Capitolo 7, parte 2

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Qualche minuto più tardi, Joe sbuca in una radura e inizia a frenare vicino a una piccola casa fiancheggiata da un recinto. La Cadillac si ferma e parcheggia acanto a essa. Joe scenda dalla macchina massaggiandosi la mascella. Deve aver dolore, visto i colpi che ha preso...

Jason apre la portiera e scende anche lui, sospirando di sollievo. Scendo dalla macchina e vado verso il sedile del passeggero, per aiutare a trasportare Daryl dentro. Joe gira attorno alla Lamborghini. Apre la portiera dal lato del passeggero e si china su Daryl.

Joe: "Ok. Jason, vieni ad aiutarmi. Dobbiamo portarlo dentro."

Mio fratello annuisce. Sollevano Daryl e lo trasportano nel granaio. Li seguo, il cuore pesante. Noto a malapena l'arredamento caloroso del luogo, prevalentemente in legno. I miei occhi sono rivolti esclusivamente su Daryl.

Joe attraversa un ampio soggiorno con divani e una stufa a legna, per poi spingere una porta col piede. Sbuchiamo in un corridoio che conduce a tre stanze, ed entriamo nella prima. E' una camera, comoda e accogliente. Mio fratello e Joe stendono Daryl sul letto, il più delicatamente possibile. Avanzo fino al bordo del letto, e mi siedo accanto a Daryl.

Joe: "Puoi guardare nel bagno qui accanto? Ci dovrebbe essere qualcosa con cui curarlo."

Mi precipito immediatamente in corridoio per trovare la stanza. Una volta dentro, trovo l'armadietto delle medicine e ci frugo dentro. Trovo il necessario e torno nella camera di Daryl.

* * * * *

A notte fonda, veniamo raggiunti dagli uomini che hanno salvato dall'imboscata. A quanto apre sono "amici" di Joe. Non faccio domande su cosa sia successo una volta andati via. Preferisco restarne fuori e lasciar parlare il rapper. Andando via, ci hanno assicurato che ci avrebbero guardato le spalle e avrebbero coperto l'area.

Joe, Jason ed io occupiamo la stanza principale del granaio, mentre Daryl si riprende nella sua stanza. Seduta sul pavimento della terrazza, contemplo la foresta oscura che ci circonda. Ripenso a Daryl, a quello che ha dovuto sopportare mentre veniva picchiato. Spero abbia solo bisogno di riposo e che si risvegli presto...

Mentre tengo il telefono in mano, inizia improvvisamente a vibrare. Do' un'occhiata allo schermo. E' Lisa. Le ho mandato un messaggio nel primo pomeriggio, dopo essermi assicurata che Daryl stesse bene. Mi tormenta da allora. Le ho risposto brevemente, giusto per chiedere di occuparsi di Ron. Nona avevo previsto di lasciare New York così in fretta. (Che pessima amica che sono...) Faccio scorrere lo schermo col pollice ed entro nel suo messaggio. E' praticamente identico agli altri dieci che mi ha già inviato: "Stai bene?"

Mi alzo lentamente per tornare dentro. Jason è steso sul divano del salone. E' addormentato profondamente. Mi avvicino silenziosamente per evitare di svegliarlo e lo guardo per qualche istante... (Avrei potuto perderlo, prima). Faccio un profondo sospiro, per poi allontanarmi. Mi dirigo verso la camera dove Daryl sta riposando.

Joe si volta nel sentirmi arrivare. Si alza e mi trascina di lato.

Joe: "Hey! Tutto bene?"

Cassandra: "Tutto bene... e tu? La tua mascella?"

Joe: "Non preoccuparti, bella. Sto bene. Sono fatto d'acciaio..."

Gli rivolgo un debole sorriso, perché non ho il cuore di ridere. O di prenderlo in giro per questa faccenda. Joe lo nota e mi mette una mano calda sulla spalla.

Joe: "Quanto a Daryl, si rimetterà. Si rimette sempre. Quello che lo lascerà a terra non è ancora nato, fidati di me!"

Apprezzo che Joe cerchi di risollevarmi il morale. Soprattutto quando è così dolce e gentile...

Is It Love? Daryl [Italia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora