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"Se si è depressi si vive nel passato,se si è ansiosi si vive nel futuro,se si è in pace si vive nel presente".
E tu Alyssa dove vivi? mi chiede lo psicologo.

-Io credo di non vivere-dico con gli occhi chiusi sdraiata su una poltrona di colore nero in pelle.

-Sei tu che scegli di non voler vivere-

-Lo so,e non so perchè-apro gli occhi e guardo il soffitto,respiro piano, mi metto seduta.
Perché non riesco ad essere felice?

-perché finchè non trovi un motivo per esserlo,non lo sarai mai.-

-dobbiamo avere per forza un motivo per poter essere felici?-

-non puoi amare te stessa da un giorno all'altro,se un giorno riuscirai ad accettare te stessa,il motivo per continuare a vivere sarai tu.Ma finchè proverai rabbia e scegli di volare via lentamente, devi appigliarti a qualcosa o a qualcuno che ti dica "lotta per ciò che sei".

Le sue parole mi confondono, mi torturano la mente,mi ingannano,e allo stesso tempo mi fanno riflettere su me stessa.
Andare a fare queste sedute per me è stressante, mi sento diversa dagli altri,peggiore,non adatta,a disagio.Ed io vorrei essere solo come tutti i ragazzi della mia età, giocare,vivere la vita cosi come è, vi prego ditemi che c'è un modo per ricominciare, perché il mio tunnel sembra infinito,senza scorciatoie.

Dopo 3 ore torno a casa, sono fuori alla porta, sento mio padre e mia madre urlare.

Papà:MA CHE CAZZO TI DICE LA TESTA,HAI DUE FIGLI LO SAI?? urla come un pazzo.

Mamma: TU HAI DUE FIGLI,IO HO PERSO TUTTO,NON AVREI MAI VOLUTO INCONTRARTI, NON DOVEVO SPOSARTI,urla fra i singhiozzi...

Appoggio la fronte sulla porta,chiudo gli occhi, respiro,scegli la vita,scegli la vita, scegli la vita, mi ripeto sotto voce.

Apro la porta con la chiave,mi tremano le mani.
Li osservo ma non credo che si siano accorti della mia presenza.

Mamma:io devo andarmene...

Papà:come al solito scappi,sei UNA CODARDA.Non vuoi uscire da questo circolo vizioso, non se sei capace.Continui a drogarti.

Mamma:CI STO PROVANDO,NON VEDI?? urla ancora di più.

Papà:Hai contagiato anche tua figlia con questo modo di reagire, non sai comportarti da madre,tua figlia è scappata da scuola lo sai???  e sai perchè?? le urla in faccia.

Mamma:PER COLPA MIA.

I miei occhi si dilatano dallo spavento,aveva promesso di non dire nulla, aveva promesso che stava bene,che sarebbe andato tutto bene.

papà: che stai dicendo..si accorge della mia presenza e mi guarda,lo guardo per poi abbassare la testa,sono ancora sull'ingresso della porta con le chiavi in mano e le lacrime che mi bussano veloce dagli occhi perchè vogliono uscire.

Viene verso di me....ti prego non urlare mi ripeto nella mente.

Papà:che cazzo è successo quel giorno,mi hai mentito??mi scuote con le braccia.

Mamma:si, ha aiutato suo fratello.Mi hanno trovata priva di sensi.Mi ero intossicata di nuovo.Non prendertela con lei dice dietro mio padre.

Padre:mi guarda come se gli facessi schifo,ha ragione,mi faccio schifo anche io.

-scusami-sussuro più a me stesse che a lui.

Papà:io non ci posso credere,si passa le dita nei capelli in modo esausto.Tu,indica me,vai nella tua stanza,non voglio vederti.Urla arrabbiato.
Faccio come dice, salgo sopra,mi chiudo nella mia stanza,mi accascio accanto al letto.
Li sento ancora urlare,forse arrivano alle mani.
Inizio a piangere e a dondolarmi come una pazza.
Mi copro le orecchie con le mani,ma le loro urla sono più forti....

-vi prego basta-dico dondolandomi ancora con gli occhi stretti e pieni di lacrime ..Nessuno mi ascolta...

Basta
Basta
Basta.
ripeto in continuazione questa parola ma il silenzio della mia stanza si confonde con le urla di mio padre e mia madre,mi portano all'esasperazione, piango a dirotto come una fontana.
Sono stanca di dover scegliere,non voglio fare più scelte, e sono stanca di aspettare, il tempo mi ha tradita, non guarirò.E si ,decido io e stavolta voglio che il mio cuore si fermi,che la mia mente smettesse di pensare, vorrei non poter sentire più nulla,niente urla per favore,niente parole, nemmeno lettere.Nei mi occhi cela tanta tristezza,sono il frutto dei miei dolori e gli altri non capiranno mai come mi sento se prima non provano a vivere i miei momenti.
La testa mi scoppia,prendo il telefono dallo zaino con la poca forza che mi è rimasta, e chiamol'unica persona che, forse ama i miei silenzi.


-Grazie per leggere la mia storia-Se volete potete aggiungermi su instagram,mi chiamo  crystal_saggese

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