Capitolo 4, parte 3

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E' più che altro qualcosa di eccitazione che però fa marinare tutto quanto, alimentandolo e portandomi velocemente ad un'imminente esplosione di rabbia e frustrazione.

Cassandra: "Fermati, voglio scendere!"

Continuo. / Lo guardo attentamente.

Lo guardo con attenzione per vedere qual è la portata delle mie parole. Ma sembra immune a qualsiasi cosa possa dire.

Cassandra: "VUOI CHE CI AMMAZZIAMO, RAZZA DI BUFFONE?!"

Parlo ad alta voce. All'improvviso mi proietto in avanti, ma la cintura di sicurezza mi impedisce di sbattere contro il cruscotto.

Cassandra: "Me la sto facendo add...! Daryl, fermati subito e adesso, voglio scendere!"

Ma lui non mi ascolta. Ha appena frenato come un pazzo e ora si dirige verso la prossima uscita più vicina. Esasperata, sento le altre macchina che si fanno da parte e suonano il clacson. (Siamo appena usciti a tutta velocità dall'autostrada! E' matto!) Stiamo entrando nella città. Creo che Daryl abbia capito che fossi stufa e volessi tornare a casa. Daryl espelle lentamente l'aria dai suoi polmoni, senza smettere di guardare la strada. Poi, si gira verso di me. Il suo sguardo è tutto men che meno dolce e compassionevole. Ferma la Lamborghini in mezzo alla strada. Non è il momento, ma mi viene voglia di sorridere. Questo momento mi ricorda la prima volta che ci siamo visti. Daryl mi riporta rapidamente alla realtà e mi grida:

Daryl: "Cazzo! Non puoi chiedere la bocca almeno per una volta?!"

Cassandra: "Come?"

Sentiamo suonare dietro di noi e le macchine ci passano accanto insultandoci.

Gli dico di partire. / Mi spiego.

Cassandra: "Ascolta, capisco che tu sia arrabbiato, ma volevo solo difendere mio fratello, e..."

Daryl: "E per poco non rovini tutto! Cazzo, Cassandra! Tu non conosci queste persone! Saremmo potuti morire per colpa tua!"

Cassandra: "Come?!"

Visibilmente al limite, Daryl alza le mani al cielo prima di posarle sul volante. Va bene, la smetto! Non ne posso più. Questo è troppo. Sto arrivando al massimo.

Cassandra: "Ok. Sai cosa? Ne ho piene le scatole."

Mi slaccio energicamente la cintura di sicurezza e apro la porte sotto lo sguardo attonito del tenebroso gemello.

Daryl: "Cosa diavolo stai facendo?!"

Con un piede già fuori, esco decisa dal veicolo. E' fuori questione che rimanga con un uomo incapace di ascoltarmi quando gli parlo. Mi guarda, con gli occhi pieni di sorpresa. Per quanto mi riguarda, lo ignoro olimpicamente.

Daryl: "Cassandra!"

Chiudo la porta di colpo. / Cerco di calmarmi.

Chiudo la porta e mi appoggio a una parete per pensare.

Daryl: "Cassandra, CAZZO! TORNA QUI!"

Non si è mosso. Che si fotta. Ho un nodo in gola. Non ne posso più. Questa nottata mi ha sconfitta. Decido di tornare a casa a piedi. Prendo le punte del mio vestito per abbassarle e inizio a camminare, determinata. Sento alle mie spalle il motore della Lamborghini ruggire. Daryl dice qualche parolaccia, poi niente.

Guardo. / Non guardo.

Mi rifiuto di guardarlo, nemmeno dall'alto in basso. Se Daryl se ne fosse veramente andato, buon per lui! Mi metto a guardare l'asfalto. Facendo cantare i pneumatici, Daryl ferma la sua macchina proprio davanti a me. Faccio un salto all'indietro. Senza che mi serva da esempio, per poco non mi schiaccia i piedi!

Cassandra: "Tu sei completamente fuori! Dai un'occhiata!"

Daryl esce dalla sua macchina, visibilmente più arrabbiato che mai. Fantastico. Siamo entrambi già al limite.

Daryl: "No, sei tu quella completamente fuori. Ti rendi conto di quello che hai fatto questa notte?"

Cassandra: "Quello che ho fatto?!"

Soffoco. / Grido.

Per poco non mi soffoco. Come può essere così egocentrico?!

Cassandra: "Quello che ho fatto?! Io?! Ma va bene, tu hai tutte le rotelle a posto! Hai frenato bruscamente a secco nel bel mezzo dell'autostrada! Ci avrebbero potuti schiacciare!"

Daryl: "Non dire cazzate!"

Stringo i pugni, al limite, e supero la macchina per proseguire nel mio cammino. Voglio tornare a casa mia. Voglio levarmi questo vestito troppo corto, togliermi queste scarpe che mi stanno facendo un male cane e farmi una doccia bollente. La figura del suo corpo si staglia nella notte, illuminata dai lampioni della città.

Alzo il viso verso di lui. / Guardo da un'altra parte.

Alzo il viso verso di lui. Anche quando è arrabbiato, mi scatena dentro qualcosa. I suoi occhi brillano e i suoi tratti del viso continuano ad essere bellissimi.

Cassandra: "Bene, lasciami passare. Per favore."

Daryl: "No."

Lo spingo con il palmo della mano, senza spostarlo però di un solo millimetro.

Cassandra: "Spostati!"

Daryl: "No. Questa notte ci hai messi in serio pericolo. Devi imparare a scusarti se vuoi che formiamo una squadra, io e te."

Non capisco. / Neanche per sogno!

Non capisco. Formare una squadra? Con lui?

Cassandra: "Di cosa stai parlando? Da quand'è che siamo una 'squadra'?"

Daryl: "Da quando hai chiesto il mio aiuto. Allora?"

Cassandra: "Allora, non ho niente da dirti. Spostati prima che mi arrabbi sul serio."

Daryl: "E poi? Cosa farai, sbruffona?!"

Respiro profondamente prima di spingerlo senza troppi complimenti per camminare sul bordo della strada.

Daryl: "Così, mi abbandoni? Jason conta su di te e tu ti metti a fare i capricci come una star del cinema."

Cassandra: "Non parlare di mio fratello! Ti proibisco di pronunciare il suo nome!"

Daryl: "Perché per una volta ho ragione? Giochi alla donna ferita quando in realtà puoi incolpare solo te stessa. Sei te quella che ha fatto una cazzata questa notte, non io. Ed ora stia diventando matta perché ti sto dicendo la verità!"

Mente. / E' vero...

E' certo. Separarmi da Daryl vorrebbe dire abbandonare la possibilità di aiutare Jason. Ma sicuro troverò un altro modo di aiutarlo... o forse no.

Cassandra: "Non capisci niente! Ne usciremo. Come sempre. Non abbiamo bisogno di te!"

Questo lo diverte molto, ma io mi sento teso.

Daryl: "Ah, questo è chiaro che in confronto a te, non sono all'altezza! Questa notte hai avuto un comportamento esemplare!"

Cassandra: "Tu invece sì! Bravo! Sei riuscito a dire le cose giuste! Va bene? Soddisfatto?"

Daryl: "Non del tutto, ma ogni tanto qualche segnale di allarme non ti farebbe male."

Cassandra: "Chiudi il becco!"

Affretto il passo. Meglio mettere la maggior distanza possibile tra me e lui. Iniziano a pizzicarmi gli occhi. Oh no! Non ditemi che mi metterò a piangere davanti a lui! Errato! Non abbandono Jason. E' solo che non ne posso più. L'incontro con Maccini mi ha lasciata esausta, ma questo lui non lo può capire.

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Vi lascio qui sotto la mia pagina di Instagram dove potrete trovare gli screenshot della storia ed altri contenuti! ----> isitlove_daryl_ita (è privato!)

Is It Love? Daryl [Italia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora