Capitolo 2, parte 9

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(Non lo voglio sapere!)

Cerco di calmarmi come posso. Dopotutto, mi ha assicurato che mi avrebbe aiutato. Per il resto non mi importa.

(Diciamo... non troppo.)

Lo ringrazio./ Sono a disagio.

Ad ogni modo, lo ringrazio per aiutarmi. Nonostante il mio carattere.

Cassandra: "Credo di dovermi scusare. E di ringraziarti."

Daryl: "Staremo a vedere."

Emetto un profondo sospiro. Sembra che mi legga come un libro aperto. Sì, è vero, mi ha dato fastidio!

Daryl: "Mi aspetti un secondo?"

Cassandra: "Va bene, ti aspetto."

Rientra in casa dopo avermi lanciato un ultimo sguardo. Dopo alcuni istanti, vedo l'oca uscire, visibilmente fuori di testa. Mi lancia un'occhiata di disprezzo prima di attraversare il giardino e uscire dalla villa. La seguo con lo sguardo, impassibile, anche se in realtà sono davvero contenta!

(Ciao stronzetta! La prossima volta prendi un biglietto!)

Daryl: "Dai, vieni."

Sobbalzo. Era così occupata ad osservare come quella stupida stesse dando di matto, che non l'ho neanche sentito arrivare.

Cassandra: "Dove?"

Daryl: "Ti do un passaggio fino a casa."

Mi guarda improvvisamente in modo malizioso e lancia in aria le chiavi della macchina davanti al mio viso, prima di agitarle sotto il mio naso.

Gli sorrido, divertita. / Gli faccio la lingua.

Non ci fa caso e gira intorno alla macchina fino alla porta dell'autista. Lo guardo dall'altro lato, sentendo svanire improvvisamente tutta la tensione accumulata. Appoggio la mano sul tetto della Lamborghini e mi fermo un attimo, con la testa chinata.

Mi sento sollevata di tornare a casa. / Sono alla fine.

Mi prendo un secondo per svuotare la mente. La prospettiva di tornare a casa mia mi conforta.

Daryl: "Hey."

Daryl viene vicino a me per capire che cos'ho. La sua voce non è aggressiva. E' dolce. Alzo la testa verso di lui e mi sorprende ciò che vedo nel suo sguardo. Sembra compassione.

Daryl: "E' successo qualcosa?"

Cassandra: "Sto bene, sono solo esausta."

Non dice niente. Torno in me e mi allontano prima che Daryl possa aprirmi la porta. Mi siedo nel posto del passeggero molto meno eccitata di poco fa. Daryl si siede dietro il volante e mi fissa.

Daryl: "Sei preoccupata per tuo fratello?"

Rispondo ferocemente. / Rispondo tranquillamente.

Cassandra: "Sì, mi preoccupo costantemente per lui. Non passa giorno senza che io pensi a lui. E' il mio fratellino. E' normale che mi preoccupi."

Daryl: "Lo vedo."

Cassandra: "Sono disposta a tutto per lui. E non sarà quel figlio di puttana a spaventarmi!"

Daryl: "Giorgio Maccini. Evita di chiamarlo in quel modo. Non credo che gli piaccia che sua madre venga definita come una donna di strada."

Cassandra: "Mi dispiace, ma non ce la faccio più. So che non è una parola molto elegante, ma è l'unica qualifica a cui riesco a pensare in questo momento."

Is It Love? Daryl [Italia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora