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Mi chiedo spesso perchè ci riduciamo in brandelli quando soffriamo,dovremmo reagire all'istante, dovremmo prendercela con filosofia,e sorridere, soprattutto quando un palazzo sembra caderci addosso. Invece la nostra vita diventa come un eclissi lunare,l'ombra della terra che oscura la luna, con la differenza che l'eclissi dura poco e niente,mentre noi stessi oscuriamo la nostra vita per molto tempo, ma la gente non nasce depressa,lo diventa a forza di trasformare i vaffanculo in silenzi.Sono nel bagno della scuola, seduta su questo cesso così brutto, mentre lì fuori davanti allo speccio c'è Liz con le sue oche amiche.Parlano di cose inutili, banali, e di come siano carini i ragazzi nella nostra scuola.Io di carino vedo solo il dito medio disegnato sulla porta davanti a me.Tra poco esco, aspetto che se ne vadano,non voglio farmi vedere con gli occhi rossi,le occhiaie e i capelli spettinati,mi faccio già schifo da sola non c'è bisogno di sentire gli altri ribadirmelo.

" Lewis mi vuole, ne sono certa.L' altro giorno in palestra mi toccava il culo.Gli ho chiesto di sedersi vicino a me, invece di stare vicino a quella cosa strana di Charter, ma lui mi ha detto che preferiva spogliarmi con gli occhi da lontano.Non lo trovate così ...così....oddio mi mancano le parole ".
Le parole di Liz non mi feriscono, mi fanno vomitare. Lewis,Liz,la scuola, la mia vita mi fa letteralmente schifo.E mi sale un coniato di vomito davvero,non resisto,cedo.E vomito, vomito  anche l'anima perchè anche lei è stanca di me.
Dopo l'accaduto dell'altra sera ne io e ne Lewis abbiamo parlato,forse è meglio così.Spero non ricapiti più.Decido di andare a mangiare fuori per pranzo,non voglio tornare a casa,non mi va.Così mi fermo in un posticino tranquillo vicino scuola,è accogliente non c'è quasi nessuno,meglio così,troppa gente mi mette a disagio.
Faccio il mio ordine al cameriere e vado a sedermi aspettando il mio pranzo.
Nel frattempo,il cellulare mi vibra, è un messaggio da parte di David, dopo varie chiacchierate nel giardino della scuola con la sua ragazza ci siamo scambiati i numeri.

"Sto mangiando un gelato,l'ultima parte mi ricorda te, sempre l'ultima ma la più buona."

Sorrido,è davvero dolce questo ragazzo."Finalmente un sorriso", dice il cameriere con il mio panino e la coca in mano.Divento verde, mentre lui mi posa il cibo davanti. È molto carino il ragazzo, ha due occhi nocciola molto intensi,e i suoi ricci sembrano quelli della mia barbie preferita.
Grazie,dico arrossendo come un peperone.
Prego, dice fissandomi in un modo strano.Ed ecco che sto per rovesciare di nuovo,l'entrata di Liz,Lewis e altri compagni di classe mi mette la nausea.Si sa la felicità è un attimo sfuggente. Lewis punta quegli occhi magnetici nei miei, non mi piace il modo in cui mi guarda,per niente.
Hei fratello come stai?urla il cameriere salutando Lewis.Bene,non posso nemmeno filtrare in santa pace .
Bene dice Lewis,quasi arrabbiato.Ma non perché stava parlando con me, c'è qualcosa che non va, tra i due non so chi sia nervoso adesso.Non me ne frega, penso a mangiare e ad uscire il prima possibile da questo posto,il quale ritenevo favoloso 10 minuti fa.
Esco sotto gli occhi di tutti e mentre sono intenta ad aprire la porta il cameriere mi chiama facendo girare tutti , tra cui anche Lewis.
Hei piccola  " Quegli occhi voglio rivederli sorridere la prossima volta"
Guardo prima lui e poi Lewis insieme alle altre capre,gli sorrido in modo finto ed esco, e mentre chiudo la porta alle mie spalle, respiro profondamente pensando che forse mi sto cacciando in un altro guaio, stavolta conosco il finale.La mia morte.

SilenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora