Capitolo 3, parte 8

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Se pensavo di poter contare sull'appoggio di Mark, mi sono sbagliata!

Sono demoralizzata. / Non è ancora detta l'ultima parola.

Va bene! Ho perso un alleato. L'arpia ha vinto una battaglia, ma non la guerra! Se pensa che mi lascerò manipolare senza fiatare, si sta sbagliando di grosso! Mi rifiuto di perdere questo lavoro. Mi serve per vivere! E' questo ciò che crede? Che le permetterò di fare la lecchina solo perché è la responsabile delle Risorse Umane? Parlerò con Ryan Carter se necessario! E scorrerà del sangue!

Gabriel: "Ascolti, signorina Sparkle, io credo che un licenziamento sia un po' prematuro. D'accordo, Cassandra ha saltato un po' il lavoro, ma non è l'unica."

Cassidy: "E' troppo permissivo. Bisogna dare l'esempio, e se non facciamo niente..."

La porta della sala riunioni si apre di nuovo ed entra Mark Leviels, che rimane sulla soglia, lanciandoci delle occhiatacce.

Mark Leviels: "Hanno bisogno di me dai piani più alti. Ascolti, signorina Sparkle, per quanto riguarda la signorina Bonnet, non sono favorevole a un licenziamento. Non c'è niente che mi faccia pensare ad un errore irreparabile."

Tutta la tensione accumulata mi abbandona di colpo. Sospiro profondamente, senza preoccuparmi di ciò che gli altri possano pensare. Alzo la testa e sorrido al signor Leviels. Gli sono tremendamente grata. Non mi vedevo molto bene a fare la prostituta per tutta la vita. In ogni caso, la faccia di Cassidy non ha prezzo. E' rimasta con il muso pallido.

Cassidy: "In quanto responsabile delle Risorse Umane, è compito mio..."

Mark Leviels: "E io, in quanto suo superiore, creo che un monito sia più che sufficiente. Sono sicuro che la signorina Bonnet si dispiace di questo incidente sul lavoro."

Da dietro gli occhi, i suoi occhi mi cercano e mi trovano. Mi rendo allora conto che sono di un magnifico color smeraldo.

Mark Leviels: "Non è così, signorina Bonnet?"

Annuisco alzando il mento. Il mio cuore batte sfrenato. Mi sento così sollevata! Ero sul punto di perdere il mio lavoro! Cazzo! Mark ora rivolge il suo incredibile sguardo verso Cassidy ed io con lui. Sembra che si sia appena strozzata con un melone intero. (Ti prego, stupida arpia, non preoccuparti per noi! Lasciati pure andare.)

Mark Leviels: "Bene. Credo che sia tutto risolto. Signorine. Signor Simons..."

Gabriel: "Signor Leviels..."

Ma se n'è già andato. Mi giro verso il mio manager con un gran sorriso sulle labbra. Gabriel mi restituisce il sorriso e si alza tranquillamente. Faccio lo stesso anche io, senza abbandonare la mia espressione di soddisfazione.

Gabriel: "Molto bene. Credo che abbiamo finito."

Cassidy: "Credo che si stia sbagliando, signor Simons."

Gabriel: "E' stato detto tutto. Prendo gli ordini del signor Leviels. Dovrebbe fare lo stesso."

Ne approfitto. / Sono discreta.

Non vale la pena aggiungere qualcosa. Credo che Gabriel se la cavi molto bene a frantumare Cassidy. E' meglio si dimentichi della mia esistenza, ora. Non ho voglia di dover affrontare un'altra riunione con Mark Leviels per questo genere di cazzate! E, soprattutto, tengo troppo a questo lavoro perché lo perda per colpa di questa donna! Non le darò questa soddisfazione!

Gabriel: "Bene. Adesso basta. Scusate, ma ci aspetta molto lavoro da fare nel nostro piano. Le auguro una buona giornata."

Mi incoraggia ad uscire senza indugio. Non mi faccio pregare e lancio un'ultima occhiata trionfante a Cassidy, che mi guarda con disgusto.

Is It Love? Daryl [Italia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora