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"La tua vita sarebbe piú facile se io non tornassi "disse Chuck".
Questo è vero rispose Blair "Ma non sarebbe la mia vita se tu non ci fossi".
Avete mai visto Gossip girl? beh ad ogni modo fatelo.Quando mi sento strana guardo loro, ammiro il loro coraggio,il modo di dirsi "Non ti amo più, "anche se fa male,ma non è questo che renderà impossibile la loro vita,non sarà un addio a farli crollare..Occupo la mente così,pensando agli altri tranne che a me stessa.Mi sento soffocare, sento che a mano a mano che vivo,muoio ogni giorno,lentamente.Mi manca la mia mamma adesso,mi manca parlare con qualcuno,mi manca dire ad alta voce "OGGI SONO FELICE ".A volte non so nemmeno io cosa mi prende,ma cado nel mio silenzio fatto di rumori assordanti,ed è per questo che  adesso sono da Ariel, il mio psicologo, ci sono andata da sola,non l'ho detto a nessuno.Sentivo il bisogno di parlare, di liberarmi di credere in qualcosa,ma più sono qui e più mi convinco di aver sbagliato.
Sto aspettando che il dottore finisca una delle tante sedute che riceve,la segretaria mi ha detto di aspettare in sala d'attesa,solo il nome mi fa arrabbiare,odio l'attesa.Non so aspettare...

Ariel esce fuori e mi guarda perplesso,non se l'aspettava,nemmeno io vorrei aggiungere.Ci guardiamo e mi sorride.

-Salve,possiamo parlare un pò? dico in imbarazzo.-

Ariel:noi non parliamo,comunichiamo.Vieni nel mio studio.Dice sorridendomi.

Mi siedo su queste poltroni nere in pelle,lo studio è moderno,le finestre enormi in vetro accolgono un panorama bellissimo, delle piante messe agli angoli della stanza rendono l'ambiente molto raffinato...che sto facendo.. mi ripeto nella testa...

Ariel:i tuoi occhi dicono tutto.

-Vorrei stare bene.Socchiudo gli occhi per trattenere le lacrime.-Ecco che ritorna il mio silenzio..

-Da cosa sei delusa?-

-Dalla vita,da me stessa... Ho iniziato ad odiarmi per non avercela fatta,da quattro anni vivo con dei mostri nella mia testa, la perdita di mia madre mi ha stravolto ancora di più,il senso di colpa per non aver aiutato nessuna delle due,ne mia madre ne la mia migliore amica mi fa venire una morsa allo stomaco. Ma non possiamo salvare chi non vuole essere salvato giusto? domando piú a me stessa che a lui.
Mi fermo per un istante e ritorno a parlare,guardo Ariel che mi osserva attento in attesa che parli...raccontarmi non è semplice.Ma ora sono qui e per una volta devo essere coraggiosa e farmi forza,liberarmi di qualcosa che non ho mai detto a nessuno...
-A 15 anni ho tentato di togliermi la vita,dico abbassando lo sguardo sulle mie scarpe, non volevo avvelenarmi,non volevo soffrire mentre morivo,così ho preso delle pasticche,i miei antidepressivi,li ho presi tutti,ho chiuso gli occhi e il giorno dopo mi sono ritrovata in un letto di ospedale.Chi mi ha salvata? mio fratello.Ha cercato di svegliarmi ma io non ero lì,me ne stavo andando, era quello che volevo...dico sorridendo piano.Mi madre non era lì,mio padre mi odiava ancora di più,nessuno era lì con me.-Ero sola.
Non c'è un motivo del perché l'ho fatto,o forse si,la mia vita non è stata semplice,perdere un' amica davanti ai tuoi occhi, è qualcosa che non dimenticherai mai,i suoi genitori mi odiavano ,mi incolpavano per tutto,mi madre e mio padre si stavano separando,non avevo amici,non parlavo con nessuno,le persone mi guardavano come se fossi un mostro,a scuola provano pietà per me,ero diventata brusca,aggressiva,mi arrabbiavo per cose nutili e facilmente perdevo la pazienza,fino a tagliarmi per non sentire più il dolore che giorno per giorno mi uccideva,mi facevo schifo,soffrivo e nessuno si accorgeva di me.Piangevo tutte le notti nella mia stanza mentre ascoltavo le urla di mio padre "Tua figlia è malata" disse a mia madre..A volte i genitori sbagliano,io non odio i miei genitori,io odio me stessa per non aver lottato,per non aver pensato a me e per aver sprecato la mia vita in questo modo.Odio la mia mente che ogni giorno mi dice " non hai motivo per vivere",sento i miei demoni parlare tra loro,urlare,piangere.Nella mia testa c'è caos,sangue,guerra." Io non voglio essere capita,nessuno mi capisce nemmeno io,io vorrei essere amata...guardo Ariel, e delle lacrime salate investono il mio viso.

Ariel: sei arrabbiata con te stessa,e non ne hai motivo perchè tu hai lottato fino alla fine. Apprezzo il tuo coraggio per essere venuta qui da me,questo vuol dire che vuoi salvarti.Vuoi guardare il sole a mezzanotte,vuoi giocare,vuoi sorridere, vuoi vivere Alyssa.L'intensità delle sue parole mi fa sentire capita, mi fa sorridere.

Grazie,gli sussurro.

Esco da quello studio un pó libera,un pò spaventata,non sarà facile amarmi,ma posso aiutarmi.Posso dimostrare a me stessa che posso farcela,tutti abbiamo bisogno di avere una speranza.Di credere che la vita non faccia così schifo se viene vissuta bene.  Ho smesso di aspettare che qualcuno si prendesse cura di me,quel qualcuno avrei voluto che fosse il mio papà,devo iniziare a piacermi io,ad amare me stessa, sono un angelo caduto per sbaglio nell'inferno, posso dimostrare ai miei demoni che anche loro possono indossare le ali, e portarmi dove c'è solo luce e niente più oscurità.

Avete scoperto un pó di più Alyssa,grazie a tutti come sempre e fatemi sapere se vi sta piacendo.....xoxo.

Instagram-crystal_saggese

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