Il silenzio è la voce di un altro alfabeto che ci parla dentro, a volte non sappiamo cosa dire,quali espressioni usare ma se ci pensiamo l'alfabeto ha 21 lettere, elevate alla 23 potremmo far uscire uno stormo di parole.Ma quando sono gli occhi a parlare? la mente non ragiona più, al suo posto subentra il cuore.
Sono le 3,sto scrivendo questo stupido tema.Ma come faccio a concentrarmi se ogni volta che alzo la testa vedo gli occhi di questo demone scrutarmi dentro?
Non so nemmeno cosa ho scritto, l'ho fatto di getto,senza pensare.Ricordo una volta al secondo superiore il prof ci fece fare un tema sui nostri genitori,sapete cosa scrissi?"I miei genitori sono i miei genitori. Nulla di più."
Adesso sul compagno di banco,la prossima volta ce lo farà fare sul nostro animale preferito.Beh lì avrei tanto da scrivere, con tutte le capre di cui sono circondata farei un tema di 100 pagine.Lewis: Che stai pensando? Mi dice serio.
-Non mi piacciono i temi-.
Lewis: Non ti ho chiesto questo.
-Fatti gli affari tuoi-.
Si alza sbattendo le mani sul tavolo,viene verso di me, mentre io metto il foglio sotto al banco.Accecato dalla rabbia non si accorge del mio gesto, arriva al mio banco e mi fissa, è incazzato, respira velocemente. Non gli piace chi lo tratta in questo modo.
Lewis: mi stai sul cazzo come tante persone.
Non lo guardo,mi feriscono le sue parole.Sono a dir poco pesanti.
Mi alza il mento con due dita,non si calma.
Mi fissa.
Silenzio .
Come si fa a rovinare un momento come questo? pensateci...
Il suo cellulare vibra..
Lo estrae dalla tasca e va via da me, resto con un nodo allo stomaco e la paura di non riuscire a guardarlo più negli occhi.Lewis: ma chi cazzo sei? che cazzo vuoi da me.
Mi alzo dalla sedia e metto il mio compito nello zaino.Non vorrei che per sbaglio lui lo leggesse.Mi avvicino a lui, lentamente.È di spalle, non mi vede.
Sul suo banco non c'è nulla,forse non ha iniziato davvero.Continua ad urlare,sono un pó spaventata lo ammetto.Lewis: devo andarmene,avvisa il prof che il tema puó ficcarselo nel culo.
E se ne va sbattendo la porta.
Prendo lo zaino e lo inseguo,non mi importa di nulla, sono preoccupata per lui.-Lewis aspetta, corro per poterlo raggiungere-
Ma un tizio mi mette un braccio intorno al collo,non lo vedo,mi ha preso di spalle,non so chi sia,so solo che mi sta soffocando.Vedo Lewis venire nella mia direzione.
Lewis- cazzo lasciala fottuto Bastardo.-
Do una testata al tizio che mi vuole ammazzare, e forse un pò lo sospettavo.Ma vederlo dal vivo fa tutt'altro effetto.
È il cameriere del fast food.
-Ma chi cazzo sei-
Lo vedo a terra pieno di sangue,Lewis gli sta riempendo la faccia di botte ho paura, non so che fare.Questi sono due idioti del cazzo.Da una parte voglio svignarmela e darmele a gambe ma dall'altra potrebbe succedere qualcosa a Lewis, lui si è preoccupato per me.Lewis basta, urlo disperata.
Andiamocene,corri,così lo uccidi.
Cerco di prenderlo dalle spalle e spintonarlo.Ma quanto pesa? 90kg?Si alza per fortuna.Ha il sangue sul labbro.
Non gli bastano i lividi che ha, vuole rompersi le labbra a tutti i costi.Lewis: corri,mi dice prendendomi la mano.
-Dove andiamo-.
Non risponde.
Ci affrettiamo verso la sua macchina.Salgo dentro e lui mette in moto.Sono impaurita davvero.
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Silence
SpiritualInsegnami ad amare,a cercare la felicità anche se non esiste, portami ad amare le cose mai amate.