimento-,mi fa incazzare il fatto che gli altri mi insultino in questo modo preferisco essere chiamata scema o stupida.
Lewis:Ah allora ti incazzi ..aspetta come ti chiami? Da uno sguardo al registro e dal cognome nominato prima dalla prof scopre il mio nome.Alyssa, beh Alyssa se ti da tanto fastidio che io fumi esci tu fuori perché da qui non mi muovo.Non so dire come mi sento infuriata,confusa vorrei pestarlo ,ma mi limito a rispondergli.
-Nemmeno io coglione-, e mi risiedo aspettando che queste ore passino più veloce di un treno perchè sono stanca di stare in mezzo a persone così,io voglio soltanto comunicare con le persone ,farmi degli amici ,ritrovare la voglia di sorridere di far sorridere, di essere apprezzata, considerata, voglio riscoprire quella che tutti chiamano :felicità.

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