Capitolo 7, parte 7

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Quando torniamo al granaio, mille domande mi vorticano per la mente, ma non oso porne nessuna. Daryl entra per primo, io lo seguo. Non appena arrivo in soggiorno, devo già affrontare lo sguardo di Joe. Lo ignoro per cercare mio fratello.

Cassandra: "Jason? Dove sei?"

La testa di mio fratello spunta da oltre la parete del corridoio.

Jason: "Che cosa succede?"

Daryl: "Vieni qui. Dobbiamo parlare."

Jason si avvicina con aria di sfida. Si siede sul divano, senza smettere di fissare Daryl.

Daryl: "Ok. Ecco come stanno le cose: ho chiamato i miei ragazzi. Faranno la guardia attorno alla casa. Il che significa che sei al sicuro. Gli uomini di Maccini non ti troveranno qui."

Jason: "Ti ho detto che voglio tornare a casa!"

Cassandra: "Senti, la cosa migliore da fare in questo momento è aspettare che tutto si sistemi. Sarà più semplice... per i nostri genitori."

Jason sospira, ma annuisce. Mi ha capita, come sempre. Daryl e Joe annuiscono all'unisono. Faccio qualche passo verso la camera. Dalla faccia di Daryl, sembra che abbia altro da dire...

Daryl: "Cassandra e io ce ne andremo stasera."

Jason: "Cosa?"

Joe: "Cosa?! Che..."

Joe e Jason spostano lo sguardo su di me, mentre il mio va su Daryl. Devo essermi persa qualcosa... non mi ha mai parlato di rientrare.

Daryl: "Ho delle cose da fare, a New York. E lei deve andare al lavoro."

Daryl non ha torto, ma credo di poter decidere da sola.

Cassandra: "Stai scherzando? Non ne abbia mai discusso!"

Daryl: "Joe, puoi restare con lui per qualche giorno?"

Mi volto verso Joe. Mi rendo conto che Daryl ha deliberatamente evitato di rispondere alla mia domanda.

Joe: "Nessun problema. Il team può fare a meno di me, per un po'."

Daryl: "Perfetto. Questione risolta."

Daryl si allontana con passo deciso, senza prestarmi la minima attenzione. Rivolgo un'occhiata a mio fratello, per poi seguire Daryl. Mi irrita! Non accetto che gli altri decidano al mio posto!

Cassandra: "Daryl! Aspetta!"

Sbatto la porta alle mie spalle e salgo sul portico. Nessun Daryl all'orizzonte. Mi guardo attorno, chiedendomi dove sia andato.

Cassandra: "Daryl Ortega è richiesto immediatamente sul portico! Daryl...?"

Alla fine noto un movimento nel parcheggio, e mi dirigo verso di esso.

Cassandra: "Mi prendi in giro? Non hai sentito che ti chiamavo?"

Daryl: "Sì, ti ho sentita, piccola furia. Difficile il contrario..."

(E quindi? Troppa fatica rispondere...?) Mi piazzo di fronte a lui, i pugni sui fianchi, mentre le sue dita accarezzano la carrozzeria della sua macchina.

Cassandra: "A che gioco stai giocando? Perché vuoi che ce ne andiamo?"

Daryl: "Te l'ho detto. Non hai sentito?"

Sospiro. Ha ripreso quell'aria arrogante che lo caratterizza quando perde il controllo. .L'ultima cosa da fare è rispondere alla sua provocazione.

Is It Love? Daryl [Italia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora