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Il terrore di non rivedere più mio padre e le altre persone  che mi circondano mi fa salire ancora di piú l'ansia.Non dovrebbe importarmi, morire adesso è come mettere fine ai miei problemi.Ma non voglio andarmene così,già lo sapete vero?

Ho una pistola puntata alla testa,sono le 7 di sera e volevo solo tornare a casa dopo una lunga passeggiata.Maledetta me che vuole sempre stare da sola.

-Dove cazzo si trova Dallas, ti conviene dirmelo altrimenti puoi giurarci che ti ammazzo senza pietà.Mi dice strattonandomi la faccia.
In questo vicoletto oscuro non riesco a vederlo bene, sembra un incubo.Sono terrorizzata davvero.

-iio non lo so-dico tremando.

-MENTI-urla facendomi saltare dallo spavento.Ho il respiro affannato,il cuore a mille, stavolta sento che è la fine.Aspettate prima di morire dite a mio padre che vorrei guardare l'aurora boreale,e sognare un altro pò di essere felice ricordando me da bambina,voglio andarmene  con la consapevolezza di aver visto il lieto fine a colori che la mia vita non ha.

-No davvero, non sono la sua ragazza, cosa c'entro io con lui?-chiedo terrorizzata.

-Ti ho vista,eri con lui,VUOI PRENDERMI IN GIRO??-dice urlandomi in faccia,sporgendosi verso la luce del lampione  lo guardo negli occhi.Non so chi sia.Sembra un demone senza cuore.
Mi punta la pistola diritto in faccia, si agita in continuazione,ha gli occhi rossi, sembra drogato.E il suo alito puzza di alcool, ha un tatuaggio sul collo.Uno scorpione precisamente.

-ero lì per caso, non conosco la sua vita,non so chi sia se non un ragazzo qualsiasi,probabilmente un delinquente.Premi quel grilletto, dico senza paura guardandolo negli occhi.

-Vuoi fare la dura? -
Non scherzare perchè sarei capace di ammazzarti sul serio ragazzina.Dice in modo burbero.

-Non ti credo.-Dico sicura di me stessa.

-SMETTILAA,urla come un pazzo.-

-Cosa ti ha fatto?- chiedo ingenuamente.Ognuno di noi ha i suoi punti deboli,un proprio trascorso.Ognuno di noi ha perso qualcosa, e di fronte a tanta angoscia e disperazione non sai mai come agire.Ti senti vulnerabile,incapace di rialzarti,te la prendi con te stesso.Perchè alla fine ti stanchi di fare il bravo ragazzo,quello che si lascia scivolare tutto addosso, siamo più fragili della carta velina,se provi a tirarla un pò si strappa perchè è troppo sottile, se noi soffriamo per troppo tempo ci spezziamo  dentro, e non ritorneremo mai più come un tempo.

-abbassa la pistola, e mi gira le spalle, alza la testa al cielo e ride, sembra un pazzo, ma in realtà credo che stia soffrendo come un cane.Chi meglio di me può capire la parola sofferenza.
Scivola con la schiena al muro,si siede a terra, alza leggermente le ginocchia,abbassa la testa e comincia a piangere,non lascia nemmeno la pistola. Ed io sono inerme davanti a questa scena, che devo fare? se provassi a scappare sparerebbe senza pensarci due volte ma se resto potrebbe uccidermi lo stesso.

"Per colpa sua mia madre è morta,doveva darmi dei soldi che gli ho prestato.Sono già 7 mesi che lo cerco e quando ho la certezza di averlo tra le mani,scappa."Lo dice con così tanta tristezza e rabbia che fa rabbrividire anche i morti."

-Perché ti ha chiesto dei soldi"-
dico senza pensare alle conseguenze, si,sono stupida ma per colpa di Lewis  io ho una pistola puntata alla tempia.Ricordatemi di ammazzarlo,se dovessi vivere ancora, ovviamente.

" Lui era nei guai, spacciava droga, mi ha chiesto una cifra esorbitante.Aveva promesso di restituirmeli ,ma dei tizi sono venuti a casa mia, non li aveva pagati,non so che cazzo ha fatto con i soldi che gli ho prestato.Resta di fatto che hanno scoperto che sono stato io a darglieli e per colpa sua MIA MADRE È MORTA".Urla disperato.

-Vuoi ucciderlo?- chiedo in tono preoccupato.

-Voglio vendetta-Alza la testa e mi guarda negli occhi, sembrano iniettati di sangue,di giustizia, di veleno.Di chi ha vissuto l'inferno anche se meritava il paradiso.

-Mi dispiace davvero, io non so come aiutarti.Non conosco bene Lewis,da quando l'ho conosciuto mi sono successe cose brutte.Ma giuro che non lo conosco non so il suo passato e non voglio saperlo.Dico con voce strozzata, mi guarda fisso con gli occhi pieni di lacrime.Mi prendo qualche secondo,respiro, il mio cuore non regge  sento di morire senza essere sfiorata, a volte si muore  con un'arma diversa da quelle metalliche: il dolore.
" Posso capire ció che senti,so che stai soffrendo e vorrei tanto che nessuno soffrisse più, perché siamo stanchi....dico guardandolo con gli occhi ricolmi di lacrime.E mi dispiace davvero che non esista felicità e nemmeno speranza per i tipi come noi.

-si alza, viene verso di me a passo svelto, ho la netta sensazione che adesso mi sparerà.-

-Vattene-mi ordina.Per poi voltarsi.

-Gli prendo il polso con delicatezza, questo mio gesto le sembra così strano, lo so.Starai bene?gli dico impaurita dall'idea che possa farsi del male.

-Si- e corre via.

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