Capitolo 18 Odio gli addii

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La sala ammutolisce. Tutti gli occhi sono puntati su mio padre e su suo fratello. Io mi sento quasi inadeguata, sebbene l'argomento della discussione sia la mia morte. Purtroppo so che questa non è la mia battaglia, non posso fare niente, dipende tutto da quel che deciderà il consiglio.

Zeus e Ade hanno cominciato a parlare in una lingua antica, e io rimango a fissare l'elettricità che scorre tra i due contendenti. Da Zeus ad Ade l'elettricità è azzurra e scintillante, mentre da Ade a Zeus è nera e fumosa, come tenebra in forma di minuscole saette. Alla fine, dopo urla e gesti abbastanza volgari, Zeus parla all'assemblea.

- Dopotutto mio fratello ha ragione. È compito del consiglio scegliere il destino della ragazza. Quindi non resta altro che mettere ai voti. Chi è a favore dell'eliminazione di questa sottospecie di errore?

Troppe mani si alzano, più di metà consiglio. Per un'altra volta, questo giorno, sento il ghiaccio pervadermi le vene e prendere il posto del sangue. Sento la terra mancarmi sotto i piedi, e cerco qualcosa a cui poggiarmi. Mi tengo ad una grossa colonna di pietra nera.

Sto per morire. Così finisce la mia breve vita: senza aver conosciuto l'amore e col pentimento nel cuore per aver distrutto delle vite innocenti. Forse è questo che merito: morire per mano dei miei stessi parenti.

- C'è una cosa che il consiglio non ha preso in considerazione.

- Atena cosa stai dicendo?

La voce di Zeus si alza di un semitono, diventando più acuta e squillante di quanto è in realtà. Una ragazza sui vent'anni, se non più giovane, avanza compostamente verso il dio del cielo, per poi darmi le spalle e voltarsi verso il consiglio. Ha corti capelli marroni raccolti in un rigido chignon. Indossa un vestito bianco molto simile alla toga greca. Nonostante all'apparenza sia molto giovane, i suoi occhi rispecchiano una saggezza dovuta alla grande età.

- Voglio solo dire, Zeus, che non stiamo considerando tutti gli elementi. Questa ragazza si è già trasformata per la prima volta, ed ha solo quindici anni.

- In realtà ne ho quasi sedici...

Atena si gira e mi guarda male, facendomi capire di stare zitta.

- Stavo dicendo, si è trasformata giovanissima. Di solito la prima trasformazione avviene quando sopraggiunge la maggiore età, a diciotto anni. Quindi la sua, possiamo chiamarla, sbocciatura prematura può essere dovuta o a un caso, o più probabilmente, questa prematurità è in relazione col potere di questa piccola dea.

- Qual'è il punto?

- Il punto è: vogliamo davvero uccidere una dea che un giorno potrebbe diventare un'arma importantissima e molto potente? Io personalmente no. Detto questo, rivotiamo. Chi vota per l'uccisione di Katherine?

Questa volta poche mani si alzano. Sono molto grata ad Atena per avermi salvato la vita, ma essere considerata solo come un arma mi offende.

- Chi invece vota per lasciarla in vita?

Quasi tutte le mani si alzano, e faccio un sospiro di sollievo, per oggi sono salva.

- Allora cosa dovremmo fare con lei? Lasciarla libera di distruggere tutto come un uragano?

- No Zeus, io propongo di addestrarla qui, sull'Olimpo. Le insegneremo a combatte, a controllare il suo potere e le sue trasformazioni. Così non sarà più un pericolo per i nostri figli.

Strabuzzo gli occhi.

- E per questo che sono qui? Perchè credete che io sia un pericolo per gli altri semidei?

- Cara, ma tu sei un pericolo per i semidei.

É stata Persefone a parlare, dopo essere stata in silenzio per tanto tempo, mia madre è finalmente intervenuta, anche se non esattamente in mia difesa.

La Tredicesima Dea: l'Inizio di una MorteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora